Dopo aver perso tutte le 26 partite dello scorso Top14, non è che ad Agen siano proprio riusciti a rialzare la testa nel Pro D2. Anzi…
Continua l’auto-distruzione di uno dei più storici club del rugby francese
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Fossi un dirigente farei una bella indagine. Cose del genere non accadono per caso.
Ho qualche sospetto che sia proprio la dirigenza il problema…
Che bello essere ricordati per l’ultima squadra contro cui sono riusciti a portare a casa il bottino pieno…
Beh glie l’hanno data vinta a tavolino per Covid
eh lo so, ma leggere il nome della propria squadra mette tristezza…
…Agen, città baricentrica nella regione del grande rugby, a pochi chilometri(relativamente) Tolosa, Bordeaux, Biarritz, Pau, Brive etc etc… eppure la crisi c’è, un po’ come a Bourgoin qualche anno fa, crisi di investitori ma non solo… si è lacerato il tessuto fondante del rugby (ma non solo, anche in altri sport di squadra è avvenuto lo stesso) cioè il rapporto tra agonismo di vertice e di base, visibilità e seguito popolare, ambizioni forse eccessive di alcuni dirigenti/presidenti… ricucire/rifondare il tutto sarà difficile, non impossibile ma con un orizzonte temporale di alcuni anni (anche un decennio)… si possono consolare con le prugne, rinomate e conosciute per le loro proprietà energetiche favorevoli alle prestazioni agonistiche, depuranti ma che se assunte in dosi massicce sono anche lassative… forse hanno esagerato, merde!… 😉
“merde” letto alla francese, ovviamente… 😉 sei un poeta!
…premio nobel…