Il commento dell’head coach dei Lions dopo gara 1, nelle sue colonne sul sito dei Lions
Warren Gatland: “Bello vedere i ragazzi rientrare così in partita. Mi aspetto un Sudafrica più forte”
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Un altro All Black giocherà per Tonga dalla prossima estate (e potrebbe sfidare l’Italia)
La nazionale tongana potrebbe ritrovarsi questa estate con una coppia di centri fortissima, e in estate sull'isola arriveranno anche gli Azzurri
Test Match Estivi 2024: Uruguay, un calendario importante per i “Los Teros”
I sudamericani sfideranno tre squadre del Tieri 1
Antoine Dupont il numero uno al mondo? Non per Wayne Smith
Il coach di lungo corso del rugby neozelandese ha espresso la sua preferenza su un mostro sacro degli All Blacks
Autumn Nations Series: il Giappone di Eddie Jones aggiunge una nuova sfida al tour europeo
I Brave Blossoms affronteranno un 2024 ricco di impegni stimolanti
All Blacks: Scott Robertson dovrà rinunciare al suo astro nascente in mediana
Il talentuoso Cameron Roigard era il maggior indiziato per la numero 9, ma è incappato in un brutto infortunio
L’Australia di Schmidt costruisce il suo staff pescando in Nuova Zelanda
Non solo Laurie Fisher al fianco del nuovo tecnico dei Wallabies: ci sarà anche Mike Cron, leggendario tecnico della mischia ordinata degli All Blacks...
gli avanti boks sono durati 35 minuti, l’innesto di tutta la prima non ha rivitalizzato il reparto…senza la pressione del pacchetto a questo sa rimane la miriade di palle sparacchiate in aria…se i lions salgono in confidenza e velocità di gioco questa serie è già segnata
E’ vero che il SA ha avuto quelle mete annullate, ma pensandoci bene sono scaturite tutte da gioco rotto e setplays un po’ anarchici, non da una piattaforma messa a punto dal pacchetto dominante. La meta annullata a Le Roux è stata emblematica: a parte il passaggio che a me pareva palesemente in avanti di de Allende, la partenza davanti all’ala calciante da parte dell’estremo in incursione sa di timing davvero arrugginito.
L’unico che mi è parso sempre in bolla (a parte un placcaggio alto giudicato severamente) alla fine è stato il solito, spaventoso Eben Etzebeth che infatti è dovuto rimanere in campo fino alla fine… l’emblema Springbok sempre e comunque . Anche Kolisi mi è parso un po’ sottotono, sia nei tentativi di turnover che nelle dichiarazioni di fine partita (“Dobbiamo lavorare duro e concentrarci sulla disciplina”… mi ha riportato con la memoria alle dichiarazioni da registratore depresso di Parisse)
Parisse è un monumento del rugby che gioca in una nazionale di spicco, Kolysi è un giocatore di spicco che gioca in un monumento del rugby.
Sergio doveva inventare di tutto, ad ogni fine partita, e difendere i ragazzi innanzitutto contro i detrattori in patria. Cosa avrebbe dovuto riferire? Cos’altro doveva fare il nostro fuoriclasse, giudicato all’unisono il miglior n. 8 al mondo finora?
vero…passaggio dubbio, giocatore avanti…anche per la meta, il palleggio di De Toit andava rivisto…
sulla questione dell’intervista, ormai i mental coach sul manuale – cura dei disturbi postraumatici da sconfitta – hanno il capitolo – come gestire con frasi di circostanza l’assalto dei media – e lo danno a memoria a tutti i capitani!