Uno scatto simbolico per celebrare il legame fra il movimento e la nazionale che lo rappresenta
Gli Azzurri con le maglie del loro primo club
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C’è tanto da riflettere e da pensare sulle provenienze dei nostri migliori.
E’ molto poco rappresentato il Top10
Il Veneto è il motore di Italia rugbystico ma a livello di nazionale non si nota poi tanto (e lo stesso vale per il Benetton che presenta il solo Sperandio (anche se è passato per Casale) e qualche straniero
Grazie al Rugby Gossolengo (serie C1) che ha fatto crescere due signori piloni
Il Veneto da solo fa più abitanti dell’Irlanda, per non parlare del PIL pro-capita. Se poi aggiungiamo solo Emilia Romagna e Lombardia, siamo a livello delle Home Unions, Inghilterra a parte. È vero, dovrebbe essere il motore trainante. Invece il pilone che va a giocare con la squadra più forte in Europa è nato a Teramo.
Grande Riccio!
Non capisco questi campanilismi, sinceramente, Minozzi e Campagnaro sono veneti e giocano in Premiership…quindi? Poi, “squadra più forte in Europa” direi proprio di no, visto che sono retrocessi in seconda divisione inglese…
Ehm, veramente il PIL pro-capite dell’Irlanda (Repubblica) è di 77,771 dollari contro i 33,200 del Veneto…
Da notare come, eccetto Benevento (che ha dato comunque un po’ di nazionali nel corso degli anni..), non ci siano davvero squadre meridionali…chissa’ in futuro.
Noto pero’ come il rugby, specialmente al meridione adesso sia molto piu’ diffuso che non a meta’ anni 90, inizi 2000. Questo e’ un buon segno, speriamo che questo allargamento di bacino prima o poi sfoci in aumento della qualita’della base….
Licata infortunato…
Mi fa piacere che a questo livello si cominci a ricreare il legame con le società del rugby di base, dopo che per molti anni si e’ fatto di tutto per rescindere questo legame e si sono fatti sberleffi alle società di “rugby birra e salsicce”.
Chissa’ che non cominci a cambiare qualcosina.