Garbisi, Riccioni e Mori: giovani italiani all’estero. Un rischio o una grande opportunità?

Pro e contro di una scelta sportiva e di vita che talvolta può essere la svolta della carriera

COMMENTI DEI LETTORI
  1. kinky 29 Luglio 2021, 09:34

    Non ho nemmeno letto l’articolo!
    OPPORTUNITA’

  2. Mr Ian 29 Luglio 2021, 09:56

    sono tre situazioni diverse. Il trasferimento di Riccioni è un movimento fisiologico di un giocatore che sta arrivando alla maturità sportiva e vuole l’occasione giusta per mettersi alla prova e monetizzare la propria carriera.
    Garbisi è il nostro diamante grezzo, se ben valorizzato nel contesto giusto può esplodere e diventare un giocatore di fama internazionale. Per fare questo tipo di evoluzione però ci vogliono contesti di alta specializzazione.
    Mori invece a mio avviso è un ragazzo che in primis sta sfidando se stesso, sa che a Bordeaux avrà davanti una concorrenza agguerritissima, ma al contempo per poter crescere ha bisogno di un altro ambiente diverso da quello italiano. Dei tre è quello che ha maggiori lacune, sia in attacco che in difesa, ma a suo favore ha una struttura fisica che lo rendono un giocatore dall impatto devastante. Se in Francia riescono a migliorare le sue doti di decision making in attacco ed il posizionamento difensivo in difesa, oltre che al placcaggio, diventerà un centro devastante. Altrimenti torna in Italia, dove in ogni caso sarà sicuro di trovare il suo spazio, a 20 anni ci sta di correre un rischio del genere, non avrà nulla da perdere, in ogni caso fa un esperienza in un contesto dove si respira rugby a pieni polmoni, piuttosto che un paese dove il rugby è veramente marginale e in questi giorni si parla più di gossip che di rugby giocato.

    • Unforgiven79 29 Luglio 2021, 11:38

      Aggiungo che noi NON abbiamo il quarto caso esemplificato nell’articolo: almeno al momento, noi NON abbiamo un Jonny Sexton da mettere sotto la campana di vetro. Un giocatore, cioè, che anche giocando il minimo indispensabile sa interpretare il proprio ruolo tra i migliori cinque al mondo ed al contempo ha già maturato l’esperienza per gestire la partita. Ce l’avevamo (Parisse), ma la spremitura da parte del club non è mai stata un gran problema.
      I nostri hanno piuttosto bisogno di riuscire a maturarla, quell’esperienza al livello più alto.

  3. kinky 29 Luglio 2021, 09:59

    Giuro che non capisco cosa voglia dire se andare all’estero è un opportunità o rischio. …..non mi entra proprio in testa ma sicuramente sbaglio io! Andare all’estero per questi ragazzi che le potenzialità le hanno per me e SEMPRE un opportunità, punto! Poi l’esperienza ha mille risvolti che può diventare positiva ma a volte anche negativa ma quando si parte , o meglio, si presenta la possibilità di andare è sempre un opportunità!

    • Flaviuz 29 Luglio 2021, 12:59

      Bravo, condivido in pieno. Le opportunità vanno prese al volo perché a volte di treni ne passano sempre, ma pochi sono quelli che ti portano a crescere come persona e poi come sportivo

  4. onit52 29 Luglio 2021, 10:47

    Riccione ,secondo me, lo lascerei un attimo da parte, ha fatto un percorso logico , non ha giocato tantissimo a TV per infortuni, ma ultimamente andava …eccome….ha colto l’ occasione credo in un momento cruciale della carriera .
    Per gli altri due il discorso è , sempre secondo me, leggermente diverso , in fin dei conti quante partite hanno fatto al top dei loro club ?.. non penso che,solo ad esempio, uno, due anni a TV del m.di apertura gli avrebbero fatto poi così male, o avrebbe bloccata la sua crescita.
    Ma evidentemente le considerazioni del loro enturage hanno fatto sì che la scelta sia diversa ,con grandi aspettative ,un po’ di soldi in più ( forse) e qualche rischio certo.
    La loro scelta comunque legittima e tra un anno qualche considerazione in più si potrà fare magari.
    Le polemiche , ammesso che così si vogliano chiamare, soprattutto per il m.di apertura ,erano , almeno sempre secondo me , sulla tempistica …..qualcosa è andato storto se nel giro di un due settimane e mezzo, passo dall’ essere in sala stampa a TV a fare dichiarazioni contento come una pasqua …..a ricevere poi ( vedere il sito del Benetton) tre righe di saluto, qualche amarezza qualcuno la ha vissuta …..e sulla solita considerazione che giocatori allevati dalla fir per la nazionale , possono ripeto possono vedere compromessa la loro disponibilità…

