Gli inglesi vanno dieci punti avanti, si fa rimontare e chiudono con un break di diciannove punti nella mezz’ora finale
Challenge Cup: Bristol ottiene il suo primo, grande trofeo
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…non c’é due senza tre, di finali Challenge perse!… vabbè, alla prossima!
Negli anni le finali di Challenge sono sempre state belle partite ed anche quella di ieri ne ha confermato la tradizione.
Vittoria meritata di Bristol, che nel mezzo ha anche due mete annullate dal tmo. La partenza a razzo degli inglesi prende di sprovvista Tolone che riesce a prendere le misure nel corso della partita, fino al 50 la gara era aperta, anzi proprio Tolone aveva l occasione di trovare la marcatura pesante, ma la difesa dei Bears ha retto benissimo. Nello specifico Bristol come coach della difesa ha una nostra vecchia conoscenza, Omar Mouneimne, allenatore della difesa con Berbizier.
Il tecnico sudafricano è uno degli specialisti più affermati in Inghilterra, e non è un caso che proprio Lam è andato a prenderlo da Worcester.
Proprio la difesa dei Bears, soprattutto gli avanti, sono stati i protagonisti della partita, hanno retto benissimo l impatto fisico e le cariche dei grossi avanti francesi.
Non si può dire lo stesso della difesa a largo di Tolone, forse troppo concentrata sul difendere Radradra. Il fijiano ha giocato in maniera molto intelligente, riuscendo sempre a liberare il compagno vicino.
L ex Saracens Malins ha giocato un ottima partita, così come la coppia dei mediani Randall – Sheedy, che potremmo vedere in coppia anche con la maglia del Galles. Già in questa sessione si faceva il nome del mediano di mischia gallese di nascita ma di genitori inglesi, crescito a Llandovery.
Altra buona partita di capitan Parisse, che però poco ha potuto contro l eccessiva fallosità dei compagni di reparto.
concordo, Bristol solido sotto tutti i punti di vista, Tolone invece che mi sembra piena di ottimi individui ma con ancora poca coesione sotto pressione. In particolare i loro mediani quando hanno visto che stava cambiando il vento si sono sciolti come neve al sole (son giovani e impareranno, questa è tutta esperienza)
…in particolare direi Serin, che si é innervosito troppo, é una sua pecca caratteriale (un po’ come Parra), ed è andato in bambola, mentre Carbonel, secondo me, ha fatto un partitone… tre-quarti un po’ leggeri per contrastare i panzer di Bristol, Radadra sorvegliato speciale (purtroppo non dopo il primo lampo) ha assorbito buona parte dell’attenzione dei tolonesi lasciando spazio agli altri tre-quarti inglesi… tutta esperienza per il futuro, Bristol era un gradino più su al momento… arrivederci in HC il prossimo anno…
gli inglesotti gli hanno fatto la riga in parte ai francesini!
I club francesi sembrano una spanna sotto i cugini inglesi quando si parla di coesione, determinazione e piano di gioco condiviso. Tante individualità che non riescono a esprimersi come parti di un piano complessivo. Sommare i caps internazionali di Tolone rispetto a Bristol è imbarazzante, Serin, Parisse, Etzebeth, etc e l’esperienza in una finale dovrebbe contare molto, ma Bristol ha giocato con intento e determinazione. Lo stesso dicasi per Exeter vs. Racing; a fatica si ricordano i nomi di più di 3-4 giocatori di Exeter, ma insieme sono formidabili. Ecco, vedrei benissimo un Rod Baxter, allenatore di Exeter, come direttore del rugby della Federazione Italiana.