Chiudono le accademie, nonostante tutto

Un sistema di formazione che ha tardato ad entrare in funzione, ma che proprio nell’ultimo lustro ha iniziato a mostrare risultati

COMMENTI DEI LETTORI
  1. mamo 26 Luglio 2021, 09:07

    Se il nuovo sistema dovesse funzionare a guadagnarci saranno una molteplicità di atleti che con continuità si alleneranno con i più forti; forse rinascerà lo spirito di appartenenza al proprio Club; lo spostamento dell’attenzione sul territorio e sui vari club consentirà, forse, di acchiappare qualche giovanotto che fiorisce più tardi rispetto agli altri e verrà meno l’equazione che per arrivare al top devi entrare nell’élite a 14 anni.

    Calamai elenca dei nomi che ce l’hanno fatta, conosce anche quelli che sono rimasti invisibili pur se dotati ?

    • cammy 26 Luglio 2021, 09:40

      La vedo difficile x un ragazzo fuori dal giro veneto o del nord avere un adeguato sistema formativo.. sarebbe costretto a trasferirsi al nord in età scolastica seguito da un club non professionista.. in quanti lo faranno? sicuri che i nostri club abbiano le risorse o l interesse a farlo?

      • mamo 26 Luglio 2021, 10:10

        Non so Cammy se tu frequenti il tuo Club, io sì e facendolo (per le partite della prima squadra ma a volte anche delle giovanili) ho occasione di confrontarmi con gli ospiti.
        Direi che è abbastanza trasversale la voglia di trattenere i ragazzini più forti e se ne discute da quando sono nate le accademie Zonali.
        Per il Sud, così come per le zone del Nord che non hanno tante squadre di livello credo che verrà scelto (a seconda dei casi) uno o più Club di riferimento, quelli più attrezzati e con la prima squadra nella serie migliore.
        Si rimane nel territorio e si tenta di farlo evolvere tutto.

        Credo sia questo il programma ed è un programma ambizioso e costoso perché richiede l’apporto di tecnici di livello che girano come trottole.

        • cammy 26 Luglio 2021, 10:43

          A me sinceramente dei club interessa zero.. qua il centro del problema sono i ragazzi e la loro formazione.. se il ragazzo è forte, va via a prescindere visto che non sono sotto contratto con il loro club amatoriale.. infatti quelli che non sono passati dall accademia FIR hanno preso x vie estere.. nel tuo ragionamento vuoi tenere nel tuo club i più forti ma quelli di zone più svantaggiate devono migrare.. boh.. che territorialità rimane se il tuo club rivale riceve il sostegno federale e gli arrivano 2 napoletani e 3 romani che vi fanno un paiolo tanto?

          • mamo 26 Luglio 2021, 10:57

            Migrare nel Club della stessa Zona che è in grado di gestire le giovanili.

            Cammy non è mica il terzo mondo la Campania, la Calabria, il Molise o la Sicilia !
            Tantomeno la Sardegna.
            In ognuna di quelle Regioni c’è un Club ben attrezzato, con tradizione, che gioca in A o in B.

            Anche a me interessano i Ragazzini ma proprio per questo se hai la fortuna di averne uno che funge da traino è utile a tutto il movimento che rimanga dov’è. Supportato come si deve.

    • enrilor 26 Luglio 2021, 23:06

      Ma per crescere devi allenarti con i tuoi pari livello. Tenere i ‘campioncini’ nei club serve solo per gonfiarsi il petto quando si vincono gli inutili campionati giovanili. Vorrei vedere se la Fir abolisse le classiche come cambierebbero idea immediatamente i lungemiranti dirigenti. Questa scellerata scelta ci farà uscire dal 6N. Però sarete tutti contenti di vincere il campionato dell’orticello e festeggerete per le vittorie in Rugby Europe.

      • mamo 27 Luglio 2021, 09:57

        Sei il secondo che (tu indirettamente) svilisce l’importanza dei club.
        Devono tornare centrali perché solo così riusciremo a invertire un trend oggettivamente imbarazzante.
        Questa è la mia opinione. Del resto ho superato i sessant’anni e ne ho viste e sentite di tutti i colori nei quasi 50 che seguo il rugby, quindi non ho remore a insistere sul concetto di territorialità.

