Italia Under 20: Cosa resta di questo Sei Nazioni?

Un bilancio su quanto fatto vedere dagli azzurrini nelle cinque partite del Championship di categoria

COMMENTI DEI LETTORI
  1. LiukMarc 15 Luglio 2021, 10:07

    Mi permetto un appunto “oltre” cosa lascia il campo, dato che non ho ancora capito che ne sarà di questi ragazzi. Vero che la Francescato aveva le sue pecche, e vero che legare due accademie ai club di URC è la cosa più “naturale” per me, ma l’Accademia comunque garantiva minuti in Serie A ad ogni annata. Ora credo che manchi da parte della Federazione (a meno che non l’abbia perso io, possibilissimo) chiarezza su “dove e quanto giocheranno” non solo questi U20, ma anche i prossimi, visto che nel 2022 c’è un 6N e un mondiale da fare

  2. Parvus 15 Luglio 2021, 11:36

    osservazione giusta da parte di liuk.
    io spero solo che la nazionale esordienti, sia/possa essere la nuova collocazione di tutti questi ragazzi, visto che non esiste un campionato u.20 e o riserve.
    il punto è questo, tutto il lavoro fatto e diretto da aboud e poi messo in campo dagli allenatori dell’under 16-18-20 non vada perso in un ancora non compentitivo campionato domestico.

    • LiukMarc 15 Luglio 2021, 11:53

      Guarda Parvus, andrebbe bene anche il campionato domestico, ma con amici ieri si rifletteva che, da un lato, i giocatori che escono dall’Accademia e non sono sotto contratto (o permit) in Bottom10 o URC una collocazione dovranno averla, dall’altro che se dall’oggi al domani “togli” la Francescato (o meglio, la leghi alle Zebre, ma non mi è chiaro se continuerà a fare la Serie A o meno, non mi pare) i “nuovi” U20 (classe 2002/2003) devi essere pronto già domani a cercarli e dargli minuti nei club (che mi va benissimo) ma sperando giochino quantomeno in Serie A se non tutti in Bottom10, se no sei punto e a capo.
      Insomma, con tutte le sue pecche, l’Accademia dava una certa “certezza” su un livello di preparazione minimo di alcuni giocatori, che immagino si dovrà trasferire in toto sui club (qualcuno glielo avrà detto spero) 🙂
      Mi piacerebbe solo capire in Fir come si sono organizzati – nessuna polemica eh, solo curiosità

      • wolframius 15 Luglio 2021, 12:26

        Per quanto si é visto in campo a molti componenti di questa U20 la serie A sta stretta. L’Accademia se non gioca in serie A potrebbe diventare un serbatoio di permit in entrambe le direzioni, quelli piú bravi direttamente nelle Zebre e quelli meno bravi in Bottom10.

  3. wolframius 15 Luglio 2021, 12:28

    Per me, come anche detto nell’articolo, la notizia é che abbiamo giocato alla pari tutte e 5 le partite, che é una cosa che non é mai successa in tutto il 6 Nazioni, compresa nazionale maggiore e femminile.

  4. MIchele88 15 Luglio 2021, 13:43

    “Errori che al piano di sopra non sono ammessi”..mi viene da ridere a guardare top 10, pro 14 e nazionale. Questi hanno dimostrato sul campo potenziale. per me andrebbero tutti associati a Benetton e Zebre, con possibilità di fare i “permit” in top 10 se non trovano spazio in distinta gara. Non il contrario. Speriamo che Smith lavori bene per non ritrovarci in questa situazione tra 4 anni.( con i Rizzi e d’onofrio del caso che sono chiaramente non al livello adeguato ma sono 2 anni che giocano al livello superiore, non si sa per quali meriti).

    • wolframius 15 Luglio 2021, 14:07

      Rizzi peró quando giocava nella Nazionale U20 era un signor mediano d’apertura.

    • spike 15 Luglio 2021, 14:37

      Da D’Onofrio qualche segnale di crescita si è visto nel finale di stagione, lo stesso Pierre Bruno non è esploso subito all’esordio, forse serve anche un minimo di pazienza con questi ragazzi, senza prima esaltarli come prossimi salvatori della patria per poi crociffiggerli un attimo dopo se non sono così precoci come Garbisi. Anche perché non è che abbiamo tutto questo margine per fare gli schizzinosi con quello che abbiamo.

      • franzele 15 Luglio 2021, 16:29

        Centrato il problema.
        Uno, non tutti hanno gli stessi tempi e non è obbligatorio sbocciare subito come delle primule.
        Due, se il percorso è uno e passa attraverso un collo di bottiglia, Accademia, serie A, franchigia, nazionale, non c’è tempo e modo di selezionare in modo serio. Quelli sono e quelli restano.
        Quindi bisogna ampliare il volume di gioco, di confronto, tra i vari prospetti. Un campionato U23 o espoirs, così potrebbero emergere anche quelli che hanno perso il primo treno, ma sono pronti per il secondo o il terzo.
        Devono confrontarsi, giocare, avere il tempo per maturare competenze e abilità. L’allevamento accademico li fa trovare quasi pronti o pronti (grossi), mentre gli altri prima imparano a giocare e poi diventano grossi.

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