Lee Blackett, allenatore dei Wasps, punta forte sul trequarti di origine azzurra e lo sponsorizza in chiave Nazionale
“L’Italia sarebbe matta a non convocare Odogwu”
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Concordo che saremmo dei matti. Certo, c’è poi da vedere se a contatto avvenuto (e se sarà l’unico, che Diabolik Jones è sempre nell’ombra) il ragazzo deciderà di accettare. In fondo, a differenza di Varney e Polledri, le giovanili le ha fatto con l’Inghilterra e non con la maglia azzurra.
Mi sembra strano che l Italia non si sia informata sul giocatore, il fatto che l allenatore dei wasps dica così significa che il ragazzo è interessato, sto vedendo che li in Inghilterra lo sponsorizza o molto x portarlo con l Italia, il fatto che Smith non si sia ancora fatto vivo è strano, perché un giocatore così aggiunto a ioane e minozzi puoi fare danni seri, non vorrei sia una questione caratteriale e di equilibrio dello spogliatoio
Be se avesse problemi caratteriali non credo che il suo allenatore si farebbe suo sponsor in questo modo. Eventuali ragioni dovremmo chiederle a Smith (cosi come su Ratuva, che io da quando è uscito l’articolo sulla Tribuna continuo a ricordare avesse espresso interesse per la nazionale – e, diciamocelo, non abbiamo minimamente la profondità e qualità media per schifare uno come lui. Ma magari ha cambiato idea).
Beh uno è oriundo, l’altro sarebbe naturalizzato.
Per dire, negli altri sport Paolo potrebbe giocare per la nazionale mentre ratuva no.
Non è la stessa cosa
Ah non lo metto indubbio, ma infatti non dico sia la stessa situazione di partenza. Il mio appunto su Ratuva era che se davvero si era detto interessato, se non è mai stato considerato quali possono essere le motivazioni (e da che lato arrivano), che sia un equiparato o naturalizzato.
Va detto che Ratuva ha una certa età, questo magari ha contato. Avesse avuto 24/25 anni credo lo avrebbero convocato. Poi potrebbe influire la politica della federazione che tendenzialmente cerca di evitare troppi equiparati nei 23 (non più di 3/4)
Può essere, ma, ripeto, schifare uno come lui è secondo me una cosa che – fosse vero – non ci potremmo permettere. Mi dicessero 2 ali italiane che hanno qualità e impatto simili o superiori. Se poi quello che dici sulla strategia, magari capiranno che noi 40 giocatori di livello nati e/o cresciuti rugbisticamente in Italia non li abbiamo. Per quanto possa capire il senso e la motivazione di fondo (condivisibilissima) mi lascia con un bel punto di domanda
Off topic : Keatley lascia treviso con rescissione consensuale. Buona giornata.
Siamo solo noi a farci le seghe mentali sui giocatoi nazionalizzabili…odogwu è già da diversi anni che si è a conoscenza della possibilità di essere convocato. C’è ne accorgiamo ora che forse potrebbe essere tardi.
cmq andiamoci a prendere sia lui che Louis Linagh e la trequarti è sistemata.
Ho letto che questo ragazzo è nato a Treviso da madre italiana quindi sarebbe a maggior ragione da convocare, purtroppo lui potrebbe giocare sia x Inghilterra che Australia quindi sarà dura, speriamo che magari la mamma lo convinca
In una recente intervista ha detto che lui ovviamente è in Inghilterra ed è cresciuto li, ma che una chiamata da Australia o Italia non la scarterebbe a priori (certo, una carriera internazionale con Inghilterra o Australia non è proprio la stessa cosa che con l’Italia, dico io).
Tra l’altro dice che uno dei suoi punti di forza sono le prese al volo, e questo lo rende titolare inamovibile da noi.
Se gli Australiani consentono che il figlio di Linagh giochi per un’altra nazione, vuol dire che, davvero, non hanno più alcun interesse nel rugby a 15.
Be tra le tre nazionali che può rappresentare, l’Australia se vogliamo è proprio la più “distante”, essendo lui nato in Italia, madre italiana, padre australiano, e cresciuto in Inghilterra.