  2. maiunagioia 26 Luglio 2021, 09:20

    Grazie a Dio chiudono le accademie.
    Sono state deleterie e non si possono trovare dei punti a favore perché i risultati sono stati zero.
    Si cita l’ultimo 6 Nazioni Under 20 e lo si definisce POSITIVO (grazie al lavoro delle accademie) in cui alla fine il pallottoliere registra 4 sconfitte e una 1 vittoria (negli annuali non si cita l’impegno o la sfortuna).
    Voler vedere sempre e comunque il bicchiere mezzo pieno quando invece non è completamente vuoto è pazzesco.
    Giusto per dare un senso al discorso Accademie basta fare una semplice operazione matematica.
    Si prendono i costi totali delle Accademie dai CdF U16 alle Accademie U18 per finire alla Francescato U19-20…ipotizziamo 15 milioni di euro in tutti questi anni (e mi tengo basso) e la dividiamo per tutti i giocatori ex accademici che hanno collezionato almeno un cap, ipotizziamo 50 (e mi tengo alto)…ogni giocatore italiano formato in accademica per raggiungere la nazionale è costato 300mila euro (ma sono molti di più).
    Normale?
    E domandiamoci quanti accademici, finito il percorso dei 2 anni, è finito in serie B o C o peggio ha smesso?

    • mistral 26 Luglio 2021, 09:37

      …nel tuo calcolo tieni conto solo della materia prima (i giocatori) ma dimentichi gli oneri accessori, le sedi, il costo di accompagnamento degli accompagnatori, gli oneri fiscali e sociali, le merende ed i pic-nic… se deduci il tutto vedrai che i tuoi 300 k€ si riducono a ben poca cosa, un affarone!… 😉

    • ginomonza 26 Luglio 2021, 09:43

      I numeri non sono ipotesi.
      O citi i dati di fatto oppure meglio lasciarli stare

      • mistral 26 Luglio 2021, 11:56

        … se i numeri cui fai riferimento sono 300 k€ per ogni giocatore accademico uscito negli ultimi anni, c’è poco da ragionare, meglio (come dici) “lasciar stare”…

  3. ginomonza 26 Luglio 2021, 09:44

    I numeri non sono ipotesi.
    O citi i dati di fatto oppure meglio lasciarli stare

  4. rugbymalato 26 Luglio 2021, 09:56

    Io sono un po’ spaventato; finalmente quando si stavano raccogliendo di frutti di anni di purghe, decidiamo di ricominciare. Finalmente si stava superando la fase “i più forti vanno in pro14 e smantellano il domestico” con le franchigie che stavano restituendo al campionato italiano giocatori di esperienza e qualità, alzando progressivamente il livello (penso a Sarto, Tebaldi, Sgarbi, Derbyshire, Chistolini etcetc). Per non parlare degli U20 che io ho visto davvero performanti non solo fisicamente ma anche nella lettura del gioco. Incrociamo le dita!!!!

  5. LiukMarc 26 Luglio 2021, 10:06

    Il cambio di rotta può piacere o meno, ma è assolutamente prerogativa della Federazione porlo in essere.
    E’ innegabile comunque – almeno per me – che sembra avvenga un po’ “tutto d’un tratto”, quasi di corsa, e la stagione di transizione per l’Accademia sembra essere stata quella appena trascorsa, dove non hanno giocato.
    Avrei due domande per Innocenti:
    1) Treviso e Zebre avranno un’Accademia “interna” già da Ottobre – e, se si, vi confluiranno i giocatori che dovevano andare già alla Francescato delle annate 2002-03 più altri o decideranno le società?
    2) Ok il know-how federale, ma tecnici stranieri? Mi pare sia una delle più grosse mancanze del sistema nostrano, e sinceramente userei i soldi risparmiati per questo.

  6. Mr Ian 26 Luglio 2021, 10:24

    Innocenti deve anche riuscire a capire in tempo se sta in un modo o nell altro compiendo qualche errore di valutazione e fare un passo indietro non è indice di debolezza, anzi. Come come fece Gavazzi che in campagna elettorale voleva regale cdf a tutta Italia, salvo poi tagliarli tutti. Anche Innocenti dovrebbe rivedere le sue posizioni a riguardo. Sono sempre stato dell idea che le accademie a Prato, Mogliano o Milano siano inutili, alla fine sono gli stessi club sul territorio travestiti da enti federali. Però se un sistema accademie si sviluppasse in quelle zone d Italia dove non c’è un omogenea distribuzione geografica dei club, oppure sarabbe necessario una maggiore presenza federale, allora si che avrebbero un senso. Un accademia per la Campania, per la Sicilia e la Sardegna secondo me sarebbeo necessarie, così come una ad est che riesca a raggruppare Liguria, Piemonte e Valle d Aosta ed una per l Italia centrale pensando ad Abruzzo e Marche.
    Abbiamo visto che in questi anni bene o male il problema formazione è stato affrontato ed i risultati sono arrivati, se non sempre in termini di risultati, in termini di sviluppo si.
    L errore della vecchia FIR è stato sventolare con orgoglio questi risultati come se si fosse vinto un 6N, ma per quanto soddisfacenti, i risultati giovanili lasciano il tempo che trovano. Nè tantomeno loro hanno riconosciuto che il problema reale fosse legato all’addestramento all alto livello, ovvero quando questi ragazzi uscivano dalle accademie, dove in molti casi era un downgrade rispetto al livello di lavoro e strutture a cui questi giovani erano abituati.