  5. madmax 29 Luglio 2021, 11:05

    Visto che sono professionisti, possiamo parlare di stipendi, l’elefante nella stanza che nessuno vuol vedere?
    Azzardo senza alcuna informazione, solo in base a quanto ho letto nei commenti:
    Garbisi da 30 K € a 100 mila
    Riccioni da 50 K € a 150 mila
    Mori da 30 K a 70 mila

    • Unforgiven79 29 Luglio 2021, 11:34

      Esatto, stavo per fare la stessa osservazione. D’accordo i discorsi su rischio/opportunità etc etc… ma quando ti offrono il TRIPLO del tuo stipendio, solitamente persino il vecchio datore di lavoro può solo allargare le braccia e dirti: “Vai, prima che ci ripensino, ed in bocca al lupo!”.

    • Flaviuz 29 Luglio 2021, 13:08

      Bravo…e a tutti quelli nella loro situazione conviene prenderli, perché poi la carriera sportiva finisce (a volte anche troppo presto) e i soldi persi non li riprendi più.

    • Winchester 29 Luglio 2021, 23:46

      Se ricordo bene, per Garbisi si parlava di 17K euro… e immagino che per Mori sia lo stesso.

  6. Louie 29 Luglio 2021, 11:19

    Credo sia uno dei pochi casi(se non l’unico)che gli Italiani vanno all’estero e tornano migliori di come son partiti.Di certo il nostro movimento non li farebbe crescere mai come possono fare in contesti difficili ed ultra competitivi per cui ben vengano ingaggi da parte di queste squadre e se guadagnano pure un bel pò di quattrini tanto meglio per loro.

  7. spike 29 Luglio 2021, 12:05

    Ma su per giù, Irlanda, Galles e Scozia quanti nazionali hanno che giocano fuori dalle rispettive franchigie?
    Così per fare un confronto al netto di tutte le altre differenze.

    • Giaps 29 Luglio 2021, 19:24

      Irlanda nessuno (credo sia l’unica nazionale che applica il metodo stile AB ovvero che reclutano i giocatori delle franchigie). In Galles c’è la regola dei caps (60 se non erro), la Scozia credo abbia 13-14 elementi in rosa che giocano fra Inghilterra e Francia.

  8. LiukMarc 29 Luglio 2021, 12:22

    Fossi un giocatore professionista (sottolineo il termine) il rischio di essere spremuto con i migliori avrebbe sempre la meglio di giocare “tutelato” in un contesto 2 gradini sotto. E finchè il nostro contesto sarà cosi, per me non c’è storia.
    Comunque, alla fine, come giustamente dice l’articolo, fa fede la volontà del giocatore, quindi hanno comunque ragione loro.

    • narodnik 29 Luglio 2021, 12:51

      Tutelato parliamone,quanti piloni si sono infortunati a Treviso negli ultimi anni?Quanto e’ stato spremuto Lovotti alle zebre?

      • LiukMarc 29 Luglio 2021, 14:21

        Vabbè quello perchè sono pochissimi – e rincalzi son stati spesso quelli che erano.
        Ma in teoria giocando “in casa” si dovrebbe essere più attenzionati (in teoria).
        Non so poi se darei la colpa di infortuni necessariamente ad un sovrautilizzo. Sicuramente non è stato il caso di Buonfiglio, Appiah o Druidi (per fare tre nomi).

        • narodnik 29 Luglio 2021, 14:23

          Appunto,vengono sfruttati piu’ qua che c’e’ meno concorrenza e giocano di piu’ o dove giocano meno?Che interesse hanno i club stranieri a danneggiare i propri investimenti?

          • Winchester 29 Luglio 2021, 23:51

            I club stranieri non hanno certo interesse a far arrivare il giocatore al massimo della forma per il Sei Nazioni (visto che proprio in quel periodo rischiano di perderlo), ma questo fa parte del gioco.
            Quello che non fa parte del gioco e’ fare pressioni sui giocatori perché’ rinuncino alla nazionale e abbiamo visto come molti isolani, ma non solo, abbiano ceduto alle pressioni.

  9. Mich 30 Luglio 2021, 11:23

    Nessuna delle due o entrambe. Fa lo stesso. A patto che giochino con continuità, cresceranno meglio è vero (si spera) e avranno maggior spessore in nazionale, ma saranno anche lontani e toglieranno qualità italiana a club e franchigie italiani.
    Da un lato italiani di qualità in fuga, dall’altro le folle che inneggiano alle equiparazioni selvagge. Il destino dei club e delle franchigie è quello. Spero che la nazionale non ne risenta.

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