Gavazzi risponde alle critiche sulle nomine: “Abbiamo agito come tutte le altre federazioni”

E Franco Ascione racconta la visione federale del movimento, dai club al vertice, e la scelta di Franco Smith

COMMENTI DEI LETTORI
  1. mamo 3 Giugno 2020, 15:59

    “Conosco Franco Smith da molto tempo. Ho allenato la Partenope contro di lui quando giocava a Modena e l’ho battuto. (..)” Serviva proprio aggiungere che lo ha battuto ?

    Inadeguato.

    • carpediem 3 Giugno 2020, 16:46

      mi hai fregato sul tempo…… quando avevo 12 anni pisciavo così lontano che sopperivo alla mancanza dei Canadair in estate mentre il mio amico Guido arrivava si e no aVenezia… ma va a caga….

    • LiukMarc 3 Giugno 2020, 17:54

      Ma tu pensa se invece avesse pure perso…

  2. fido 3 Giugno 2020, 16:15
  3. Parvus 3 Giugno 2020, 16:41

    Con gli atleti seniores, invece, adesso la nostra priorità è, e per il contesto nel quale lavoriamo può solo essere, la preparazione fisica. Zebre e Benetton hanno ripreso le attività da dieci giorni circa, ma senza utilizzo del pallone. Abbiamo costruito un profilo di ogni giocatore di interesse azzurro sotto l’aspetto tecnico, fisico, medico e mentale, al fine di porre degli obiettivi di crescita che sono stati condivisi con lo staff delle rispettive franchigie, in modo che tutti possiamo cooperare in maniera integrata per migliore il prodotto giocatore.”

    ma non lo avevano già fatto..???

  4. Mr Ian 3 Giugno 2020, 17:29

    quello che non capiscono o non vogliono capire è che non vengono criticati i nomi in quanto tali, perchè parliamoci chiaro, sono professionisti del nostro rugby e su cui la federazione ha investito tantissimo.
    Quello che è contestabile è il meccanismo con cui vengono fatte certe nomine, zero pubblicità, possibilità dall esterno pari a zero, sensibilità nel voler far crescere il gruppo tecnico inesistente…
    Buon lavoro a tutti…
    Poi è ovvio che la selezione di un ct passa per il vissuto di Ascione e della sua esperienza alla Partenope…siamo lo zero assoluto

    • Parvus 4 Giugno 2020, 10:20

      Poi è ovvio che la selezione di un ct passa per il vissuto di Ascione e della sua esperienza alla Partenope…siamo lo zero assoluto

      basta l’ultima frase di mr ian! basta quella per capire in che stato siamo qua in italia!

  5. aries 3 Giugno 2020, 17:47

    Veramente grottesco, non so se ridere o piangere! La perla della Partenope poi… Mah! Che banda…?

  6. LiukMarc 3 Giugno 2020, 17:52

    Mi fa sorridere quello che dice il presidente, dopo il suo intramontabile “e comunque Brunel non l’ho scelto io”… Però ok, diciamo che ci sta, si va di quadriennio in quadriennio e bona. Però avrei alcune domande (me la metto via se hanno contattato altri nomi dopo la vicenda Howley, anche se vorrei capire se han provato a sostituire gli attuali assistenti o manco quello):
    – Capisco che siamo un movimento relativamente piccolo, e si investe anche su determinate persone (ci mancherebbe), ma perchè i nomi che girano sono sempre gli stessi quando crescita e risultati (che non ci sono) magari vorrebbero più discontinuità? Non ci si è resi conto che l’importazione di competenze è la prima azione per farci crescere? E’ una scelta voluta?
    – A tale proposito, su che basi sono selezionati gli allenatori/componenti dello staff? Si fanno colloqui? C’è una candidatura spontanea? E con che ratio sono confermati? Non faccio nomi per carità, staff o Area tecnica va bene uguale come esempio 🙂

  7. massimiliano 3 Giugno 2020, 20:23

    Interessante come il rugby mondiale, con le nuove regole previste in league-style si sia adeguato a quella che è la pallovale nostrana, ben illustrata da questo articolo. Una M…..!