Se non lo chiama Smith e non lo convoca lo faccio io ?
Abbiamo bisogno come il pane di un giocatore simile nella trequarti
Dopo Van consonant, italianizzare Odogwu non sara’ certo un problema,
dai Paolo ti aspettiamo!
se ho ben capito il babbo è italiano , quindi nessuna italianizzazione anagrafica (o sbaglio?)
No, il nonno materno (o la nonna, non sono sicuro). Comunque un nonno italiano e 3 nigeriani, nato e cresciuto in Inghilterra
Sarebbe matta, ma sarebbe forse onesta: questo ragazzo sarà anche 1/4 italiano, ma è di formazione inglese senza se e senza ma. Sarebbe un equiparato di fatto.
Detto questo, mi pare un giocatore molto interessante: veloce e potente, ma col baricentro basso. Non lo si ferma facilmente.
Ehm, allora se guardiamo i quarti di sangue italiano e la formazione rugbistica ne dovremmo (e avremmo dovuto in passato) salutare diversi
il problema è che tutto quello che dite è corretto, ma rafforza quello che ho sempre pensato, e cioè che il sistema delle franchigie è assolutamente inutile, se dev’essere fatta in funzione della nazionale …
è sufficiente mandare 15-20 giocatori di formazione italiana a giocare nel resto d’Europa e aggiungere qualche naturalizzato “ad hoc” ed avresti una nazionale sicuramente più competitiva, senza sacrificare il campionato nazionale …
O una sola franchigia in Pro14, una campionato a 8 squadre ma di livello più alto, e i migliori a giocare in Inghilterra, Francia o Irlanda. Insomma, famo come l’Argentina.
Un giocatore, giovane, che sta facendo bene in un club di prima fascia della Premiership credo sia tutta salute per la nostra nazionale. Il fatto che l’allenatore della sua squadra di club lo spinga verso di noi lascia intendere che il ragazzo non rientri pienamente nel radar dell’attuale staff tecnico della Rosa, quindi non avremo certo un Watson o un Joseph, ma per noi è tutto oro colato vista la secolare penuria di talenti là dietro. D’altronde la Scozia, e mi tocca di nuovo nominare una nazionale per la quale stravedo da sempre, non si sta facendo problemi a equiparare mezzo Sudafrica e una marea di giocatori inglesi.
Da convocare e cappare immediately!
Dalle mie parti. quando un datore di lavoro vuol ottenere qualcosa da un dipendente, cosa fa? Lo prende, lo porta una sera a mangiare i pesci in Versilia o a Portovenere, lo fa bere un po’ e poi gli fa firmare quello che vuole. Ora non so dove si mangia il pesce a Coventry, ma Masi dovrebbe prendere una sera Odogwu, portarlo a mangiare i pesci e.., insomma è cosa fatta!
Non si può, c’e’ il lockdown. Pero’ magari potrebbero mangiare in clubhouse… 😉
Ha ancora troppe speranze di giocare con l Inghilterra x scegliere l Italia.. magari fra qualche anno se capisce di non poter ambire a quella maglia.. x poter essere concorrenziali subito su questi giocatori, bisognerebbe avere un progetto di club almeno allo stesso livello di un team di premiership..
la mia non più verde età mi costringe a non fidarmi tanto della mia memoria, comunque, sono quasi sicuro(sic) che di questo ragazzo se ne ne sia parlato già un 3-4 anni fa su questo sito o similia- nessuno se lo ricorda?- e già allora si era posto lo stesso quesito dell’eventuale chiamata alle armi azzurra.
Parimenti, mi ricordo di un ragazzo di origini isolane che giocava all’Aquila che era già a 18 abbi una forza della natura e poi emigro verso i più verdi pascoli franzosi e non si seppe più nulla.
Comunque, se dovesse essere chiamato, sarebbe uno smacco non indifferente per l’attuale dirigenza federale
Il ragazzo di origini isolane potrebbe essere Andrea Cocagi, che dall’Abruzzo è finito a giocare stabilmente in Top14 (ora mi pare a Castres).
Perche’ smacco per la attuale dirigenza?
