Italia, Franco Smith: “Non ci deve mancare l’iniziativa. Dobbiamo giocare sui nostri punti di forza”

Il ct dell’Italia fa il punto della situazione alla viglia dell’ultimo match del Sei Nazioni pensando anche al futuro

COMMENTI DEI LETTORI
  1. TheTexanProp 30 Ottobre 2020, 12:01

    L’intervista e’ ben piu ampia e riportata dalla FIR. Onestamente ho sentito molte supercazzole riguardo tante domande fatte che ormai e’ un marchio di fabbrica. Con Bigi che alla domanda “…..cos’hai detto ai tuoi compagni per i placcaggi piu che mancati, sbagliati?” risponde “Si diciamo che la difesa dell’Irlanda ci ha messo sotto pressione….” le mie meningi hanno cominciato a lacerarsi.

    • narodnik 30 Ottobre 2020, 12:29

      Tempi fa lo chiamavano politichese..

      • Winchester 30 Ottobre 2020, 18:44

        Anche questo fa parte del professionismo. Chi lo ha voluto se lo goda.

  2. Mr Ian 30 Ottobre 2020, 12:15

    E’ anche difficile rispondere alle domande quando poi le prestazioni sono un pò sotto gli occhi di tutti, per cui a parte le risposte possono essere solamente di circostanza.
    Un appunto sui calci, noi li facciamo per liberarci dalla pressione, ma occhio che gli altri li fanno per riorganizzare la linea difensiva e andarsi a riprendere il pallone più vicino possibile alla meta avversaria.
    In tutto questo, non è affatto facile essere il capitano dell Italia

    • nickso 30 Ottobre 2020, 12:21

      Ma questi calci non possono essere fatti cercando la rimessa laterale, con un guadagno territoriale(se riescono)per rifiatare e riorganizzarci, visto che anche Smith ha detto che in Italia si gioca a ritmi bassi(non solo a rugby)?a me sembra che tengano solo di più sotto pressione la nostra difesa e per più tempo senza pause…convinto lui.

      • Superignazzio 30 Ottobre 2020, 12:38

        purtroppo se non c’è modo di disporre di giocatori che al calcio in alto riescano a proporsi per contestare o per mettere pressione sul ricevitore ha più senso fare i calci lunghi e profondi nei loro 22, almeno si prende il territorio ed effettivamente si riorganizza la linea difensiva sui 10 avversari e gli avanti rifiatano

        • Winchester 30 Ottobre 2020, 18:46

          Il modo ci sarebbe, ma bisogna migliorare di molto l’organizzazione della squadra, migliorando non solo la qualità dei calci (ovviamente) ma soprattutto la qualità della salita collettiva.
          Non e’ facile, se si deve cominciare da zero.

      • olly69 30 Ottobre 2020, 12:40

        L’approccio su Varney é sensato. Inutile buttarlo nel tritacarne di qs partita. Sul resto mi sembra un’ammissione del gap tra noi e gli altri: gap fisico, ma anche (e forse sopratutto) di abitudine a giocare continuativamente con intensità. Sui calci sono d’accordo con nickso e mr ian: fatti così servono solo a subire un contrattacco; e con gente come gli inglesi che bucheranno la nostra linea di difesa come il burro, la vedo una tattica un po’ kamikaze. Discorso diverso sarebbe un uso sapiente del piede con chip e grubber, ma qui noi siamo all’anno zero. Avrei gradito qche domanda sul doppio play, così, giusto per fare chiarezza…

        • TheTexanProp 30 Ottobre 2020, 13:30

          Varney a mio parere era una scelta sensata soprattutto di fronte alla metodologia di gioco che vuoi mettere in campo (doppio play). Italia ha due limiti: la mischia che non avanza perché semplicemente incapace tecnicamente di avanzare con i BC e il numero nove che fa 3/5/7 passi prima di passarla.
          Dato che hai limiti in mischia evidenti (che sia colpa dei giocatori scarsi o dell’allenatore scarso o entrambi), io avrei puntato su almeno migliorare il numero 9 soprattutto perché sei fisso con il doppio play.

          • Winchester 30 Ottobre 2020, 18:50

            Con la mischia che arretra hai bisogno di un mediano di mischia in forma e in palla, non di uno che viene da un periodo di isolamento, che rischi solo di fargli del male fisico e psicologico.

  3. Bubi 30 Ottobre 2020, 12:41

    Averceli i punti di forza…

    • Toto 30 Ottobre 2020, 13:26

      Di quel livello: zero.