  8. Interza 3 Giugno 2020, 22:40

    Gavazzi vince a mani basse le prossime elezioni. Perchè da qualche mese a questa parte si sta muovendo bene e all’orizzonte non c’è nessuno che gli bacia i gomiti.
    Questa è la triste realtà. Da assoluto antigavazziani da anni ed anni sto cambiando idea. Quest’uomo con il tempo sta dimostrando di essere all’altezza di certe situazioni. Il fatto che non si sia nessuno capace di creare una reale alternativa, non è certo colpa sua. Non mi interessano più i soliti discorsi su Ascione ecc… ecc…
    Oggi abbiamo una buona base di giocatori che il precedente tecnico irlandese non ha saputo fare emergere e nego assolutamente che li abbia fatto crescere lui. Faceva giocare sempre gli stessi. Non ha certo scoperto lui, ad esempio Minozzi. Era già un campioncino quando O’Shea doveva ancora mangiare i primi spaghetti.
    Che si proponga qualcuno al posto di Gavazzi, che prima delle elezioni proponga nomi al posto di Ascione, Checchinato ecc…ecc…. Non c’è nessuno ? Bene anzi male, ci teniamo questi ! Sono polemiche sterili e ripetitive. Gavazzi è il diavolo ? Non lo votiamo… E’ inutile lamentarsi. Cambiamo squadra e tifiamo All Blacks che vincono sempre oppure l’Inghilterra di O’Shea. Così digeriamo meglio e dormiamo meglio

    • try 4 Giugno 2020, 08:10

      Che Gavazzi possa vincere a mani basse ci posso credere, che si stia dimostrando all’altezza, beh io non sono proprio d’accordo. Si sta crogiolando sulle poche e uniche vittorie dell’U20, quando poi vediamo emergere al massimo un paio di giocatori di quelle squadre. Non è che puntiamo tanto sul fisico in quei anni mentre gli altri puntano sull’intelligenza rugbistica? Perchè il dubbio mi assale.
      Ma a parte questo negli 8 anni che ha gestito il rugby italia, ci sono stati dei miglioramenti? Il rugby di base è migliorato? il campionato italiano è migliorato? il seven è iniziato? La nazionale ha migliorato?

      Vedi in un mondo povero economicamente come il nostro rugby è molto somplice farsi ricandidare, le società si comprano con un paio di palloni. Gente competente ce n’è poca e quella poca si cerca di tenerla a distanza. Allenatori quotati ne sono passati, ma se anche OShea che sbandierava rivoluzioni, non è riuscito a cambiare nemmeno una virgola allora faccio sempre un grande in bocca al lupo all’allenatore di turno.
      Uno speciale a Franco perchè l’ho conosciuto e probabilmente non si merita questa fir.

      • Sandokan 4 Giugno 2020, 11:14

        @try
        Scusa, ma non mi sembra il caso di sminuire i risultati dell’U20. Stanno facendo, e con continuità da qualche anno, la migliore serie di risultati della nostra storia. Lo stesso dicasi del femminile, aggiungerei. Sui risultati della seniores macchine invece casca, malissimo, l’asino.
        Il fatto che pochi giocatori dell’U20 siano stati portati dall’U20 direttamente alla nazionale (preferendo il buon Tuivaiti come esordiente ultratrentenne equiparato in terza linea, per esempio…) non può essere imputato al Presidente Federale (a meno che tu auspicassi un coinvolgimento diretto del Presidente nel fare la formazione, ma sono sicuro di no).
        Tanto per capirci, Kirwan, a suo tempo, non ha avuto nessun problema a lanciare giovanissimi in prima squadra (e le nazionali giovanili dalle quali pescava hanno sistematicamente perso tutte le partite del Sei Nazioni di categoria – tutte), e qualche partita del Sei Nazioni l’ha portata a casa. Magari i tecnici della nazionale maggiore (perso per perso) avrebbero potuto lanciare un po’ di giovani in più e, chissà, magari avremmo festeggiato qualche risultato migliore.
        Il dubbio che i risultati positivi dell’U20 derivino solo dal fatto che noi puntiamo solo sul fisico mentre gli altri sull’intelligenza si commenta da se’, perché a detta di molti (compresi Conor e Franco) in Nazionale maggiore ci manca soprattutto la fisicita’, per cui dovremmo essere contentissimi di una U20 di “fisicati”.
        Purtroppo con COS i risultati sono cambiati, ma in peggio.
        COS ha avuto mezzi e poteri che altri allenatori prima di lui si sognavano (senza andare a menzionare le persone da lui caldeggiate che sono state messe sotto contratto, in nazionale maggiore, a livello giovanile e nelle franchigie, basti pensare al potenziale del gruppo di giocatori delle due franchigie in Pro14, con Treviso in grado di raggiungere i quarti – Mallet quando aveva un infortunato doveva andare a pescare nel campionato nazionale, tanto per capirci), eppure non e’ riuscito a sfruttare nessuna delle opportunità di vittoria che ci sono state nei suoi anni di Sei Nazioni. (poche, ma ce ne sono state almeno una all’anno, ma non siamo riusciti ad agguantarle). Altri allenatori messi con le pezze al culo peggio di lui, qualche partita l’hanno comunque vinta, nonostante tutti i problemi.

