E infine accadde: gli Exeter Chiefs cambiano logo

Il club mantiene il nome, ma cambia il simbolo del pellerossa con uno di più appropriata appartenenza culturale

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Anto2 27 Gennaio 2022, 17:24

    personalmente non ho mai capito cosa c’entrasse un nativo americano con una squadra inglese (e stesso discorso vale per i saracens), quindi la decisione di usare un simbolo più territoriale la vedo come sensata. non è una questione di politicamente corretto o simile sia chiaro, semplicemente non ne capivo il nesso e anche senza questo cambio avrei vissuto bene lo stesso 🙂

    • Superignazzio 27 Gennaio 2022, 19:19

      gli appellativi di questo tipo associati alle squadre sportive sono tipici del mondo anglosassone
      solitamente viene fondato un club e quello fondato dopo prende un nome in antitesi
      quindi crusaders-saracens, bulls-lions o roba simile
      nella fattispecie trovo questo cambiamento una scemenza assoluta, senza alcun fondamento reale
      quindi gli wasps dovrebbero cambiare nome per non offendere gli animalisti? i worcester e i Glasgow warriors andrebbero eliminati dai tornei perché incitano alla guerra? la trovo una faccenda a dir poco stupida

      • Anto2 27 Gennaio 2022, 19:32

        capisco il tuo punto di vista ci mancherebbe, personalmente non mi avrebbe cambiato nulla avessero mantenuto il vecchio logo, dico solo che non ne capivo il senso, per questo mi sembra più sensato il nuovo

      • SilverShadow 27 Gennaio 2022, 19:33

        Invece ha tutto il senso del mondo, se ti appropri di un’identità altrui propagando stereotipi negativi.
        Da notare che i riferimenti ai nativi d’america sono comparsi soltanto nel 1999, prima non c’erano mai stati. Semplice mossa pubblicitaria che all’epoca poteva sembrare innocua ma giustamente ora viene cambiata.
        La squadra di Exeter veniva già chiamata con l’appellativo Chiefs prima del 1999, ma non c’entrava un tubo con l’America, era semplicemente un modo alternativo di indicare il “primo XV” del club: “Why are we called the Exeter Chiefs?” It’s because on those selection cards was ‘Chiefs XV’ – not ‘1st XV’! So, when the rugby club was rebranded that’s where “Chiefs” came from! Intervista a Bob Staddon reperibile sul sito dei supporters.
        La comparazione con gli animali è totalmente inappropriata, per non parlare di appellativi generici come warriors. Anche in questo caso la questione non era sull’appellativo chiefs, ma sulla simbologia. Prova a pensare se una squadra di Bolzano si chiamasse “gli scugnizzi”, i tifosi si colorassero la faccia più scura, e i cori facessero riferimento alla camorra o all’analfabetismo. Io lo troverei orripilante, non so te.

        • Superignazzio 28 Gennaio 2022, 06:28

          scugnizzi non sta a chief in proporzione, il nome non mi sembra offensivo
          l’uso che ne è stato fatto anche non mi sembra offensivo, dovrei cercare episodi storicamente rilevanti dal 1998 ad oggi, cioè da quando il logo con il profilo del capo indiano è stato effettivamente implementato
          su rugbypass ho letto un articolo a riguardo dove si spiega la natura del nome chiefs
          sostanzialmente era comunemente usato nella zona di Devon, adesso il club ha compiuto degli studi storici e di fatto ha spiegato che il termine “chiefs” è legato ai capi tribù dell’era pre romana
          capisco i vostri commenti ma la revisione del logo è basata su un movimento revisionista storico che va a mettere in discussione la storia di ieri con gli occhi di oggi
          se uso un termine che non mi appartiene culturalmente lo continuo ad usare ma sensibilizzando sull’uso e la storia di quel simbolo, così invece si censura e basta
          sarebbe stata un’ottima possibilità per far conoscere la cultura nativo-americana alla gente del Devon e anche a chi si interessava del possibile cambio di logo
          resto convinto che sia una sciocchezza

        • Waene 29 Gennaio 2022, 01:59

          Non capisco quale sia il nesso fra gli scugnizzi e i nativi americani, né tutto il resto del tuo paragone…