    • LiukMarc 30 Ottobre 2020, 14:55

      Li teniamo nascosti per tattica 🙂

    • Winchester 30 Ottobre 2020, 18:52

      Quando l’Italia aveva dei punti di forza (la mischia, la maul…) tutti li disprezzavano dicendo che erano sterili e inutili perché ci consentivano di vincere si e no una partita del Sei Nazioni all’anno… vedi come ci si diverte senza nemmeno quelli…

  4. F.A.L 30 Ottobre 2020, 13:53

    “In generale penso che fisicità, intensità e ritmo del gioco siano molto bassi in Italia e che le franchigie stiano facendo di tutto per colmare questo gap, anche se al momento il livello internazionale ha ancora un altro passo. Sappiamo che si deve e si dovrà lavorare su questo.”

    Buon lavoro Franco.

  5. baobab 30 Ottobre 2020, 14:05

    Quali punti di forza? Fitness? Punti d’incontro? Skills? Mischia? Touche?

  6. LiukMarc 30 Ottobre 2020, 14:54

    Però Franco, l’età media è la stessa della Francia (mi pare, vado a memoria) e loro la fisicità ce l’hanno eccome. Sta cosa dei giovani è un po’ stucchevole alla lunga, come se gli altri i 21/22enni non li facessero giocare.
    Comunque Smith ha un compito di immane difficoltà e la colpa non è certo dell’allenatore della nazionale.
    Tra l’altro ieri sera aspettando due cose di lavoro a tempo perso mi son fatto una sorta di lista di “nazionabili”, considerando tutti i giocatori di pro14, permit/invitati e chi è all’estero, e ipotizzando anche un ritorno dei vari Sarto, Esposito e Barbini (ma senza considerare i prossimi equiparati), giusto per allargare al massimo.
    Be buttandola li, se Franco ha a disposizione un pool massimo di 75/80 giocatori raschiando il barile è tanto, e la qualità media non è certo lontana da quella di sabato scorso, anzi.

    • ginomonza 30 Ottobre 2020, 15:48

      però Liuk ti dimentichi che in Francia hanno il ProD2 e il Top 14.

      Zebre quante ne potrebbe battere del Pro D2?
      Benetton quante ne potrebbe battere del TOP14?

      • LiukMarc 30 Ottobre 2020, 16:47

        Eh ma allora ditemi piuttosto che “noi giochiamo ad un altro livello, che purtroppo non è quello delle concorrenti (e non da oggi)”. Che capisco faccia male ma non c’è niente di brutto ad ammetterlo.
        E comunque Benetton e Zebre qualche soddisfazione con avversarie di Premiership e Top14 alla fine se la sono tolta (formazioni più o meno tipo, ok, ma noi non batteremmo le riserve delle riserve della Francia o dell’Inghilterra).

        • LiukMarc 30 Ottobre 2020, 16:51

          Che poi, appunto, non sarebbe (solo) un problema di fisicità, ma di competenze, talento ed esecuzione.

      • Dusty 30 Ottobre 2020, 17:48

        No scusa, la domanda giusta è quante ne potrebbe battere il Benetton di Pro D2?

        • mistral 30 Ottobre 2020, 18:02

          …il Treviso attuale se la giocherebbe con quasi tutte del proD2, con le prime 3 con difficoltà ma non é missione impossibile, e se la giocherebbe anche, ad oggi, con le ultime 2 del top14, con la continuità non potrebbe che migliorare, per le Zebre é invece un altro mondo…

    • TheTexanProp 30 Ottobre 2020, 16:34

      @LiukMarc, hanno cambiato copione mettendo una scusante nuova. Alla fine e’ sempre la solita solfa appunto: due anni fa era il fitness, ora i giovani, domani sara altro. Ogni allenatore ha un compito immane a mio parere in Italia ma sicuramente, dal 2015/17 in poi e’ un inferno allenare questa nazionale perche tecnicamente e’ diventata inadeguata al livello. Purtroppo causa professionismo la faccia l’allenatore deve metterla comunque e questo per me e’ la parte piu logorante: devi sparare le solite supercazzole politichesi per scansare le domande ormai ovvie ma che tanti pure evitano per non buttare sale nella piaga. In questo momento allenare questa nazionale che dovrebbe competere in un campionato in cui non puo competere ma per cause monetarie deve competere deve essere logorante e straziante, un inferno appunto.

      • LiukMarc 30 Ottobre 2020, 16:49

        Ma infatti vorrei sentire parole diverse da gente diversa che non credo riuscirà mai ad ammettere come stanno le cose. Che poi ammetterlo farebbe solo star meglio le nostre coscienze arrabbiate, ma non cambierebbero i risultati purtroppo.

