Abbiamo parlato con il giovane azzurro, nella cui crescita c’è anche lo zampino dello zio Fabrizio, fuoriclasse dell’atletica leggera
Il momento di Federico Mori, tra Nazionale, popolarità ed una famiglia di campionissimi
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speriamo che il prossimo futuro della nazionale sia migliore.
Pare proprio un predestinato e nelle partite che gli ho visto fare mi convinceva sempre di più. Non discuto le dinamiche ma non capisco perché sia un Permit quando ha tutte le carte per diventare un titolare alle Zebre! Se mi posso permettere due parole su Bertaccini (molto ortodosso), stava facendo un grandissimo campionato con il Valorugby, mi aspetto un ulteriore crescita nel prossimo, anche con esordio in Celtic. In teoria, se Smith continua con la filosofia del doppio Play, lui si sposa perfettamente. Però al riguardo secondo me lo abbandonerà per mancanza di giocatori perché ad oggi lo sta facendo con Canna, un domani o spostano anche i vari Allan o Rizzi o Garbisi o Ferrarin oppure avrebbe solo Bertaccini nel ruolo….e non si può prescindere da un solo giocatore!
Rispolvero l’articolo per qualche riflessione sul buon Mori, non si discutono impegno serietà dedizione e capacità atletiche ma in questa autunn cup ha palesato limiti tecnico tattici molto gravi per il livello, non è la nazionale l’ambiente in cui deve essere formato quanto piuttosto accademia top10 e zebre…. non si tratta di inesperienza ma proprio di pesanti mancanze che non sono da ascrivere all’atleta