Capitano ed allenatore della seconda selezione azzurra hanno parlato a margine del successo contro l’Uruguay
Italia A, Steyn: “Dobbiamo migliorare, ma vittoria consistente”. Troncon: “Potenziale c’è”
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La cosa più interessante Sarà vedere se crowley continuerà a proporre il game plan dei calci x allenarli o sara più interessanto a una vittoria convincente..
io spero e mi auguro che uno come steyn venga ri-inserito nella maggiore.
certo che aveva bisogno di minutaggio, e mi auguro che possa ora essere convocato nella A un giovanotto dalle belle speranze.
poi spero che steyn venga messo in seconda in coppia con fuser, questo per rendere granitici i primi 5 uomini, visto che manchiamo di riccio.
per me una seconda così sarebbe un bel dire…. e un bel vedere. due così in sala macchine, sarebbe oro colato.
ho letto tanti commenti negativi sulla prestazione di ieri, pur rispettando tutti sono rimasto molto perplesso. Si parla di una rappresentativa A di una nazione che non vince a livello maggiore una partita da anni, che due giorni fa contro una Argentina non in formissima ha fatto pena e ci si lamenta per una vittoria (almeno di punteggio) consistente contro una squadra qualificata al Mondiale?
ma onestamente a che livello pensate sia il rugby italico? pensavate di dare 100 punti con la nazionale A all’Uruguay?mah..io onestamente dopo la figuretta con la Spagna avevo paura pure di perdere, quindi ieri sono stato proprio contento, anche di vedere un prospetto come Izakor che non conoscevo e che mi è piaciuto molto oltre che una mischia molto solida (anche della maggiore contro argentina). Quindi bene che vada avanti il progetto Italia A e che dia minuti e spazio per crescere o recuperare la forma fisica (penso a Steyn).
Poi che Troncon non mi piaccia assolutamente penso sia assodato, ma non è che il game plan della maggiore mi sia sembrato ottimo (eufemismo) nonostante stimi crowley.
ciao fido, certo che è bene anche guardare il lato positivo. Però non si può fare a meno di notare che, indipendentemente dal nostro livello, noto ai più, in campo si sono visti tantissimi errori di superficialità e un atteggiamento non sempre vincente; ricordo ancora con stupore Traorè in panca a sorridere con i compagni. Cosa ci fosse di così soddisfacente, non lo so. Ricordo McCaw in finale WC 2015, in panca, che subito si ricompose da un sorriso soddisfatto una volta scopertosi inquadrato dalle telecamere. E quello si che ne aveva da sorridere, ma per rispetto si ricompose davante all’obiettivo.
Ma infatti, fido, ma infatti…sono completamente d’accordo con te.
Ho letto tutti i commenti degli ultimi giorni e mi associo con tutti quelli che dicono come ai nostri giocatori in nazionale manchi la garra. Argentini, spagnoli o uruguagi giocano con grinta, passione e orgoglio. Non so perché ma i nostri giocano da impiegati, quasi fosse un dovere. Dove si perde la grinta degli Under 18?? Non parliamo poi dell’Irlanda, che negli ultimi vent’anni ha fatto passi da gigante. Gli italiani, a partire dallo staff, sembrano sempre rassegnati. Non sento il fuoco, la voglia, il coraggio, qualcuno che si incxxxxx di brutto quando si gioca male. Giochiamo da impiegati che timbrano e poi passano alla cassa e veniamo travolti dai professionisti. Non sono convinto che questa dirigenza e staff tecnico abbia la grinta necessaria per dare una svolta. Rischiamo di bruciare talenti sul braciere della mediocrità, del “tanto va bene così”.
Tanto per cominciare, fossi stato il capitano ieri, a partita finita, avrei richiamato tutti all’ordine perchè Traorè che sorride in panchina, dopo un prestazione collettiva caratterizzata da tanta suffiencienza e sprechi non si poteva davvero guardare.
Sono perfettamente d’accordo e mi stupisce che nessuno l’abbia mai ufficialmente messo in evidenza. No c’è quel furore necessario per questi livelli, quella voglia di immolarsi senza la quale non si va da nessuna parte in nessuno sport.
L’unica spiegazione che mi viene in mente è l’assenza di convinzione e di fiducia in se stessi e nella squadra. Sono anni che sostengo la necessità di un mental coach che rivolti come un calzino la testa dei nostri giocatori. Il tasso tecnico e la consapevolezza dei giovani usciti dalla nostra filiera si sta alzando, ma finché i “vecchi” non alzeranno a loro volta l’asticella il contributo delle nuove leve sarà nullo. Anzi, come scrivi tu, rischieranno di adeguarsi al mediocre livello attuale.
Secondo me non e’ solo una questione di mental coach ma un calendario che offra piu’ partite alla portata che consentano alla Nazionale di giocare alla pari invece che costantemente contro squadre, purtroppo, fuori portata; I giocatori sono abituatissimi a perdere e, conciamente o inconsciamente, sanno che in quasi tutte le partite dare il 120% o il 70% non influira’ piu’ di tanto sul risultato, giocare il 6 Nazioni dove ormai sono tutte a livello stellare e’ abbastanza deprimente, almeno i test match dovrebbero essere contro squadre del nostro livello (pacifici, americani e altri europei), per ricordarsi vagamente come si fa’ a gestire una partita in equilibrio o in superiorita’ e magari anche ribadire che e’ ancora vero che abbiamo la sesta nazionale in Europa.
Ma nel rugby da quando è oltraggioso sorridere?
Sorridere? Guai! Proibito! Devi essere incazzato sempre e comunque, per essere allineato a gran parte dei tifosi italiani che invocano lo psicologo per i nostri giocatori accausati di avere una mentalità perdente, e per aiutarli ad acquisire fiducia in sé stessi li deridono prima delle partite (“prevedo un sessantello… con l’Uruguay rischiamo grosso… ci aspetta una ripassata….” ecc) li umiliano quando perdono ( “avversari che giocano in infradito… Poco più di un allenamento… la peggior versione… la terza squadra…gli avversari hanno mollato ecc… ) e quando vincono sono inguardabili, inutili, non attaccati alla maglia, inadeguati…
È soprattutto (udite udite) SORRIDONO!!
western-province, tifoso ignorante…mi avete fatto morire con i vostri commenti, ahahahahahahahah!! L’assurdità raggiunta da certi altri commenti è notevole…ma vabbè, siamo fatti di tante paste diverse. E per fortuna, direi!
Mi sono convinto di una cosa: la partita contro la Georgia con la A s’ha da fare. Perdiamo? Abbiamo la scusa che era la seconda squadra. Vinciamo? Dovranno tacitarsi loro, i britannici, gli irlandesi e tutti quelli che ci vogliono fuori dal Sei Nazioni (non che meritiamo di starci dentro, ma è comunque fastidioso sentirsi sempre dire che la Georgia è migliore di noi). Non vedo come potrebbe essere troppo negativa come situazione.