Abbiamo chiesto all’arbitro della finale del massimo campionato di tornare sul momento decisivo del match e spiegarci nel dettaglio il protocollo TMO
Top10: la meta finale di Greeff in Petrarca-Rovigo, spiegata da Marius Mitrea
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Come sempre Mitrea è semplice e chiaro nelle sue spiegazioni. Del resto siamo di fronte al miglior arbitro che finora l’Italia abbia mai avuto ed inoltre aggiungerei come la sua presenza aiuti a crescere la folta schiera di direttori di gara che da qualche tempo si è affacciata, anche grazie a lui, sulle scene nazionali e internazionali. Speriamo che la FIR sappia avvalersi delle sue competenze e della considerazione internazionale di cui gode per dei ruoli di formazione e sviluppo dell’intera classe arbitrale.
Buon arbitro senza ombra di dubbio, sul discorso miglior arbitro italiano mai avuto a mio parere credo che Giulio De Santis sia superiore a Mitrea
Il Rovigo, per correttezza dell’articolo, non ha “inseguito tutto l’incontro”, il risultato a fine primo tempo era 10-16 per la RR. Tuttavia apparte un lieve momento di stanchezza, la RR ha condotto per tutto l’incontro il gioco mantenendo “il bandolo della matassa”, il Pet aveva solo Lyle a tenerli a galla.
Riguardo la meta: non è mai stata messa in dubbio il toccato, semmai si voleva essere certi che non vi fossero scorrettezze. Dubbio confutare dal valido Mitrea. Tutto il resto sono polemiche da bar sport, come le inesattezze e il pressapochismo di questo articolo confermano.
Domanda per gli arbitri che leggono: l’interpretazione “usa soltanto il braccio e non le gambe e il corpo e quindi non è doppio movimento”, è univoca o una tesi di Mitrea?
E’ la regola, anche perché un arbitro non deve avere tesi o interpretazioni ma applicare solo ed unicamente il regolamento.
Veramente il regolamento non cita tutto ciò. Il regolamento del rugby union non parla neanche di doppio movimento (quello del rugby leage sì).
la regola 8.2c dice “A try is scored when an attacking player with the ball is tackled short of the goal line and the player’s momentum carries them in a continuous movement along the ground into the opponents’ in-goal, and the player is first to ground the ball.
La 21.7 dice “If a tackled player has momentum that carries them into their own in-goal area, they can make a touch down”.
Quello che dice Mitrea non è frutto della lettera del regolamento, ma, immagino, di una prassi interpretativa stabilita tra arbitri.
Forse dovresti leggere anche il regolamento in italiano, o andare a vedere un’altra regola, magari del placcaggio.
Ma esiste un regolamento italiano(che non sia la traduzione del regolamento di world rugby)?
A dire il vero nel secondo tempo Rovigo a parte di tre mark è apparso nei 22 Petrarchini al trentaseiesimo con quella fantastica azione che ha portato la meta .
Chissà se la finale del 2013 Prato Mogliano avrebbe avuto un esito diverso se l’arbitro avrebbe presa la decisione sul campo come in questo caso
Ringraziamo mitrea per la spiegazione della catena delle decisioni, così si chiariscono un paio di dubbi che si possono avere riguardo l’uso del tmo in certe situazioni, tra l’altro mitrea, in campo, aveva ben spiegato tutto parlando con il resto dello staff arbitrale ed aveva indicato, chiaramente, che voleva vedere se ci fosse stata una spinta con le gambe, in quel caso avrebbe dato doppio movimento, la spinta non c’era, meta chiara e senza discussioni.
Detto questo, sarebbe meglio spiegare qualcosa sul doppio movimento, perché ok se uno corto allunga il braccio, ok se sull’inerzia o sul rotolamento si arriva in meta, ma un giocatore che si insacca a 30cm dalla meta e che riesce a segnare con la palla protetta sotto al petto con un evidente sforzo suppletivo e l’aiuto della spinta dei compagni, come successo in finale, con che criterio gli fischi o meno il doppio movimento?
Ripeto, per l’interpretazione di mitrea la meta era chiara ed evidente e senza discussioni, però vorrei capire (e vedo che non sono il solo) le linee guida che regolamentano le letture sul doppio movimento
Al momento della designazione arbitrale ero scettico riguardo Mitrea, e invece riconosco che ha arbitrato molto bene. Sulla meta finale non credo ci siano dubbi, mentre se proprio dobbiamo imputargli un errore, penso che abbia graziato il Rovigo di un giallo (presa al collo di Trussardi).
Discutibile, anche se non si vede benissimo dalle immagini, il calcio dato per una mezza spinta ad un rossoblù che pareva aver fatto ostruzione e che finisce addosso al ricevitore.
Calcio Rovigo che si toglie gratis da un bell’impiccio nei pressi dei suoi 22 in un momento difficile