      • Turch 28 Gennaio 2022, 03:20

        Non centravano nulla con i nativi americani, quindi giusto cambiare se i rappresentanti dei nativi stessi hanno fatto presente che lo ritengono inopportuno.
        Sicuramente la scelta iniziale del logo era stata fatta in buona fede, il club ha 150 di storia e 20 anni fa ha messo un nativo americano nel logo, in quel momento si copiava lo stile delle franchigie sportive americane. Hanno avuto un logo diverso per i 130 anni passati, possono tranquillamente averne uno diverso adesso. I tempi cambiano, cambiano anche i loghi.
        Il tuo ragionamento mettendo in mezzo i nomi di animali e gli animalisti e` ridicolo.

  2. Gremo 27 Gennaio 2022, 22:30

    Sono l’unico che vede Jack Nowell nel logo??

    • franzele 28 Gennaio 2022, 09:36

      No, appena l’ho visto ho pensato: iiiih che oro, hanno messo Nowell con l’elmo!

  3. mistral 28 Gennaio 2022, 09:00

    …e meno male che a portata di mano avevano i “dumnoni”, pensa te avessero avuto i “lulloni”…

  4. max85 28 Gennaio 2022, 10:01

    i crusaders han cambiato logo per non offendere la religione musulmana dopo i fatti di Christchurch, nel mondo si tolgono statue di Cristoforo Colombo, Cecil Rhodes e compagnia danzante, prossimo passo? tiriamo giù le piramidi perchè gli egiziani le han costruite con gli schiavi? vabbeh, il perbenismo portato all’eccesso non mi è mai piaciuto…la storia non si cambia, l’unica cosa che si può cambiare è l’educazione della gente ed il futuro! il resto è solamente “fuffa” e un modo per lavarsi la coscienza/mettere a tacere le polemiche … sul caso specifico della storia del simbolo dei chiefs non entro, il mio era solo un discorso in generale

    • max85 28 Gennaio 2022, 10:02

      anzi, se proprio devo spendere una parola sul nuovo logo dico che mi sembra un guerriero della Mongolia…appena se ne accorgono in oriente dovranno ricambiarlo!!!

    • spike 28 Gennaio 2022, 11:23

      Ma sì dai, tra qualche anno chiameremo una squadra i Nazis e se gli ebrei si offendono gli diremo che sono dei perbenisti e che la storia non si cambia. Anzi ben venga una squadra chiamata Italians con un bel mafioso che suona il mandolino come logo, è un modo per fare conoscere la cultura italiana, no?

      Il problema di chiamare una squadra Crusaders non è se qualcuno si offende o no, è che è sbagliato di per sé usare un nome che richiama una guerra di religione, no? Oppure usare un logo che rappresenta lo stereotipo di un’altra cultura usato come maschera di carnevale, cultura che fra l’altro i nostri antenati hanno contribuito a distruggere. Il problema non è offendere o no, il problema è che è sbagliato farlo, e basta.

      • max85 28 Gennaio 2022, 11:30

        proprio per quello dico che l’unica cosa che si può fare è insegnare a non offendere e lavorare sull’educazione e sulla cultura, ma non possiamo pretendere che cancellando i gladiatori a Roma cancelliamo quello che succedeva nell’arena…almeno cosi la penso io…sinceramente nell’entrata in campo a cavallo preapartita dei cavalieri dei crusaders non ci trovavo nulla di male, poi eh, liberi di pensarla come si vuole

        • max85 28 Gennaio 2022, 11:33

          della serie quando al sei nazioni all’olimpico si distribuiscono i cappelli da gladiatore della peroni siamo dei razzisti perchè li indossiamo evocando l’imperialismo e la soggezione dei popoli all’impero romano? se non li distribuiamo piu ci sentiamo tutti meglio? bah…

          • spike 28 Gennaio 2022, 12:23

            Cappelli da gladiatore? Ti consiglio di guardare almeno Spartacus prima di parlare ancora di educazione e cultura, davvero. E in ogni caso nessuno ha chiesto di cancellare alcunché dai libri di storia, anzi casomai di studiare meglio certe pagine che abbiamo un po’ rimosso. E mi pare molto diverso dal celebrarle…