        Detto questo, io sono d’accordissimo (e anche di piu) con te sul criticare la FIR sullo stato (sempre più desolante) del rugby di base, per il quale non si investe che una percentuale ridicola del budget, nonché del rugby a sette, che e’ ancora di la’ da venire.
        C’e’ anche il punto della seconda accademia giovanile che sanguina… pero’ i risultati della U20 alla fine sono stati, e con regolarità, i migliori della storia, per cui non e’ una critica cosi’ a fondo.
        Io guarderei più a questa parte organizzativa del lavoro della FIR, che e’ importantissima, più che continuare a stupirmi per il fatto che COS ha parlato tanto bene, ma poi i risultati non gli hanno dato ragione. A volte, anche facendo del proprio meglio, i risultati non vengono, ma non vedo perché dare la colpa principale a Gavazzi anziché a COS: i tecnici sono proprio li’ per massimizzare i risultati con le (sempre limitate) risorse a disposizione, e questo non e’ successo, purtroppo. (e COS lo aveva sempre dichiaratamente saputo che gli allenatori alla fine vengono giudicati dai loro risultati).

        • Mr Ian 4 Giugno 2020, 12:25

          Il discorso sui fisicati è analizzato un pò più nel dettaglio. Sono diversi anni che nelle varie 20, salvo casi specifici, di giocatori iper trofici se ne vedono meno, proprio perchè l andamento generale dei vari processi di formazione sta mettendo in primo piano lo sviluppo di capacità più mentali, tra cui il decision making o in larga scala l intelligenza rugbistica, piuttosto che la fisicità generale. Da questo punto di vista noi siamo ancorati ancora ad un concetto di sviluppo ormai passato, dove volevamo formare giocatori grossi ed i risultati si sono visti. Però allo stesso tempo ci siamo portati dietro giocatori con lacune tecnico tattiche che non sono riusciti a colmare con il passaggio di categoria, cosa che anche mentalmente è difficile da colmare, tant è vero che poi rapportati ai pari età delle altre nazionali, gli altri dai 21 22 anni fanno il salto di qualità, mentre i nostri in tanti arrancano o hanno bisogno di più tempo per emergere. Su questo aspetto però devo dire che la colpa di “questo” ritardo potrebbe anche attribuirsi allo stop forzato in eccellenza dove il ragazzo piuttosto che emergere si appiattisce al livello generale del campionato.
          Quando parliamo di fisicità, dobbiamo anche specificare a cosa ci stiamo riferendo, alla scarsa abilità nell affrontare un uscita da un frontale, alla sofferenza nel gestire o contrastare un punto d incontro; molte cose che noi facciamo rientrare nella sfera fisicità, magari nascondono un assenza di tecnica nel fare uno specifico movimento, in questo caso mi riferisco al breakdown; area dove molte nazionali hanno un tecnico specialista.
          Quanto ai risultati, non dimentichiamo che le vittorie o le sconfitte, sono il frutto della programmazione che si decide di fare almeno 3/4 anni prima, per cui il risultato altro non è che la punta dell iceberg del processo decisionale, in questo caso però il presidente federale ha delle responsabilità precise, non dimentichiamo tutte le varie storielle legate alle accademie, la gestione delle zebre etc etc, tutte faccende extrasportive che sicuramente hanno contribuito a rallentare la nostra crescita.
          Così come la scelta di chi deve essere l head coach dovrebbe riconducibile ad uno specifico progetto di crescita del movimento. Non mi venite a raccontare che quando si scelse O Shea si pensò direttamente ai risultati nel breve medio termine, perchè a questo punto o non si conosceva il personaggio o si è preso una super cantonata. Sappiamo tutti che O Shea era un DoR e che aveva avuto l illusione di poter cambiare radicalmente il nostro rugby. Ricordiamoci anche le dichiarazioni pungenti rilasciate negli anni, del mettere da parte l ego etc etc, tutte cose improponibili nel nostro piccolo mondo di campanili ed intoccabili.
          Sarei curioso di conoscere anche il processo decisionale con cui si arriva a nominare Smith…

