Meritata celebrazione di un giocatore – il cui rugby ha parlato per lui – che potremo vedere in campo ancora in questo strano agosto
Alessandro Zanni, 350 ore in campo: tributo ad un’icona azzurra
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Un enorme grazie e un altrettanto enorme in bocca al lupo per il futuro ai bordi del campo!
Che numeri! Non vorrei dire una fesseria, ma credo di ricordare che abbia oltre 50 presenze filate con la nazionale, tanta roba, specialmente nel suo ruolo! Complimenti per la splendida carriera e quella che verrà!
Si in effetti come dice aries, il dato delle presenza consecutive in Nazionale andava indicato. Era impressionante e più che altro non solo nei numeri, ma anche nella qualità delle prestazioni. Una gran terza ! E che si è dovuto “sacrificare” a seconda negli ultimi anni, interpretandola comunque egregiamente ma a mio parere con un ennesimo errore di non provare altri ragazzi più giovani. Certo rare le seconde, ma se non le provi che alleni a fare ?
Ciò non toglie nessun merito al grande Alessandro “Magno” Zanni che, come sottolineate voi, ha sempre avuto uno stile di profilo basso e scarse polemiche. Insomma della vecchia scuola, prima lavorare poi forse parlare e possibilmente non per polemizzare e tanto meno di se stesso ! Auguri Alessandro per tutto !!
58 partite consecutive con la Nazionale da novembre 2008 a febbraio 2014 !! Mitico, quasi la metà delle disputate (119)
Ecco il dato preciso, grazie, non lo ricordavo. Ancora più inquietante, praticamente 60… Mostruoso! Ricordavo un dato a spanne, incredibile, mi tocca festeggiare sta sera, visita geriatrica rimandata!
Grazie mille Robocop
Mi era rimasto un po’ in ombra fino al 2010 (forse più per lo stile defilato), poi l’ho visto esplodere al 6N 2010, quando ha dovuto mettersi sulle spalle il n.8 di Parisse il cui ginocchio aveva fatto crack. Che torneo disputò!
Da quel momento il ruolo di gigante in campo non gli è più scemato: forte nei raggruppamenti, veloce nelle giocate coi 3/4 e sempre una garanzia anche in touche. A Treviso, se le seconde non giravano in rimessa, il tallonatore passava lanciare unicamente su di lui: ormai gli avversari lo sapevano, lo marcavano e lui regolarmente afferrava in sicurezza la palla, mezzo secondo prima degli altri.
P.S.: un piccolo aneddoto: quando andai all’ufficio dell’anagrafe di Treviso per far fare le pubblicazioni del mio matrimonio, mentre le inserivamo nel faldone del periodo mi cadde l’occhio sulla sua… voi avevate mai letto un post su qualche sito circa le sue nozze? Ah, furlano fino al midollo, di quelli che piacciono a me!
rappresenta e rappresenterà il modello più fulgido di giocatore italiano.