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Più riposo ci vorrebbe comunque,o un limite ai minuti per stagione.Le nazionali giocano di media una volta al mese,tutto per fare cassa e auto alimentarsi,ci vorrebbe anche una stretta regolata agli arbitri,troppo spesso si vedono falli anche col tmo non sanzionati a dovere.
se non sbaglio in UK avevano messo un numero massimo di 20 partite per stagione, era una regola di prova, ma non sarebbe male renderla valida per tutti. Poi secondo me c’è da decidersi su come gestire un giocatore che si abbassa troppo e per colpa sua prende una botta in testa dall’avversario. Secondo me dovrebbe essere penalità per la squadra che difende
Gran brutta storia, le evidenze sono sempre più specifiche. Basta un anno di gioco a livello semi-professionale per danneggiare anche lievemente il cervello, secondo gli ultimi studi australiani. Il problema non è la partita, con la famosa concussion, ma tutti i micro-impatti quotidiani degli allenamenti, tutte le sollecitazioni che la materia grigia riceve da ogni contatto violento. Leggendo le storie dei giocatori inglesi, descrivono gli allenatori e vice quasi come degli aguzzini, che incoraggiavano lo scontro feroce in allenamento, trascurando la salute dei giocatori. Ricordo ancora con i brividi il filmato di Guy Noves nel ‘14 quando, ancora allenatore del Tolosa, scendeva negli spogliatoi e praticamente intimava a un Florian Fritz, chiaramente frastornato da trauma cranico, a ritornare in campo… chissà quanti altri.
Strano che in Italia non ci siano ancora casi dichiarati.
Le regole devono cambiare e rapidamente, a partire da quanti impatti negli allenamenti e in quali zone del corpo. Anche qui i Neo Zelanda si sembrano essere avanti.
Rimando alla notizia (uscita anche qui) dei nuovi paradenti provati dai Quins l’anno scorso, permettono di monitorare gli impatti alla testa e di cucire su misura gli allenamenti di conseguenza. Peccato che loro l’allenatore sullo stile che dici tu l’hanno mandato via e noi ci siamo affrettati a prenderlo a Treviso
Eh si Gustard non è certo rimpianto dagli Harlequins… stravedono per il coach Tabai Matsom, descritto come un principe del rugby e anche molto umano
Secondo me gli impatti negli allenamenti sono diminuiti molto, per il semplice fatto che devi diminuire il piu’ possibile il rischio di infortunio. Il giorno dopo di una partita del 6N gli inglesi non corrono neanche, fanno l’allenamento camminando pur avendo la prossima partita a 6 giorni magari
e cmq, dopo concussion, nel XIII si fermano almeno 11 giorni in Union 6!
Ci sono anche casi in cui non si fermano proprio…
RWC 2019 Lavanini prende rosso per una carica alta su Farrell, che continua giocare visibilmente scosso (sbaglia un paio di calci che lui metterebbe ad occhi chiusi).
Sempre RWC 2019 Biggar prende una botta in testa forte contro l’australia ed esce subito senza far HIA, la settimana dopo ritorna in campo…