        • TheTexanProp 30 Ottobre 2020, 17:26

          Penso che quando arrivera quel momento per l’Italia Rugby sara la fine del 6N. Ammettere che e’ un fallimento da ogni lato che si guardi e’ effettivamente una death sentence per noi, la scusante per cambiare il 6N, che sia una retrocessione oppure una sostituzione. Per ora mantengono lo status quo, sebbene risultati cosi deprimenti da far cambiare canale al 35 del primo tempo. Boh, non so saro negativo ma io il 2021 lo vedo molto nero. Per me sara l’anno del “o ci tengono o ci mandano via appena c’e’ l’occasione”.

        • Winchester 30 Ottobre 2020, 19:05

          Se venissero dette “le parole diverse da gente diversa” che credo tu pensi, ci caccerebbero in poco tempo dal Sei Nazioni e probabilmente anche dal Pro14.
          Per questo, se vuoi leggere le dichiarazioni, aspettati una valanga di politichese. Altrimenti risparmiati lo strazio e non leggerle.

          • TheTexanProp 31 Ottobre 2020, 10:26

            Concordo infatti su tutto. È straziante perché dicono X e si vede Y. Ma un po’ di “realismo” a volte è necessario pure nel professionismo. Ho visto giocatori e allenatori in altri sport dire “oh abbiamo giocato malissimo. Siamo lontani da loro ma abbiamo cannato pure le cose più semplici” e non ci vedo nulla di male. Il politichese ci sarà sempre ma nel rugby ha preso una forma molto strana e unica a mio parere.

    • 3rdlost 30 Ottobre 2020, 16:58

      LiukMark hai perfettamente ragione, se i ragazzi non accumulano minuti e esperienza in competizioni di livello, come i loro pari età in top14 e vari, rischiando il posto ogni volta, se Bellini non può essere sostituito senza abbassare il livello non ci sarà nessun miglioramento perché il livello per ora è basso…

    • Winchester 30 Ottobre 2020, 19:01

      I numeri sono più o meno quelli della Scozia, che ha probabilmente più equiparati di noi, ma come sistema di supporto al professionismo sta avendo dei risultati molto migliori dei nostri, anche se a livello di rugby di base, pur partendo da una situazione storica molto migliore della nostra, sta purtroppo mostrando delle crepe non da poco.

  7. F.A.L 30 Ottobre 2020, 15:27

    So che molti non lo vogliono più vedere con la maglia dell’Italia e se n’è già discusso nell’articolo che lo riguarda ma io sinceramente in una partita del genere averlo avuto in campo anche senza la fascia da capitano, considerato lo stato di forma in cui è e con la voglia che ancora ha beh..avrebbe fatto comodo.
    Si, parlo di Parisse e concordo con il pensiero di Gatland “L’età non conta, mi interessa la forma”

    • 3rdlost 30 Ottobre 2020, 17:03

      Per la partita di addio di Sergio, ritengo sia necessario il pubblico che lo possa salutare (giusto tributo ad un giocatore che ha dato tanto alla nazionale)

      • F.A.L 30 Ottobre 2020, 17:28

        3rdlost visto lo stato di forma in cui è e le prestazioni che sta offrendo con il Tolone (mica il Rugby Paese con tutto il rispetto eh) io lo farei anche giocare per tutti i prossimi appuntamenti, magari non titolare e per un tempo a partita.

        • 3rdlost 30 Ottobre 2020, 18:32

          Condivido quello che dici, occorre considerare però anche gli “accordi ” presi con il tolone…, il mio è solo il desiderio di dare un saluto come gli sia dovuto (mi opinione personale)…

    • cammy 30 Ottobre 2020, 17:04

      Penso che ogni normodotato intellettualmente vorrebbe parisse in campo.. ma è stato lui a dare certe indicazioni riguardo alla sua disponibilità..

    • mistral 30 Ottobre 2020, 17:19

      ..OT: a proposito di giovanotti, sulla rada è ritornato Ma’a Nonu… così Sergio non è più il più vecchio, e magari migliora ancora… 🙂

      • Winchester 30 Ottobre 2020, 19:09

        Se il fisico regge, continuerà a migliorare di partita in partita. Il problema e’ se si deve fermare per qualsiasi motivo, che poi ci vuole molto, ma molto più tempo per tornare in forma quando hai più di 35 anni.
        Questa e’ l’esperienza di tutti i rugbisti agli ultimi ruggiti…. 🙂

  8. ivo romano 30 Ottobre 2020, 20:41

    Quali sarebbero i nostri punti di forza?

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