Gli Springboks hanno risposto alle critiche di Steve Hansen

Il ct Jacques Nienaber non le ha mandate a dire al collega neozelandese

COMMENTI DEI LETTORI
  1. fracassosandona 1 Settembre 2021, 11:20

    chi non rispetta il gioco del SAF non ama il rugby a XV…
    a chi ama un rugby “più veloce” e “spettacolare” suggerisco di guardare il league o il seven e di non pretendere di venire a togliere le fasi statiche a noi che apprezziamo il rugby union così com’è…
    il concetto di “spettacolo” è estremamente personale e non ha nulla di oggettivo: a me le difese schierate a presepe del Super Rugby con le partite che finiscono 48 a 42 annoiano più di un 6 a 3 d’antàn…

    • Ventu 1 Settembre 2021, 15:08

      A me come giocano loro non piace e credo sia anche pericoloso per i loro giocatori e gli avversari. Hansen, come spesso accade in NZ, si sente superiore, però se continuano a vincere vedrai sempre più squadre giocare in questo modo e sarebbe un problema per uno sport che si vuole diffondere in posti nuovi

      • fracassosandona 1 Settembre 2021, 16:02

        nei “posti nuovi” infatti giocano a seven…
        il rugby a XV non ha alcuna pretesa di diffondersi in posti nuovi… non ci sono squadre nel nord dell’inghilterra, nel nord della francia, non ce ne sono nei quartieri neri in sudafrica, ed a Vicenza piuttosto giocano ad hockey…

        • Ventu 1 Settembre 2021, 16:16

          In che senso non ha alcuna pretesa? Perché è uno degli obbiettivi dei vertici alti del rugby, poi puoi dire che è tempo perso, ma è un altro discorso. Comunque sono d’accordo se dici che c’è la necessità di coprire meglio il territorio, aggiungerei anche che nel nord del galles si sta diffondendo molto il rugby a 13, così come in australia da tempo.
          In tutto. Questo il gioco macchinoso del SA campione in carica non aiuta minimamente

    • Mich 2 Settembre 2021, 10:35

      Ciao Fracassodona, concordo in parte, e precisamente nel passaggio in cui dici che non bisogna togliere le fasi statiche a questo sport, fasi molto più tecniche e di difficile esecuzione della semplice ammucchiata che si crede stando seduti da fuori.
      Concordo anche con l’accezione soggettiva del concetto di spettacolo, e che un gioco eccessivamente aperto e veloce sfocierebbe in altri sport, 13 o Seven appunto.
      Ma qui non si contesta questo; piuttosto è la ricerca spasmodica ed eslcusiva del cieco “dritto per dritto”, degli autoscontri deliberati, del rugbypeso che limita le opzioni e toglie a questo sport un ventaglio importante di opzioni dinamiche. Poi il regolamento non lo vieta, e quindi ogni squadra mette giù quello che ha, e molte ci vicono pure il mondiale. Ma resta il fatto che una partita fatta di eccessive fasi statiche è noiosa al pari di una partita fatta di volate e giocate alla Globetrotters. Teniamo presente che a tirare solo da un lato, molti sport hanno finito per annoiare anche i più appassionati (motori, vela, la boxe di Klyčko fatta di un sinitro teso in avanti per 12 riprese).
      Mi spiace infine anche pensare che, come da tua ipotesi, il rugby XV non abbia alcuna pretesa di diffondersi. Se fosse vero, sarebbe davvero un peccato.

  2. Hrothepert 1 Settembre 2021, 11:43

    Certo ci vuole un bel coraggio a criticare il modo di giocare di chi ha vinto il tuo stesso numero di Coppe del Mondo, pur essendo stato costretto a giocarne due in meno, ed è il campione del mondo in carica!!!!

    • Mich 2 Settembre 2021, 10:50

      Perchè costretto?

      • Ventu 2 Settembre 2021, 11:53

        Il SA è stato escluso dai mondiali del 87 e 91 per l’apartheid

        • Mich 2 Settembre 2021, 12:10

          Ah ok, in questo senso. Avevo dato tutta un’altra interpretazione.
          In ogni caso, come ho scritto, giocando all’autoscontro le squadre ci hanno vinto i mondiali. Non è il SAF che io critico, ci mancherebbe, nè credo intendesse farlo Hansen, rileggendo le sue parole. E’ un modello di rugby ad essere messo sotto la lente di ingrandimento.

  3. Flaviob 1 Settembre 2021, 12:32

    Tutte queste polemiche non fanno altro che aumentare l’attesa per i grossi scontri in arrivo tra le due superpotenze del rugby a 15. Non vedo l’ora…

  4. Flaviob 1 Settembre 2021, 12:33

    Dimenticavo: go Bokke!!! #strongerforever

  5. Mich 2 Settembre 2021, 10:10

    “Ognuno ha il suo DNA, le squadre hanno caratteristiche che cercano di mettere in campo per vincere le partite, e tutti ne abbiamo di diverse, questo è il bello del rugby. In ogni partita ognuno mette in campo quello che ha costruito e poi c’è una parte di adattamento al gioco altrui: vince chi riesce a conciliare tutto”.
    Il punto è questo, indipendentemente dal fatto che piace o meno: se il regolamento e l’attuale assetto lo prevede e/o lo consente, è assolutamente lecito e logico mettere dentro ciò che si ha. Nell’articolo delle critiche di Hansen, rispondendo a un amico, sottolineavo proprio questo. Un intevento blando sul regolamento, come ridurre il numero di sostituzioni a cui accennava proprio Hansen, nulla potrà contro alcune impostazioni. Se SAF e Lions hanno giocato per le vie dritte, è perchè nulla vieta che lo si possa fare, ed evidentemente entrambe le squadre sentivano che la fisicità era la loro chiave vincente.
    Da qui è aperta ogni riflessione circa i gusti, la pericolosità del gioco e lo sviluppo di questo sport.
    Personalmente preferisco un gioco più aperto, sempre in termini di rugby XV, sia perchè lo ritengo soggettivamente più coinvolgente, sia perchè non se ne può davvero di assistere a collisioni che partono da uno sport di contatto per diventare sport da combattimento. Questo rende il rugby davvero pericoloso: in uno sport da combattimento so che devo proteggermi (la formula di rito dell’arbitro è “protect yourself at all time”) da colpi pericolosi, dannosi e potenzialmente letali, che hanno lo scopo di provocarmi una concussion; nel rugby no, le concussion anzi vanno evitate, in tal senso il regolamento diviene più rigido e i protocolli di valutazione pretendono di essere più severi proprio perchè il rugby è uno sport da contatto, e non da combattimento.
    Detto ciò, giocare per le vie dritte e cercare sempre la soluzione fisica non è vietato dal regolamento, le squadre ci vincono i mondiali e scrivono la storia. Non si contesta questo, ma la deriva che in questo modo il rugby tende a prendere.

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