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Come dice il motto:anche questo è per il bene.Con la squalifica ha perso anche la panchina azzurra.
Per noi sarebbe stato un ottimo acquisto. Però si è avvicinato al nostro rugby nel momento peggiore per lui e per noi. Certamente col Canada avrà modo di far vedere quanto vale e in futuro chissà…
Non comprendo una cosa però: è passato da probabile coach azzurro ad assistente coach in Canada. Nel frattempo, quindi, ha perso le sue doti oppure visti i trascorsi le sue aspettative si sono ridimensionate? Perchè con tutto il rispetto per ogni avversario, passare da guidare l’Italia (con sfide di lusso e 6N) ad assistere chi guida il Canada credo sia un bel passo indietro.
Credo che, molto più semplicemente, vista la situazione in cui si trovava ha accettato l’offerta migliore che gli è arrivata in quel momento. Offerta che gli permette di tornare a occuparsi di rugby e soprattutto di giocarsi la possibilità di rientrare nel giro che conta. In quel momento era stato messo un po’ alla porta da tutti, noi compresi, e poi non è mica detto che il Canada sia una opzione poco dignitosa anzi, direi tutt’altro.
No Dusty, certo che non lo è. Però dovrai ammettere che passare da CT della nazionale italiana che, per quanto fragile, pone nella vetrina del 6N, ad assistente al Canada ne passa.
speriamo che si allontani dal gioco…, che fa male!