Strana comunque qs insistenza sul fronte inglese di sponsorizzare il ragazzo per l’Italia. Secondo me é indice che il ragazzo scalpita e che ha capito che le sue ambizioni (assolutamente legittime) di giocare per l’Inghilterra sono state frustrate.
Forse tempo fa il contatto con l’Italia c’è stato e lui ha detto di no sperando per l’Inghilterra. Adesso, quando ha capito che lí non ha chance, vuole ricucire… Secondo me é andata così.
… e tenete conto che a 23 anni uno se vuole essere convocato per una Nazionale maggiore é ancora giovane, ma non giovanissimo, soprattutto per i parametri degli inglesi. Quindi…
d’accordo, spero che ci siano tutti i contatti che servono e che possa esere una scelta in più per Smith, la concorrenza interna che serve in nazionale anche ad uno come Ioane, ecc ecc.
però mi piacerebbe tanto che si aprissero gli occhi anche qui in Italia, guardate che sui campi di calcio ci sono molti Odogwu, Itoje, Thomas, ecc ragazzini nati in Italia con la pelle colorata, qualcuno gli insegni il rugby e ne verrà vantaggio a tutti
non esiste solo paolo odogwu…, ma anche iachizzi e moltissimi altri, sia in inghilterra che in francia…, ma anche in australia, qui è da chiedere a chi governa la fir cosa vuole fare! perché è solo questione di soldi! se dobbiamo alzare il livello DOBBIAMO inserire giocatori tipo polledri, negri, steyn che hanno una formazione straniera, perché la nostra filiera che in pratica è il nostro domestic e le accademie non sfornano giocatori per l’alto livello, e se li sforna sono troppo pochi.
io sarei contro a queste mercifico, ma poiché tutti lo fanno…, allora facciamolo bene anche noi.
tutto qua.
…indipendentemente dalla questione dei giocatori di formazione non italiana, il rugby italiano è finito. Tenerci a livello professionistico è un non senso che fa comodo alle Nazioni-guida per far vedere che si impegnano per lo sviluppo in altri Paesi e per venire a farsi un giro da queste parti come tifosi e come giocatori tanto per allenarsi un po’, e anche per mandare giocatori per loro di secondo piano, a giocare a livello internazionale. Il rugby italiano è di livello amatoriale e, se qualcuno cominciasse a cambiare radicalmente l’organizzazione dello stesso, cosa che difficilmente avverrà, non basterebbe comunque un decennio per renderlo di livello professionale.
ehhh fabrio13h …., sai che non hai torto???
Temo che Lee Blackett abbia ragione, se vogliamo sperare di migliorare il nostro livello nel breve termine (per non ritrovarci fuori dal Sei Nazioni nel medio termine).
Se davvero fosse disponibile, già porsi la domanda se convocarlo o no sarebbe una scemenza.
– Non si tratta di un equiparato ma di un ragazzo che ha radici anche italiane (non mi sembra molto differente da tanti argentini, sudafricani, ecc… che hanno già vestito la maglia azzurra e nessuno si è lamentato), tra lui, Polledri e Varney l’unica differenza è che ha giocato nelle giovanili inglesi, ma anche Tommy Allan ha fatto l’u20 con la Scozia;
– Selezionare ragazzi nati o cresciuti all’estero eleggibili con la nazionale italiana non mina affatto le possibilità per gli altri ragazzi cresciuti rugbysticamente in Italia di raggiungere lo stesso livello, anzi aumenta la competizione e la motivazione;
– Ormai le nazionali con cui speriamo un giorno di poter competere hanno tutte un bacino di (almeno) 55-60 giocatori a cui attingere, e in questo bacino spessissimo troviamo ragazzi nati all’estero. Se lo fanno Inglesi, Irlandesi e Neozelandesi, noi per quale motivo dovremmo astenerci?
Certo che come autolesionismo siamo al top… NZL pieni di Islanders e noi ci facciamo i problemi?
Inoltre e soprattutto alzare il livello della Nazionale significa anche dare piu’ fiducia ai nostri domestic, che crescerebbero con qualche ( si spera) vittoria in piu’ e sappiamo bene quanto conta la testa nel nostro sport.