L’ultimo aggiornamento della stagione autunnale
World Rugby Ranking: la classifica mondiale definitiva per il 2020
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Siamo tanto, tanto lontani. E per quanto la classifica sia matematicamente esatta, il fatto che la Georgia stazioni a due punti sopra di noi da tantissimo tempo, a mio avviso riflette una politica non edificante per noi. Non che di norma guardi con interesse i numeri, nè sarebbe un valido obiettivo il mero raccogliere punti contro le Tier 2, ma è evidente che sbattere sistematicamente contro i muri del 6N non giova. Fermo restando quindi la nostra partecipazione al torneo, con buona pace della Georgia che non ha dimostrato nulla in questo 6 Nazioni allargato, la riflessione va fatta sui TM. Troppi colossi, troppi muri, troppe vette palesemente fuori dalla nostra ragionevole portata. Se dobbiamo fare da sparring partner e prendere soldi in cambio di un occhio (o anche due) perennemente nero, allora va bene, ce lo diciamo, ci mettiamo l’anima in pace e la piantiamo con le lagne post partita.
L’Italia del rugby chiude ancora a quota 0. L’unico passo avanti consolidato che ho visto è la grinta dei ragazzi che ora esultano anche per un turn over forzato, una mischia aperta vinta, un bel placcaggio. Cose che fanno bene allo spirito, complice anche innesti di giovani: speriamo non si stanchino nonostante gli scarsi risultati perchè, analisi tecniche a parte, il piglio col quale si entra in campo è il punto di partenza per ogni risalita.
Sicuramente qualche test più abbordabile non ci farebbe male. L’Italia gioca pratcamente sempre contro squadre nelle prime 9-10 posizioni del ranking.
Giusto è giocare coi migliori, ma serve anche confrontarsi con chi è più vicino nelle gerachie del ranking (10-15esima posizione). Anche ai ragazzi farebbe bene capire che non si è così scarsi e che ci si confronta sempre contro i primi del mondo.
Oltre al fatto che qualche partita del genere ci darebbe più opportunità di risalirlo, questo ranking.
Certo Ovale, ma non è nemmeno quello lo scopo ultimo. Giocare contro i migliori è certamente il massimo modo per mettersi alla prova, ma giocare contro sparring partner più accessibili ti dà la possibilità di provare con maggiore agio certe cose che poi, successivamente, si possono perfezionare contro le big. In breve, torna utile alla confidenza e all’umore.
Concordo in pieno.
E anche proprio per la confidenza in se stessi e nel proprio saper stare in campo. Qualche test con le squadre “intorno” a noi nel ranking andrebbe inserito. Ad esempio, nei tre test match canonici autunnali, si potrebbero fare due test di questo tipo e uno contro una squadra d’elite (anche se è un ragionamento che cozza col bisogno di fare cassa ospitando squadre come Sud Africa e Nuova Zelanda nel giro di una settimana).
..sul ranking propongo questa volta qualche quesito…lontano dal Caucaso 😉 Tonga, che ha un vantaggio sull’Italia di 0,56 punti pari a circa lo 0,8% dei 70.88 punti dell’Italia, è veramente piu’ forte di noi? Lo è dello 0,8% ? Lo è stata in questo 2020? Samoa, che ha uno svantaggio di 0,08 punti da noi, pari a circa lo 0,1%, è veramente meno forte di noi? e lo è dello 0,1%? Lo è stata nel 2020? Mi pare che l’ultimo confronto diretto lo abbiano vinto loro.
Perfettamente d’accordo, qualche soldo per esempio lo spenderei per organizzare dei tour isolani, magari per ripassare i fondamenti del rugby di divertimento
se andiamo avanti così…… il sedicesimo posto sarà tutto nostro!
Ranking che nel complesso restituisce valori corretti: sfido chiunque a sfornare un’idea migliore in un contesto con calendari completamente asincroni tra nord e sud e con un anno delirante come il 2020.
L’italia paga da due decenni il fatto di fare troppe partite contro squadre più forti, figuriamoci quest’anno che ha incontrato solo top 10. Però ci considerano Tier 1 e puntualmente al mondiale confermiamo il nostro livello a margine delle prime 12. Sarebbe cosa onesta farci fare, fuori dal 6N, 5 partite con Tier 2 e una con a giro Australia, NZ, Argentina. Ci assesteremmo tra il 10 e il 12 posto e il ranking diventerebbe perfetto!
…ma tu, fermo restando che (io aggiungo sempre “ufficialmente”) i calendari dei Test Match li stabilisce World Rugby, sei sicuro che i nostri potenti condottieri siano d’accordo a fare parecchi test con quelle del “livello 2”?
Eterno dibattito: sicuri che il 12° posto cambierebbe molto rispetto al 14°? Per il resto il ranking parla chiaro. Le prime 10 sono a noi superiori, forse, dico forse, ce la giochiamo con le Fiji mentre Georgia e Tonga sono un pelo sotto a noi. Ma sicuri che 3 partite in trasferta contro Fiji, Tonga e Georgia vedrebbero 3 vittorie italiane? Io ho molti, moltissimi dubbi..
…e Samoa com’è? Non è che in quel caso il ranking la posiziona un pochino sotto e invece è un pelino sopra di noi? 😀
…io pero’ non ho minimamente capito come si possa conciliare cio’ che viene sempre ripetuto come un mantra, ossia che i Test Match li stabilisce World Rugby e, parrebbe da come la cosa viene citata, in modo unilaterale, con il contenuto di quest’altro articolo di questo stesso sito: “…ma sembra l’ovvia conseguenza di quanto annunciato dalla federazione scozzese, che nei giorni scorsi ha presentato il suo novembre 2021, che sarà di nuovo “mondiale”. Nelle date del 6, 13 e 20 novembre 2021 a Murrayfield infatti il XV del cardo giocherà contro il Sudafrica, l’Australia e una terza squadra ancora da comunicare, così come gli “incastri” definitivi nel calendario.”