  7. Totalmente incompetente 26 Luglio 2021, 10:44

    Io mi farei una sola domanda ed è: cosa ha a che fare Aboud con questo cambiamento?
    Non è una domanda provocatoria e credo che una risposta alla stessa ci darebbe la chiave di lettura della mossa federale.
    Credo che ritenere Aboud e muoversi secondo una programmazione concertatada lui sia essenziale, nel senso che da quando ha avuto il timone le cose hanno iniziato a girare.
    Ricordo una Sua intervista di qualche anno fa in cui sostenenva che il sistema Accademie così come era gli sembrava non sostenibile e che, se non ricordo male (non saprei ritrovarla), il sistema di formazione elite vera e propria dovrebbe essere più concentrato (le Accademie delle franchigie?) e il sistema di reclutamento invece allargato.

  8. F.A.L 26 Luglio 2021, 10:52

    Quanti club abbiamo strutturati per questo?
    Stranieri in top10 facciamo il meno possibile?

    • F.A.L 26 Luglio 2021, 10:55

      No perchè siam sempre a menarla che nelle franchigie ci sono stranieri…ma a me sembra che nelle campagnie acquisti di queste settimane dei club del top10/12/8 ci siano delle belle infornate di foresti…

  9. Bariddu 26 Luglio 2021, 11:45

    Cambio di rotta drastico, insomma. CoS a suo tempo le aveva ridimensionate, cercando di concentrarne la qualità nel nome del “pochi ma buoni”. Puo uno sport minore in questo paese fare a meno di un’accademia nazionale? secondo me no.
    Tutto sta in questo adeguamento dei Club di cui si parla, e quanto ampio sia il divario che si cerca di colmare.
    Quali sono gli standard? Chi li fa i controlli? Quali Club vogliono adeguare? tutti? serie A-B-C comprese?
    Adeguarli come, fornirgli plestre, attrezzature, stages, viaggi all’estero? a tuttiquanti? Temo una dispersione di risorse ancore piu grande del pre CoS, quando c’erano troppe accademie.
    E poi sarà mai possibile in questo paese far uscire il Rugby dalla sua nicchia? Proprio ieri l’altro mezzo mondo ha mandato i Lions (anche in scandinavia, badate bene) mentre noi che siamo nel 6N nisba. Su sky c’era repliche e amichevoli di calcio.
    Invito gli utenti del forum a dare un occhiata al reality su Rugbypass chiamato “The Season” (è fra i contenuti free, basta registrarsi), racconta di due licei di Auckland e della loro squadra di rugby, impegnate nel torneo studentesco. Si rimane scioccati (daccordo, quello è un altro mondo) dal titpo di struttura che questi ragazzi hanno gia a disposizione fin dalle scuole superiori. Ecco, a loro le accademie non servono visto che ogni scuola è gia praticamente un accademia.
    Sarebbe bello saperne di piu sullo stato attuale del Rugby giovanile in questo paese. Ricordo che a Verona per esempio di recente son state fatte grandi cose…

    @redazione: perche non fate un bel reportage in cui andate in giro a curiosare un po fra i vari cus o club della penisola a vedere un po come se la cavano?

    • Bariddu 26 Luglio 2021, 12:09

      piccola retifica, vedo ora che lo show di cui parlavo si trova anche su youtube con dozzine di episodi sparsi su varie stagioni. Non solo Auckland ma anche altrove. Ve ne linko uno a caso che ho appena visto. Molto istruttivo, anche per capire da dov’è che vengono alla fine sti marziani…

  10. ginomonza 26 Luglio 2021, 12:08

    Colpevoli e la morte del rugby !

