L’ex capitano azzurro ha parlato del suo addio internazionale e degli azzurri, sul sito ufficiale del Six Nations
Italia, Ghiraldini: “Smesso al momento giusto. Manchiamo in mentalità, i giovani devono assumersi le loro responsabilità”
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Le sedi dei Test Match delle Autumn Nations Series dell’Italia: in attesa degli All Blacks
Prima Argentina e poi Georgia, poi il gran finale contro la Nuova Zelanda
Italia, Marzio Innocenti: “Samoa, Tonga e Giappone partite complicate”
Il presidente federale ha parlato di Nazionale e delle prossime Summer Series
Italia, Gonzalo Quesada: “Ora il difficile è confermarsi, in estate avremo partite impegnative”
Il ct azzurro: "Ho imparato e comunico in italiano anche per rispetto: sono io a dovermi adattare, non viceversa"
Italia, Niccolò Cannone: “È un momento importante per il nostro rugby, non abbiamo mai smesso di crederci”
Intervistato durante la nuova puntata del nostro Podcast, l'Azzurro ha rimarcato il duro lavoro che c'è dietro i successi della nazionale
Autumn Nations Series: Italia-Argentina verso lo “Stadio Friuli” di Udine
La prima partita dei test autunnali degli Azzurri dovrebbe giocarsi nella città friulana
Tommaso Menoncello: “Sonny Bill Williams è sempre stato il mio idolo. Andrea Masi mi ha insegnato molto”
Il trequarti del Benetton è il più giovane giocatore a vincere il premio di "Best Player of Six Nations"
Io a Ghira avrei offerto immediatamente la possibilità di dare una mano, se vuole.
Con la sua esperienza., sarebbe utilissimo, ma magari vuole iniziare subito a lavorare come manager
Be nel nostro rugby si dice sempre che mancano i manager, vuoi mettere uno “di campo” 😉
Come a suo tempo e’ stato con Troncon, dici?
Ghiraldini si e’ ritirato dal rugby internazionale, ma non ha appeso le scarpe al chiodo… quindi in teoria vorrebbe giocare ancora a livello di club… ma dove? quando? come?
Per ora non si sa…
Ghira, ma quale mentalità, mancano allenamenti a livello di franchige ad alta intensità caricati come si deve, arriviamo sempre col fiato corto…i francesi nella prima partita alla fine neanche il fiatone avevano, noi piegati ad annaspare.
Manca lo staff professionale che sappia farli quelli allenamenti li, manca staff professionale che insegni sin da piccoli ai giovani come placcare, quando placcare, come difendere, manca un allenatore della difesa decente in Nazionale.
….manca anche il pubblico che riempia gli stadi e guardi le partite alla televisione come in Francia e in altri paesi che giocano contro di noi…
E la colpa è sempre della Federazione, se non pubblicizzi il rugby come si deve, se non lo inserisci nelle scuole e fai appassionare i ragazzi, come si pretende che il pubblico arrivi? Bisogna andarselo a cercare.
…Ghira é stato troppo all’estero, si é dimenticato che in italia si é ragazzi fino a 35, a volte 40 anni, con i genitori costretti a dare la paghetta ai figlioli che non abbandonano il nido se non trovano un lavoro all’altezza (?) del loro titolo di studio (tutti dottori e masterizzati) e ci sono pure giudici che danno ragione ai pargoletti… e lui dice, giustamente che i giovani ” devono assumersi le loro responsabilità”… ma intanto il tempo passa, i giovani invecchiano e anche nel reggby fanno carriera per anzianità e diritti acquisiti, la meritocrazia appartiene ad un altro mondo…
“Non siamo abituati a vincere spesso: questa mancanza di confidenza con il successo proviene dalle stagioni con i club, dove non si vince abbastanza. Se hai una mentalità vincente lì, puoi portarla in Nazionale”…
È anni che affermo questo….e’ talmente ovvio……La mentalità perdente di innumerevoli sconfitte nelle Zebre e Benetton te le porti pari pari in Nazionale. Giochi contro gli stessi giocatori con cui perdi regolarmente in Pro14.