L’ipotesi è al vaglio di World Rugby: a fine novembre la decisione sulla norma
Eleggibilità nel rugby internazionale: dopo tre anni senza convocazione, un possibile cambio di casacca?
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Così diventa la sagra del mercenariato!
Però ad essere realisti aiuterebbe parecchio tante nazioni economicamente svantaggiate (in special modo le isolane, ma non solo). E poi ci torna cappabile Lozowski xD
Ragazzi questa è fame vera! Fate delle speculazioni senza senso. I vari Lozowski, Odogwu, Lynagh (che se Eddie lo dimentica un’altra volta va a giocare con gli Wallabies) non vengono in Italia. Secondo voi lasciano a “piedi” il club (££££££!) per giocare un 6N o una Coppa del Mondo con l’attuale nazionale azzurra? Siate
Siate realisti
Tranquillo, ero sarcastico. Sulle isolane però sono serio, credo farebbe bene ai movimenti (e giocatori di un certo peso internazionale aiuterebbero anche come credibilità rispetto a certe federazioni non proprio trasparenti per non dire corrotte)
magari lozowski….., magari….!!!
sono contrario. la nazione non è un club.
Opinione anche condivisibile, ma in questo caso bisognerebbe togliere gli equiparati del tutto
Giusto. Per quasi tutti i nostri equiparati (e quanti sono stati…) finito di giocare sono tornati subito nei loro paesi (non sono neanche cittadini italiani, tra l’altro). Piuttosto definire un numero massimo che possa scendere in campo. E poi, in fondo, che differenza c’è con un Haime Fava o Ioane?
Se togliessero gli equiparati del tutto, sai che sorpresine ci sarebbero? Alcune nazionali ne rimetterebbero parecchio (e parlo di nazionali forti anche eh)…per quanto riguarda noi, non cambierebbe poi moltissimo, a parte Monty Ioane non vedo nessun’altro in grado di fare reale differenza sul campo…
E dove bisogna firmare per la petizione? 😁
Siamo al capolinea. Squadre nazionali trasformate in superfranchige. Piuttosto che rivedere al rialzo i criteri di eleggibilità, sfociamo in paradossi e deliri fino a a snaturare definitivamente il concetto di squadra nazionale.
Ma sì, dai, io posso capire che si sono stancati che vincano sempre le stesse nazionali, ma non è questo il modo di rovesciare la situazione…anche perché, quanto brutto è cambiare squadra solo perché la nazionale che fino a poco fa ti chiamava, ora non lo fa più? Un minimo di dignità, no? Capisco anche la voglia di molti, se non tutti, di giocare a livello internazionale, però si devono fare delle scelte e basta…ti va bene? Bene. Non ti va bene? Devi accettarlo.
Infatti, se si volessero davvero tutelare le squadre isolane (le uniche che, al momento, potrebbero portare la tanto paventata estensione delle Tier-1), si abolirebbe l’eleggibilità in tutto e per tutto.
Così gli si consente solo di riprendersi quei giocatori che dalle Nazionali “major” sono stati scartati da tre anni, quindi per definizione quelli di livello non adatto.
giustissimo mich, giustissimo.
ma questo vuole lo spettatore medio! non altro…, vedere i nuovi gladiatori all’opera.
Migrazioni di massa di giocatori forti di nazionali deboli e giocatori mediocri di nazionale forti; i primi in cerca di competizioni di maggiore prestigio (6N e RC), i secondi in cerca di spazio perché scartati in patria. Siamo proprio all’assurdo. A quel punto si perde di vista persino il senso di tifo e orgoglio nazionale.
concordo mich, hai perfettamente ragione.
nel rugby 13 questa regola (o una simile) ha portato tonga e fiji in semifinale dei mondiali. le isolane anche nel 15 ci guadagnerebbero tantissimo
Ma non deve esistere una regola che porti guadagni o svantaggi. La regola di una squadra nazionale è rappresentare un movimento sportivo nazionale. Semplice, e chi ne ha ne metta. Punto. Non c’è da ragionare su pro e contro, questi sono ragionamenti da club. La nazionale è un’altra cosa.
Union rugby sempre più simile al XIII. No, sarò “conservatore” ma non mi convince. Come nell’atletica dove vedi keniani, ugandesi, etiopi correre con le loro nazionali la Coppa del Mondo e magari con la Norvegia o la Turchia le Olimpiadi.
Concordo in pieno. È una pessima notizia.
Io sono favorevole se la seconda nazionale viene scelta non per residenza. Se i Vunipola non sono convocati dalla inghilterra possono giocare per Tonga, ma se Nadolo o altri viene convinto per soldi a rifiutare la convocazioni per le fiji non può giocare per il paese dove risiede
Se però non è la tua nazione di formazione, non è la nazione dove ti sei stabilito… allora sei davvero un mercenario!
Questa, ahimè, è una pessima notizia
https://www.theguardian.com/sport/2021/nov/03/former-all-blacks-player-carl-hayman-reveals-early-onset-dementia-diagnosis?CMP=Share_iOSApp_Other
Carl Hayman grande pilone AB e poi Tolouse con diagnosi a 41 anni di demenza precoce e probabile encefalopatia traumatica cronica
Certo, c’era un servizio qui su OnRugby. C’è attinenza con questo? Forse mi è sfuggito qualche passaggio.
La regola degli equiparati fu introdotta su richiesta di NZ ed Aus che volevano poter schierare tutti i ragazzini isolani, figli di immigrati che crescevano nelle loro scuole.
Con questa regola si da un contentino alle isolane, ma non vedo proprio come si dia loro un aiuto serio.
ciao mich, mi scuso per lo strano orario di risposta, ma oggi ho solo questo.
hai perfettamente ragione, e come ben capisci, le nazionali che comandano, si creano ad arte il regolamento, e questa situazione è veramente drammatica. se ciò dovesse proseguire, che almeno i nostri dirigenti sappiano fare alla meno peggio, quello che gli altri fanno meglio! se dobbiamo naturalizzare argentini di seconda scelta…, avanti, ma facciamolo con i tempi giusti, altrettanto per gli isolani che vengono scartati da tutte le altre nazionali. mi dispiace dirlo, ma non sappiamo neanche soffiare un mediocre giocatore ad un’altra nazionale!
poi dovremmo aprire lo squallido atteggiamneto che abbiamo, nel subire gli scippi dei vari garbisi ecc…, i nostri dirigenti, come i nostri politici, sono dei dilettanti, sbadati e senza nessuna competenza, buttati allo sbaraglio in un mondo di leoni e di iene.
un caro saluto.