          • max85 28 Gennaio 2022, 12:32

            italia scozia 2020 stadio olimpico si distribuivano i cappelli a cresta da gladiatore della peroni. In ogni caso secondo me stiamo dicendo la stessa cosa solo in due salse diverse. Si fidi che razzista non sono, anzi. Solo che se, a puro titolo di esempio, in sudafrica (paese che conosco benissimo e dove ho vissuto parecchio) son riusciti a riconciliarsi da un recentissimo male che li ha segnati quale l’apartheid (pur con tutte le difficoltà e gli strascichi del caso) credo che anche ad exeter si potesse spiegare che non era loro intenzione offendere nessuna tribù nativa americana (non conosco nel dettaglio la storia del loro simbolo ma non credo che fosse fatto in maniera offensiva, credo eh)

  5. spike 28 Gennaio 2022, 12:45

    Quei cappelli non c’entrano niente con i gladiatori o con l’impero romano in generale, in ogni caso parliamo di cose di 2000 anni fa. I nativi americani esistono ancora e ancora pagano le conseguenze dell’incontro con l’uomo bianco, così come esistono ancora conflitti religiosi tra cristiani e musulmani.
    Detto questo, mettere il problema sul piano di chi si può sentire offeso è un modo per scaricare la responsabilità delle proprie azioni su eventuali vittime, quando invece la responsabilità di uscite razziste o discriminatorie se la deve assumere in toto chi le fa, perché sono sbagliate a prescindere. Appropriarsi di un’altra cultura, per di più usando stereotipi più o meno razzisti, è sbagliato a prescindere sia dalle tue intenzioni sia dal fatto che eventuali vittime si prendano la briga di fartelo notare.
    Se ti metti una divisa nazista per scherzo a carnevale è sbagliato, punto. A prescindere dalle tue buone intenzioni e a prescindere dal fatto che ci siano ebrei nei paraggi che possano sentirsi offesi. È più chiaro così?

    • max85 28 Gennaio 2022, 13:04

      certo che è chiaro, e concordo pure. Quello che dice è giusto. Solo che secondo me bisogna essere un pelino piu rivolti al futuro perchè altrimenti (per parlare di una cosa di attualità di cui si discute) sarebbe come dire che gli australiani che scendono in piazza per l’Australia day siano tutti in accordo con i concetti di terra nullis dei tempi del capitano Cook e che approvino il trattamento all’epoca riservato agli aborigeni. Togliere una ricorrenza del genere da un lato potrebbe esser da noi ben visto come rispetto verso la comunità aborigena, ma dall’altro potrebbe togliere a qualcuno una giornata nel quale celebrare il ricordo dei propri avi che avevano semplicemente lasciato una vita di stenti in Europa in cerca di una vita migliore, gente comune che semplicemente tirava a campare. Ecco, tutto li. E noi italiani di emigrare in cerca di fortuna ne abbiamo libri di storia pieni, la stragrande maggioranza povera gente

    • Superignazzio 28 Gennaio 2022, 20:23

      non capisco il ragionamento…
      questa era una possibilità per creare un incontro tra due culture diverse
      se il nativo americano intellettuale si è sentito offeso dall’utilizzo che i tifosi e il club facevano dei simboli della sua cultura non è censurando che si risolve la questione ma sensibilizzando e insegnando
      ma bisogna averne la voglia e la lungimiranza

      • max85 31 Gennaio 2022, 09:35

        ok allora diciamo che siamo lungimiranti: perchè ci spelliamo le mani per applaudire due squadre che cambiano un logo (con l’importanza che possono avere due squadre di rugby) e non biasimiamo quegli stessi neozelandesi che hanno bocciato recentissimamente la nuova bandiera nazionale? forse perchè se si tocca l’union jack allora vengon meno gli altri discorsi? forse perchè vale lo stesso discorso che ho fatto sopra per l’australia? forse perchè è una materia difficile ed è altrettanto difficile dire dove sta la ragione?

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