L’head coach azzurro ha parlato al lancio virtuale del torneo, nella giornata odierna
Sei Nazioni 2021, Franco Smith: “La nostra sfida più grande è con noi stessi”
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Sono 20 anni che ripartono da zero.
“la nostra sfida più grande è con noi stessi…” “e forse anche l’unica che possiamo vincere”.
A me piacerebbe che si allarga la possibilita’ di scelta cosa che con gli avanti sta succedendo,da molto penso che il coach e’ il problema minore per questa nazionale e anche quello che sposta di meno a livello di risultati,Oshea li ha messi diverse volte in condizione di giocarsela e ci sono riusciti solo col SA,se le riperdono tutte ci sta eccome,quello che non mi va giu’ e’ parlare sempre di anno zero visto che gli investimenti fatti superano i 100 milioni di euro in questi anni.
“ Questo è un nuovo inizio per il rugby italiano”…cosa che sento da 20 anni tipo.
A proposito……..@Redazione, ancora nessuna novità dagli staff della Nazionale Maggiore ed U20??
Ma per la difesa?? Gosen.. O magari come gli anni passati lo specialista lo manda Treviso ??
Io di Smith mi fido, ma una parte di me fa una grande fatica a credere ad alcune delle sue parole. Non per lui, ma per quello che gli sta attorno e con cui si deve confrontare ogni giorno. Son 10-20 anni che ci dicono che vogliamo crescere e migliorare nei prossimi 10-20. Ma sarebbe da chiedere ai nostri sette candidati sette delle prossime elezioni cosa ne pensano.
Con tutta la stima che ho per FS e gli HC delle franchigie, la metafora che mi viene è questa. Becchi tua moglie a tradirti. La prima cosa è una discussione: perché l’hai fatto? Ci sono ragioni, che si analizzano e si discutono. Tutto a posto? Si, diamoci un nuovo inizio. Ok. L’anno dopo ancora. L’anno dopo ancora. Così per vent’anni. Venti!!! Chi sarebbe così ingenuo o , meglio, stupido, da concedere ancora la propria fiducia? Anche perché fino a quando in FIR non metteranno fior di professionisti in certe posizioni chiave, e non si vedranno determinati risultati nella gestione del movimento e sui campi, mi spiace, ma non ci crederò.
toto hai perfettamente ragione.
in realtà non possiamo parlare di “ogni anno”, il rugby vive di cicli di 4 anni in preparazione ai mondiali e grosso modo questa vale anche per l’Italia: lo stesso HC non ha mai fatto 2 mondiali, giusto?
Quindi almeno quest’anno, con il 2020 sospeso nel limbo, è giusto parlare di nuovo inizio/ciclo e in prospettiva.
Il problema dell’Italia – e ce la suoniamo e cantiamo sempre tra di noi – è che ha un mondiale ogni anno, dato che ha 5 sfide con squadre così forti.
Dovremmo arrivare al 2023 con un numero significativo di partite con squadre di pari livello (e anche più deboli vivaio) e invece saranno 5/6 vs una 20ina tra 5N e squadre del 3N. Questo dal punto di vista mentale (e anche fisico) ci fa solo danni.
Ciao Tobat, mi riferivo ai 6N.
…Quello (il 6N) è un test sullo stato dell’arte che facciamo ogni anno.
Scusa, come mi vengono in mente, scrivo. Aggiungo che se poi perdessimo sempre al 6N ma passassimo il turno ai mondiali… vabbè, pazienza, hai sperimentato e collaudato e amalgamato per 4 anni in vista di un obiettivo. Ma quello che accade è che perdiamo al 6N, facciamo il minimo sindacale ai mondiali buscando sonore umiliazioni dalle due del girone che si qualificano per i quarti di fin. Quindi io i cicli non li vedo. L’unico che poteva essere riconfermato e fare 2 cicli è Brunel, col quale battemmo Francia e Irlanda nello stesso mondiale. Invece sappiamo tutti l’involuzione nel gioco e risultati che avemmo e l’epilogo del suo “mandato”.
lapsus: “nello stesso 6N”, ovviamente.
@Redazione dimenticavo, oltre allo staff della Maggiore e a quello della U20, nessuna nuova neanche da Ascione???
bangkok ma non hai capito che moltissimi presidenti cambiano ed ascione è sempre la!!! che forse sia lui il vero presidente e gli altri siano solo delle brave comparse….????
Porka trota !!! Dice FS che bisogna attendere altri 20 anni, ma io fra vent’anni ne ho piu’ di settanta !!!!
Dai su cerchiamo di darci una mossa…. Facciamo al massimo un piano quinqennale come quelli di stalin…..
Io 80+! Non vedrò mai la vittoria al 6N, né il passaggio del turno alla RWC, porco il totano!?
Smith è ottimista dicendo 20 anni,fa bene a pensare positivo ma ritengo difficile vincano qualche trofeo prima della sesta estinzione di massa.
Altro che una mossa, Galeone! Io fra vent’anni sarò morto, porka trota!
Io 85, ben peggio, però conto di essere ancora vivo e di potermi trascinare al pub a bere ancora birra e vedere la prima vittoria dell’ ITALIA, quale che sarà allora.