  11. Mr Ian 26 Luglio 2021, 12:55

    sarebbe interessante un analisi dei giocatori transitati per le accademie negli ultimi 5 anni e vedere di questi quanti sono arrivati all alto livello, quanti sono in pianta stabile in eccellenza e quanti invece si sono persi per strada. A cazzotto non ci sono grossissimi numeri e se si facesse un rapporto costi/benefici vedremmo che il costo di un singolo giocatore arrivato alle franchigie è poco sostenibile per le nostre finanze.
    Il problema negli anni è essersi gonfiati il petto con i risultati della 20, ma mai abbiamo fatto dei confronti con si sistemi di sviluppo delle altre federazioni….sarà un caso che tanti nostri giovani si spaccano con estrema facilità? non è che nelle accademie si spinge tanto a livello muscolare che molti raggiungono il limite con gli effetti che vediamo tutti?

  12. Franker 26 Luglio 2021, 13:24

    Ma con le accademie chiudono a fine stagione21/22, i ragazzi del 2005, se devono entrarvi a far parte solo per un anno, ipotizzo che non verranno inseriti. Nel frattempo come farà la federazione a mettere a disposizione dei club il personale tecnico per valorizzare i ragazzi del territorio se quest’ultimo sarà ancora impegnato nei CDFP?

  13. Andrea B. 26 Luglio 2021, 13:59

    Nella nostra situazione attuale l’idea di concentrare “i migliori” non mi sembrava comunque troppo sbagliata : non abbiamo una struttura stratificata piramidale come in NZ o, pur con le dovute differenze in Irlanda, dove è “strutturale” (e senza gelosie) che i ragazzi più bravi del club del paesino vadano a giocare stabilmente nella formazione della contea e poi, se di livello, della provincia, nè tantomeno abbiamo club forti come in Inghilterra e Francia con le loro accademie giovanili interne.
    Quanti /quali club possono offrire strutture e staff all’altezza del compito? Più campi, palestre, magari una pista di atletica etc etc?
    E ancora prima delle strutture a disposizione di un club: siamo consci che finito il gioco del minirugby, ai ragazzi dalla 14 in su bisogna offrire una formazione tecnica e atletica molto più approfondita di quanto mediamente si è fatto finora?
    L’impressione è che si sia voluto buttare il bambino assieme all’acqua sporca (che c’era, sia chiaro e tacciamo sui dettagli….)

  14. Ms 26 Luglio 2021, 14:35

    Sparirà l’Accademia nazionale come la conosciamo ma non è che gli atleti si ritroveranno in mezzo alla strada. Avranno fatto i loro conti e deciso quali altri progetti imbastire.
    1)”Vivere in un ambiente da professionisti” rimane anche perché verranno create due accademie legate alle due franchigie che hanno allenatori, strutture più che adeguate e in più atleti già formati (o addirittura di livello internazionale vero) a fargli da esempio (praticamente la formazione che Treviso ha fatto coi permit negli ultimi anni ma più grande).
    2) Io sono dentro un altro sport (pallavolo) dove da anni si creano accademie e consorzi di società che fanno da accademia. Nonostante i grandi numeri e il know-how che in Italia abbiamo si è arrivati a produrre sempre meno atleti, a spendere molto per questi e far morire le società attorno perché se non hanno risultati (anche locali) per mancanza di atleti non arrivano più sponsor per pagare allenatori, palestre, preparatori, attrezzature ecc, così gli atleti rimangono più scarsi, demotivati e mollano. Mi sembra che nel rugby molti mollino se perdono il treno dell’accademia e molto pochi riescano a farcela lo stesso(magari andando all’estero).
    Quindi se gli stessi soldi vengono utilizzati per dare alle società le strutture, le attrezzature e il personale (tecnici e giocatori esempio) per far crescere questi ragazzi mi pare buona cosa.

  15. Maggicopinti 26 Luglio 2021, 14:52

    Numeri positivi? I risultati sono come quelli degli anni precedenti, e mi ricordo che negli anni scorsi era una grandine di articoli contro le accademie. Come dimenticare i pezzi dedicati all’ asterisco nella formazione della nazionale maggiore, i commenti rabbiosi per il trasferimento da Parma a Remedello, quelli sconsolati per le partite in A in cui l’accademia otteneva risultati mediocri (“mandate le prime linee al macello”). E improvvisamente un quinto posto è diventato il segno che le accademie sono invece un successo?
    Io le formazioni della nazionale tornerei a guardarle, e magari mi porrei l’altro problema: a 18-20 anni il materiale umano c’è, è il passaggio dopo che manca, tant’è che la mirabolante nazionale 97-98 si è persa per strada.
    Aggiungo: il materiale umano c’è perché adesso cominciamo a diventare grandi i giocatori post-esplosione (temporanea) del rugby, quelli che nati a fine secolo scorso inizio nuovo secolo, avevano sei-sette anni al tempo di calciopoli, del 6N 2007 e dei Bergamasco ospiti in televisione.

