Sei Nazioni 2021: gli highlights della battaglia tra Inghilterra e Francia, e del successo gallese a Roma

Ciao Texan, sarebbe davvero bello pensare che poi le cose cambino. Lo dico in amicizia, sul serio. Purtroppo la verità è che il nostro perpetuo fallimento è multifattoriale, caratterizzato da una serie infinita ed intricata di inefficienze. Il livello dei ragazzi, nostro e loro (sopratutto) malgrado è nettamente inferiore agli avversari abituali ed è l’unica cosa realmente verificata perchè visibile direttamente in partita. Detto ciò, non escludo che lo staff tecnico possa avere delle responsabilità. Lo leggo da più parti, ma l’aspetto che poco curiamo nel condannare l’attuale assetto, invocando alternative, è proprio l’alternativa. Non che non ce ne siano, ovviamente, ma siamo certi che sarebbero disposti ad accetare l’Italia? COS non è uno stupido nè un incapace, lo dimostrano le cariche ante e post Italia che è stato chiamato a ricoprire. Eppure gli insulti fioccavano. Personalmente il problema lo guardo alla base; non c’è cultura di questo sport nel nostro paese. Ragazzini di 13 anni e 85 chili preferiscono farsi prendere per il culo su un ampo di calcio piuttosto che mettersi a disposizione su un campo da rugby. Dei genitorì, nemmeno ne parlo: spaventati a morte da quel gruppo di selvaggi che si ammucchia a suon di spallate e gomitate (come se fingere di aver subito un fallo in area di rigore fosse più nobile, ma tant’è, preferiscono che i loro figli imparino questo). Sento parlare di questi prossimi maledettissimi 8 anni per raggiungere un buon livello e mi chiedo (ripetendomi ancora): forse qualcuno rileva un incremento di iscritti tra i ragazzini alle scuole rugby? Forse abbiamo finalmente rilevato una nidiata, oggi di 10 o 12 anni, che tra otto anni sarà competitiva in nazionale? CHI, esattamente dovrebbe portare lustro al tricolore fra otto maledettissimi anni? Ed in CHE MODO?