L’head coach biancoverde ha analizzato la vittoria contro Perpignan in conferenza stampa
Benetton, Bortolami: “Ottimo atteggiamento, dobbiamo avere fiducia nel nostro gioco al piede”
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Meno male che va tutto bene, io ieri avevo visto una pessima partita, ma evidentemente mi sono sbagliato 😑
Sarà stata pessima, ma Treviso così platealmente superiore fisicamente, che ad ogni punto d’incontro guadagna metri con regolarità, non l’avevo mai visto.
Giustamente la partita e la prestazione vanno contestualizzate. .ieri le condizioni meteo erano pessime..uno schifo.
Poi però al netto del meteo certe cappelle non si possono vedere, come andare sul pallone in due (Ratuva è il fantasma di se stesso spiace dirlo ma è così).
Piaciuto un sacco Cannone!! Nemer, Ruzza e AlbornMagoDiOz.
Diciamo che la vittoria (piuttosto brutta, almeno per me, ma ragazzi, buttiamola via) può anche giustificare un po’ di sana soddisfazione (secondo anno consecutivo che si passa il turno tra l’altro, complimenti). Poi spero che lo staff comunque abbia attenzionato le (diverse) cose che ieri non sono andate granchè. Al di là del meteo.
Sul gioco al piede, quindi l’idea è far calciare sempre Nemer d’ora in poi? 🙂
Lo scrivevo ieri, opzione Nemer al piede da valutare più spesso… Tra l’altro gli avversari manco se l’aspettano, pure io a dire la verità 🤣!
Tradotto: visto che non siamo capaci di attaccare buttiamo la palla di là e andiamo su a difendere… Mah…. Le idee innovative tanto sbandierate…
Spero solo di essere talmente ignorante da sbagliarmi grossolanamente e che Treviso indovini una striscia vincente…..
Sono ignorante anch’io, ma ero allo stadio e ti posso assicurare che erano condizioni meteo in cui manco a calcio si sarebbe potuta vedere una partita tecnicamente accettabile…
Se c’è qualcosa da salvare è il gioco al piede di ieri. Tralasciando i 50:22, se ti lasciano delle praterie dietro cosa bisogna fare? Continuare a sbattere contro un muro palla in mano?
Ma se fino a quando abbiamo giocato al piede non abbiamo combinato a-s-s-o-l-u-t -a -m-e-n-t-e nulla! E stavamo perdendo contro le riserve e i giovanotti di belle speranze dell’USAP! E’ Albornoz che ha cambiato la partita con le sue iniziative nel secondo tempo.
E se poi il Benetton / Nazionale dà l’impressione di andare “a sbattere contro un muro” contro qualsiasi avversario, anche le riserve e i giovanotti di belle speranze dell’USAP, non sarà perché c’è qualche problema di gioco e di organizzazione?
Sinceramente: ma per favore! Il primo tempo di ieri è stato …osceno. Peraltro, se il vento e la pioggia disturbavano molto le giocate, le condizioni del terreno di gioco, che ha tenuto molto bene, non erano poi così malvagie. A guardare la partita in tribuna uno – annoiato a morte – si chiedeva: ma perché calciano sempre e comunque, compulsivamente? Il Benetton non ha costruito un’azione di gioco seria che sia una per un tempo, gioco alla mano nullo, nessuna metodicità nella manovra d’attacco, e quando per miracolo riusciva a tenere il pallone, frenesia, fretta, caos., e …calcetti. Almeno nel primo tempo le riserve dell’USAP contro buona parte della nazionale italiana hanno cercato volenterosamente di costruire qualcosa che somigliasse al gioco del rugby e sono andati meritatamente in vantaggio. E come si sospettava, questo era il “gioco” studiato a tavolino dal Benetton. Cioè l’ennesima esibizione di non gioco che il Benetton ci offre ormai da un bel pezzo: calci e caos. Francamente, mi sono stufato. Meglio perdere con un po’ ambizione che continuare con questa sbobba mortalmente noiosa.
Se Bortolami li definisce “grossi e lenti, ma mestieranti davanti” vuol dire che gli viene dall’averli studiati preparando la partita e di conseguenza l’ordine di scuderia di calciare (nell’angolo preferibilmente) ha più che senso, no?
Poi, più dell’acqua disturbava il vento che metteva il pallone nella roulette ogni volta.
Non ho visto la partita, ma dagli highlights Albornoz ha sbagliato un calcio di fronte ai pali, mi immagino come dev’essere stato giocare con un vento del genere
Sì, vento e pioggia non sono amici dei calci piazzati…eppure due volte hanno voluto piazzare
A giudicare dai risultati penosi non si direbbe proprio che abbia avuto senso. Che poi la quasi nazionale italiana faccia un “game plan” basandosi sulle caratteristiche delle riserve dell’USAP – 15 uomini su 15 cambiati rispetto alla partita di campionato col Montpellier – fa ridere.
Sì infatti, Zamax, non oso pensare se ci fosse stato Jaminet ieri, che ha un mirino nel piede…
…scusa, ma tu farai ben un “game plan” basandoti sulle caratteristiche dell’avversario di turno, no?
Ok il gioco al piede, che è sfociato (ma solo nel secondo tempo) in tre calci 50-22, tra cui uno di Nemer (incredibile!)…però basare una intera partita su questa tecnica, quando il pallone è una saponetta…non so quanto possa pagare. Infatti le azioni buone sono comunque venute quando non stava piovendo più. Ci sono state innumerevoli occasioni che si sarebbe potuto provare ad andare al largo e invece no, calciamo avanti. In più, molti dovrebbero imparare da Nemer: un avanti moderno deve anche saper giocare il pallone ed essere un valore aggiunto nell’economia dell’attacco (non dico debbano saper calciare, ma almeno fare un passaggio)…invece qui si va solo dritto per dritto, non sapendo che altro fare (vedi Nicotera, per dire). Non è la prima volta che la panchina dà una svolta decisiva alla partita…e anche questo dovrebbe fare riflettere, perché va bene quando sei lì lì, ma se nel primo tempo la partita è già compromessa, vuol dire aver tenuto fuori uomini che potevano fare la differenza. Boh, pur con le condizioni pessime a giustificare parte di ciò che si è visto ieri, comunque qualcosa che non va c’è ed esce sempre quando l’avversario è un po’ più forte. Lasciamo perdere le interviste…una serie di frasi preconfezionate in cui non traspare mai un po’ di sicurezza o di energia, sono…tristi e senza significato. Il giornalista cerca anche di stuzzicarli ma sono sfingi su un muro di gomma.
…et maintenant, a Mayol!… parce que!…