Il numero uno dei veneti allontana gli spettri di un possibile esonero per coach Crowley
Benetton Rugby, parla Amerino Zatta: “Lo staff tecnico non si tocca”
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Cosa gli si vuol dire ad uno così… “massì va ben t’ha rason ti”.
Non posso non dar ragione riguardo agli erroracci di gente esperta, ma anche senza i loro errori sono convinto che quasi tutte le avremmo perse comunque…questo perché, secondo me, manca sia la leadership che il fit perché arriviamo spesso al 70simo senza ossigeno.
Comunque un allenatore buono dell attacco non farebbe male
Concordo. In un club professionistico che vuole mantenersi al più alto livello, bisogna fare delle valutazioni. Il gioco dei trequarti è più legato alle giocate individuali che al collettivo.
Concordo sul non toccare lo staff tecnico in particolar modo su Crowley. Sarebbe un suicidio.
Già Munari fece una cazzata nel esonerare Smith qualche anno fa per poi avere 2/3 anni di disastro totale.
Rimboccarsi le maniche e leccersi le ferite.
Forza Leoni!!!!
In tutti gli sport di squadra quando il gioco c’è anche i meno dotati tendono a fare pochi errori, un po’ perché le situazioni in campo sono più leggibili e meno ingarbugliate, un po’ perché c’è fiducia. A me sembra che quest’anno (ma già l’anno scorso si notava la tendenza) il Benetton scegliendo il rugby ping-pong si sia incasinato da solo, non trovando un gioco ma perdendo piuttosto la bussola e gli ancoraggi. Adesso diventa duro ripartire. Il Benetton ha tanti giocatori buoni e dignitosi anche senza i nazionali, molti dei quali spesso non aspettano altro che l’occasione per giocare. Non credo che questo sia il problema più grande.
da febbraio scorso le squadre non possono fare una seria preparazione atletica e tattica…
gente in prestito da altri club, gente via con la nazionale, gente a casa perché positiva, gente che si allena da sola, gente che non si allena…
prima potevamo in qualche modo cercare di colmare il gap tecnico individuale con tattica e fisico…
ora si va in campo ciascuno con quello che sa fare, senza troppi schemi e oserei dire senza nemmeno essere tirati a rajo come dovrebbe essere un agonista professionista…
la cosa fa emergere la pochezza delle nostre scuole rugbistiche, che non attirano i ragazzi più preparati sul piano fisico, non li maturano sul piano tecnico per poi affidarli, a sedici anni, alle sedicenti accademie zonali dove trovano posto prevalentemente i navigator della fir… a coronamento di un percorso deficitario un bel giro in accademia per garantirsi il posto nel chiaro percorso che passa per calvisano parma e treviso…
hai voglia a mettere rum…
Tutto giusto, per carità, pero’ stanno facendo male anche quelli provenienti da altre scuole rugbystiche, con molte più medaglie e lustrini di quella italiana…
Però come giustamente dice Winchester qui sopra, qua ci sono ragazzotti che sono andati in scuole ben migliori delle nostre che stan giocando a stracci…
Purtroppo la situazione è difficile, ma lo è per tutte le squadre. Secondo me si vede più la mancanza di una Accademia, perchè li si vedi la differenza tra averla o meno.
Le parole di Zatta sono condivisibili. Nel corso degli anni è stato criticato, ma, in un club che vuole essere grande, è giusto che la dirigenza faccia sentire ai giocatori la giusta pressione e responsabilità.
Si avvicina il tempo di rinnovi e cambi e, nell’ottica di evolvere il progetto, credo che sarebbe naturale apportare novità allo staff. Chi pensava che Crowley potesse aver chiuso un ciclo forse aveva ragione, ma le prestazioni attuali gli daranno sicuramente tanta voglia di riscatto. Tuttavia, su difesa e trequarti penso che dei cambiamenti siano normali. Marius Goosen è da dieci anni o più nello staff, in difesa c’è bisogno di avere il coraggio di ingaggiare un nuovo allenatore. Discorso simile per i trequarti, per essere competitivi in ogni area del gioco. Da questo punto di vista la società non dovrà commettere l’errore fatto anni fa con Smith, il progetto deve fare un nuovo step evolutivo.
Per me “cambiare qualcosa nello staff” non vuol dire necessariamente far fuori il capo allenatore. Ha 4 assistenti, ce ne sono 1-2 che da un paio d’anni si fa fatica nella loro area, cambiamenti si possono sempre fare. Son professionisti. Ma se il presidente è convinto…
Zatta ha ragione nel dire che lo staff non si tocca. C’è un capo allenatore eletto il migliore del pro14 non più di 2 anni fa e su di lui si DEVE puntare. Sarà lui che eventualmente riterrà opportuno cambiare qualcuno dei suoi collaboratori. Crowley saprà prendersi tale responsabilità.
Ma non toccatemi Crowley!!!!!
A Novembre (nelle stagioni “normali”, basa bene) si comincia il mercato per la stagione successiva, nel mondo del rugby professionistico europeo….