Ci si avvicina sempre di più ad un tetto massimo di stranieri che ogni club potrà schierare in lista gara
Inghilterra: le nuove regole sull’uso degli stranieri. Cosa cambia per gli italiani?
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Siamo sicuri che chi ha il doppio passaporto sia straniero per la regola? Poliedri, Barney, Bradley..
Sì, perché la regola si basa sugli English Qualified Players: Polledri, Varney e Braley non sono più “qualificati” per l’Inghilterra. Però non è chiaro l’impatto della nuova normativa World Rugby sul cambio della nazionale.
In Italia si usa il passaporto.
In Francia si usano i JIFF, giocatori formati in Francia, senza limiti di nazionalità. Per dire, Iachizzi ha lo status JIFF.
Boh mi sembra strano ma probabilmente hai ragione te!
Se è così ostacolerà molto la possibilità di ottenere giocatori per la nazionale italiana. I vari Varney, Polledri e Bradley ci avrebbero pensato 2 volte…
@Ventu
L’ho detto anche io più sotto che ora un Odogwu ci penserà bene prima di rendersi eleggibile per un paese che non sia l’Inghilterra, perché questo potrebbe costargli il posto in squadra agli Wasps…lui come altri. Gli altri hanno fatto la loro scelta, ma sinceramente: Braley giocherà in Inghilterra solo il prossimo anno ma prima non si poneva proprio il problema, Varney innanzitutto non è nato in Inghilterra ma in Galles (e nell’articolo si parla di England Qualified Players, non British) e in più gioca poco già ora (anzi, non ha mai giocato granché al Gloucester, da ciò che ricordo). L’unico che da questo avrebbe potuto trarre effettivo svantaggio è Polledri: comunque bisognerà vedere in che condizioni tornerà, ma lui è uno di quelli che mi è parso voler giocare per l’Italia perché lo voleva davvero e in più, ha un talento talmente cristallino che potrebbe tranquillamente riciclarsi altrove, contando che, in ogni caso, se in forma e al meglio non è un giocatore a cui Gloucester potrebbe facilmente rinunciare, anche se non più “qualified”. È dal 2024 in poi che sarà pressoché impossibile riuscire a convocare qualcuno di origine italiana ma nato nella perfida Albione.
Sì, lo sono, ora come ora, avendo scelto di giocare per l’Italia. England Qualified Players significa in pratica “giocatori che possono essere eleggibili per l’Inghilterra”. Polledri e Varney potrebbero essere eleggibili per l’Inghilterra ma, al momento, di fatto non lo sono, avendo raccolto cap con la nazionale italiana. Ancora diverso il discorso per Varney, che è nato in Galles, dunque in nessun modo sarebbe eleggibile per l’Inghilterra…ed è quello che rischia maggiormente di non giocare.
Scusa,volevo scrivere “Polledri e Braley” non Polledri e Varney
La RFU utilizza anche un metodo indiretto per limitare il numero degli stranieri in campo: distribuire fondi in base alla quantità di EQP utilizzati.
Mi pare molto difficile che una discriminazione cosi’ netta tra persone della stessa nazionalita’ (e.g. Polledri, britannico e nazionale italiano vs Markus Smith britannico e nazionale inglese) reggerebbe davanti a un giudice.
Probabile che la regola finale considerera’ equivalenti cittadini britannici e EQP.
Discorso diverso e perfettamente legale sono i contributi basati sul numero di EQP in lista. Si ottiene quasi lo stesso risultato, solo in maniera decisamente piu’ subdola.
Sono estremamente curioso di vedere come si applicherà la cosa a gallesi e scozzesi. Tecnicamente sono sempre nel Regno Unito, quindi giuridicamente immagino non possano penalizzarli, ma a sto punto mi sa che tutti i passaporti dovrebbero essere a posto. Se escludono chi non è qualificabile per l’Inghilterra rido, sarebbe un ridimensionamento enorme per gli scozzesi
Qui si parla di England Qualified Players…England, not Scotland or Wales. Quindi io invece immagino che uno che vuole giocare per la Scozia ma sia basato in Inghilterra come club, possa essere escluso, se si andasse in soprannumero.
Allora mi sa che nella prossima decina d’anni scozzesi e gallesi saranno parecchio ridimensionati, un po’ perché tanti giocatori non vorranno rappresentarli, un po’ perché dovranno portarsi a casa in URC la maggior parte dei loro
Ma io l’ho detto anche dopo Galles-Italia che nei prossimi anni Scozia e Galles avranno diversi problemi…uno non da poco, per il Galles, è l’età media dei giocatori della nazionale: molti sono sopra i 30, ma davvero parecchi e non tutti sono AW Jones, che giocherà fino a 40 anni. Non hanno sostanzialmente un settore giovanile di rilievo e le franchigie sono messe malotto. Poi, per carità, i gallesi sanno di rugby più di noi, ma comunque non penso che sarà facile per loro. Gli scozzesi hanno equiparato tanto, troppo, ultimamente…ma adesso ci vogliono 5 anni prima di arruolare un sudafricano, ma pure loro non hanno molti giovani di talento, anche se le due franchigie al momento reggono soprattutto per via delle vecchie glorie concentrate a Glasgow e agli ottimi innesti da fuori di Edimburgo (Boffelli e Moyano, per dirne due)…ma raccogliere tutti gli scozzesi migliori in due franchigie è più produttivo che disperdere i migliori gallesi nel doppio delle squadre. Il Galles dovrebbe ridurre il numero di franchigie a due, a mio parere.
Questo metterà un freno anche ad eventuali giocatori per nascita inglesi ma eleggibili per altre nazionali…dunque, secondo questa nuova regola, un Odogwu sarebbe poco propenso a cambiare parrocchia rispetto all’Inghilterra, in quanto questo potrebbe costargli il posto nella sua squadra di club. Mossa che darà una bella ridimensionata al mondo dell’eleggibilità, quantomeno per quanto riguarda la sua parte inglese.
Il primo gallese o scozzese che si rivolge ad un giudice vince la causa secondo me facilmente.
Non sono ammesse discriminazioni fra lavoratori su questa base in UK.
Diverso e’ il discorso degli incentivi economici…
Sta a vedere che il prossimo anno Minozzi vi veste di biancoverde
Anche io lo pensavo, ma ha un altro anno di contratto
Se i wasps dovessero considerarlo un peso a livello di salary cap, più che una risorsa, il contratto probabilmente varrebbe poco.
Dopo mesi che è fuori deve riguadagnarsi la maglia da titolare e c’è caso che con un contratto in scadenza non abbia tante chance x farlo.. io spero che un pensierino Treviso l abbia fatto.. magari è qualcosa che si può concretizzare il prossimo inverno nel caso rimanesse ai margini..
L’anno di contratto verrà rispettato, con tutta probabilità, ma poi, visto ciò che si sta prospettando in Inghilterra…per Minozzi potrebbe prospettarsi davvero Treviso in futuro.
Speriamo rimanga all’estero se lasciasse gli Wasps