  16. lear2 26 Luglio 2021, 16:25

    Adesso il sistema accademie funziona e sta dando i suoi frutti, all’inizio come tutti i nuovi meccanismi hanno bisogno di rodaggio, ora che tutto funziona e c’è a capo una persona competente come Aboud, si chiude tutto e si torna indietro di venti anni bruciando tutte le risorse economiche investite finora, è questo solo per partito preso ……… è assurdo, poi Innocenti se non funziona, perché secondo me non funzionerà, dovrà solo scappare dall’Italia

  17. eurobatman 26 Luglio 2021, 17:54

    Le accedemie stile Unione Sovietica o Cina vanno chiuse non fosse altro per il principio di sportività, quindi ben venga

    • lear2 26 Luglio 2021, 21:59

      eurobatman stai dicendo che la federazione gestiva le accademie stile Russia o Cina, ma ti rendi conto di quello che dici ? Fai affermazioni da denuncia, perché non fai un esposto alla FIR ?

      • narodnik 26 Luglio 2021, 22:18

        Ad averceli i risultati sportivi della Cina..E lo sport gestito dallo stato in Unione Sovietica funzionava eccome fidati,per me sono complimenti peccato però che non è così in Italia.

    • lear2 26 Luglio 2021, 21:59

      eurobatman stai dicendo che la federazione gestiva le accademie stile Russia o Cina, ma ti rendi conto di quello che dici ? Fai affermazioni da denuncia, perché non fai un esposto alla FIR ?

  18. Dusty 26 Luglio 2021, 18:12

    Posso dirlo? Io dei club non mi fido, ovviamente con qualche eccezione. Vedrete la corsa che faranno per accaparrarsi i soldi della Fir con loschi personaggi che millanteranno chissà quali cose pur di entrare nel giro giusto. Siamo in Italia e i soldi fanno gola a tutti.

    • Franker 26 Luglio 2021, 19:10

      Quoto, e rincaro, non mi fido nemmeno dei responsabili dell’area tecnica regionale della federazione; ovviamente con qualche eccezione, ma io ho visto scelte nelle selezioni a favore di club con un peso politico più importante o per fare il piacere al dirigente regionale di turno. Ho visto responsabili scartare giocatori di valore militanti in club minori per non averli seguiti bene o per accontentare questo o quel raccomandato. Quindi se tanto mi da tanto, temo che anche le scelte e le politiche di sostegno non saranno elargite secondo il merito e secondo i valori espressi in campo.

  19. Appassionato_ma_ignorante 26 Luglio 2021, 21:33

    Non avendo tutti i dati (qualcuno li ha?) ed esprimendo un giudizio “a pelle” ho l’impressione che si cambi tanto per cambiare perché bisogna cambiare. Di sicuro ci sarà una dispersione di risorse e i risultati sono tutti da vedere. Mettere i club al centro del movimento? I club che se non erro non sono neppure riusciti a mettere insieme una lega? Ho le mie riserve come qualcuno ha già scritto. Mi sembra un cambiamento basato su un’ideologia anziché fondato su un’analisi concreta e realistica della situazione e programmato per il successo. Un po’ come certa politica.

  20. fracassosandona 26 Luglio 2021, 22:52

    conosco ex accademici che non riescono ad essere titolari nemmeno in serie A e nazionali che non vi hanno mai messo piede…
    sono l’unico che ricorda un gavazzi fiero di aver aperto “accademie” senza nemmeno avere dei tecnici qualificati da mandarci?
    c’era gente che rimanendo al Valsugana poteva avere tecnici come Polla Roux e per ambire alla nazionale doveva andare in accademia da tizio e caio…
    dal mio punto di vista servono ctf a presidio delle zone ovalmente depresse… e vanno rilanciati territori vocati come Catania, L’Aquila, Benevento…
    lo sport è competizione, senza quella non emerge il migliore e ti trovi con una nazionale che per far su 15 giocatori deve andare a pesca a strascico in giro per il mondo, e prenderle comunque…

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