          • Sandokan 4 Giugno 2020, 13:39

            Che in questi ultimi 3/4/5 anni si sia ridotto il gap con le altre del Sei Nazioni e’ un fatto. Se non lo si vede ad occhio nudo, ci sono i risultati a dimostrarlo. Speriamo che continui cosi’.
            Anni fa tutti erano d’accordo che noi avessimo grossi problemi tra i 16/17 e i 19 anni. Adesso il problema e’ tra i 20 e i 22 anni. Bisognerà lavorarci, sperando che le franchigie e la nazionale abbiano il coraggio di dare spazio anche ai giocatori giovani (Kirwan lo ha fatto anche quando i giovani venivano da U19/U20 che perdevano sempre – perché COS ha preferito, per esempio, far esordire Tuivaiti? Perché ha tenuto fuori squadra per un bel po’ Minozzii e Polledri (tanto per dirne due) e quando li ha schierati ha dichiarato che lo aveva fatto solo per motivi di infortuni perché il suo piano era quello di schierarli più avanti? non lo so, ma mi sembra uno spreco di risorse).
            Se i giovani devono andare nelle franchigie per stare in tribuna, allora molto meglio che nel frattempo giochino nel campionato nazionale. Quello che secondo me la FIR dovrebbe invece fare e’ dare migliori possibilità di allenarsi con professionisti validi ai giocatori del campionato nazionale. Invece a quanto pare il campionato nazionale al massimo può essere un parcheggio temporaneo.
            Per quanto riguarda la fisicita’, che piaccia o meno, al giorno d’oggi ad alto livello c’e’ un sacco di gente abile E fisicata. Di nanetti furbi e veloci se ne vedono uno per squadra (e ne abbiamo uno anche noi), ma in Nazionale abbiamo bisogno di entrambe le cose. Questo e’ il rugby dei gladiatori. 🙁

            Se e’ vero che i risultati sono la conseguenza del lavoro fatto nei 3/4 anni precedenti, allora bisogna notare che la nostra U20, negli ultimi 3/4 anni, ha avuto la miglior sequenza di risultati della storia (e ci deve essere un motivo, non può essere un caso, nel rugby di oggi): speriamo che la cosa continui anche a livello di nazionale maggiore, portando quei ragazzi alla categoria superiore. E’ una delle poche speranze alle quali ci possiamo aggrappare.

          • Sandokan 4 Giugno 2020, 13:41

            Che in questi ultimi 3/4/5 anni si sia ridotto il gap con le altre del Sei Nazioni U20 e’ un fatto.
            Scusa: ho riletto solo adesso e vedo che non avevo specificato che parlavo di U20! 🙁
            A livello seniores e’ tutto il contrario…. 🙁

  9. Sandokan 4 Giugno 2020, 03:47

    E’ vero: nel rugby internazionale le nomine e la programmazione seguono i quadrienni mondiali.
    Il problema e’ che le elezioni FIR sono fuori fase!
    In questo modo non abbiamo mai uno staff tecnico con il sostegno esplicito del Presidente entrante (e’ successo più volte), che e’ una situazione spiacevole, che può portare facilmente a non ottenere i migliori risultati possibili.
    Basta “rimettere a posto” le date delle elezioni federali in modo che le nuove nomine le faccia il Presidente entrante e non quello uscente. Non e’ la fine del mondo.

