14 partite (su 16) verranno trasmesse così su un “nuovo” broadcaster
Autumn Nations Cup in tv: Amazon Prime trasmetterà ufficialmente il torneo nel Regno Unito
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quindi…come faccio a guardarla (legalmente)?
Grazie
se dovesse essere trasmesso anche da Amazon italia, la soluzione potrebbe essere attivare il mese di prova di prime se non lo si è già fatto … oppure creare un nuovo account … sempre che poi non venga inserito negli eventi comunque a pagamento anche per gli abbonati
Se veramente in Francia verranno trasmesse in chiaro, puoi scaricare la app France Tv, i mondiali li ho visti tutti sulle tv francesi… Scaricata sul telefono e poi collegato al televisore…
….Maahhh?!?!?
Io l’abbonamento ad Amazon Prime ce l’ avrei anche, ma spero che le partite vengano trasmesse in chiaro in tv!!!!
Che palle… ogni volta che.c’è il rugby in tv, inizia la caccia al tesoro…
Riprendo quanto scritto da Hrothepert, per aggiungere un mio pensiero. Mi scuso per la prolissità. Sono abbonato a Prime e quindi la vedrò gratis (sempreché non la mettano tra i prodotti da pagare a parte), e prima del lockdown ero abbonato a Dazn, che trovo conveniente e al quale sto per riabbonarmi. La mia critica è rivolta alla politica di marketing. Si tratta semplicemente della legge della “domanda/offerta”. Perché un ragazzino dovrebbe scegliere di darsi al rugby? Perché, quando il primo sport che pratica è dare calci a una palla rotonda e il calcio lo può praticare praticamente ovunque, dato che ogni parchetto sotto casa ha due porte, magari mini, ma da calcio? Come facciamo a guadagnare nuovi proseliti, se il calcio lo trovi ovunque: in TV, su internet, sui giornali sportivi, che gli dedicano quasi il 90% dello spazio, nelle figurine ed è entrato a far parte integrante del panorama urbano (i parchi che citavo prima) e i suoi campioni fanno parte dello Star System al pari dei divi del cinema e della TV? Come facciamo ad allargare il nostro bacino di praticanti, se quando accendi tele o consulti notizie online trovi tutto, e sottolineo tutto, tranne il rugby? Oltre alla palla tonda, trovi motori (passione ed eccellenza italica, guarda caso vanta campioni e scuderie top), pallavolo maschile e femminile (seguitissima, la insegnano nelle scuole, allevando una generazione dopo l’altra di campioni/esse), nuoto, dove una volta la scuola ti portava addirittura in piscina (adesso dalle mie parti non succede più), allevando una generazione di genitori inclini a far praticare tale sport (salutare) ai propri figli, basket (non tentiamo neanche il paragone tra il seguito di tale campionato italiano e quello del Top 12). Il tennis ha addirittura un suo canale in chiaro e in HD! Abbiamo bisogno di espanderci! Il seven (sport olimpico) non se lo fila nessuno, il league men che meno. (Lo cito perché comunque è rugby, molti campioni fanno la spola tra un codice e l’altro e ricordo un’intervista a Kirwan che andava a vedersi partite sia dell’Union che del League, dal quale ha avuto da imparare cose che gli sono poi servite).
Permettimi questa metafora: quando avremo un “prodotto” ambito e ricercato potremo aprire una boutique in un posto difficile da raggiungere e farlo pagare pure a peso d’oro, adesso dobbiamo fare come all’inaugurazione dei ristoranti: “stasera si mangia gratis!”
Hai detto gran parte di quello che avrei detto io, se fossi arrivato prima.
Io anche ho Prime, ed egoisticamente se lo trasmettono lì me lo guardo eccome. Ma facciamo i nomi: la RAI, televisione pubblica, ha l’obbligo morale di intervenire.
Sto canone ormai lo pagano tutti, volenti o meno. Se lo prendono dalla bolletta e amen. In più, pubblicità quasi fosse Mediaset. Insomma, i soldi entrano, ma vengono allocati per acquistare programmi, telequiz, varietà e serie TV vecchie (anche se nuove) perchè in RAI tutto puzza di vecchio.
Non dico di acquistare l’intero pacchetto, ma le partite della nazionale sicuramente devono essere trasmesse in chiaro su rete pubblica. Se non si parte da questo, il rugby non ha speranza da noi.
Scusate, aggiungo e poi sparisco. Dobbiamo (imho), oltre al non-pagamento, aprire il metaforico ristorante in un posto facile da raggiungere, un cosiddetto posto dove ci passino tutti.
Buon rugby a tutti!