    • try 4 Giugno 2020, 08:00

      Ma scusa, forse sono io a non capire, ma c’è una legge che si fanno nomine quadriennali?

      • Sandokan 4 Giugno 2020, 08:14

        Le elezioni della FIR sono quadriennali, e questo fa parte del regolamento della FIR approvato dal CONI (in un certo senso puoi dire che sia una legge). Dall’inizio della Coppa del Mondo, poi, la FIR ha preso la consuetudine (comune a quasi tutte le union che partecipano al mondiale, e molto sensata) di fare contratti per i tecnici della Nazionale quasi sempre a scadenza quadriennale (se ben ricordo, c’e’ stato qualche raro 2+2…)
        Il problema e’ sui TEMPI: le elezioni federali vengono sempre troppo dopo il Mondiale, per cui il Presidente uscente necessariamente nomina i tecnici che verranno ereditati dal Presidente entrante (che quindi non e’ detto che gli siano graditi e che si fidi di loro). Bisognerebbe cambiare la data delle elezioni federali e metterla subito dopo il mondiale, per cui sara’ il Presidente entrante a scegliere i tecnici e non più quello uscente.
        Per fare questo, bisognerebbe che il prossimo Presidente della FIR si accorciasse il mandato di circa un anno, per rimediare al detto “sfasamento”. Sarebbe un gesto meritorio.
        Spero di essermi spiegato bene.

        • try 4 Giugno 2020, 09:41

          grazie.
          Sapevo che le elezioni sono ogni 4 anni. Però dato che Gavazzi si è lamentato dicendo “Brunel me lo sono trovato”, poteva benissimo nominare un tecnico per 2 anni. Cosa che dato le vicende del tecnico gallese prima e del covid dopo, poteva prendere come scusa.
          E comunque più che i tecnici, mi sembra che sono gli inamovibili seduti alle scrivanie ad essere criticati, Ascione e Checchinato in primis, ma non solo loro.

          • Sandokan 4 Giugno 2020, 11:28

            Brunel aveva un contratto quadriennale firmato da Dondi.
            Gavazzi avrebbe potuto anche cacciarlo via, ma avrebbe dovuto pagare una penale pesante, che nessuno si sentirebbe di pagare.
            Il problema e’ che poi Gavazzi a sua volta ha fatto e, con ogni probabilità, farà contratti quadriennali ai nuovi commissari tecnici. Visto come vanno le cose, oggi come oggi sarebbe molto difficile imporre ad un commissario tecnico della nazionale un contratto più corto di quattro anni (se non sbaglio, l’ultimo col 2+2 fu Berbizier) perché cosi’ va a livello mondiale.
            In questo modo, anche se per ipotesi Gavazzi poi non fosse rieletto, il nuovo presidente entrante si troverebbe a lavorare con dei tecnici che non ha scelto lui.
            Per questo, come detto, sarebbe meritorio se il prossimo presidente federale volesse “rimediare” a questo sfasamento tra il quadriennio mondiale e il quadriennio elettorale (che scade circa un anno dopo), accorciandosi un po’ il mandato per rimettere tutto “in fase”. Personalmente, lo apprezzerei moltissimo.

          • giomarch 4 Giugno 2020, 17:03

            Gavazzo era il delfino di dondi, ha fatto con lui la campagna elettorale, se brunel è stato scelto durante la presidenza di Dondi è stato messo li mentre propagandavano Dondi, Ascione e Gavazzo…
            il me lo sono trovato lascia il tempo che trova, non credo che Dondi si richiudesse nell’intimità della suo bagno privato a partorire decisioni senza che il suo delfino lo sapesse…. “Innovazione nella continuità” era lo slogan elettorale di Gavazzi.
            Sui risultati della under c’è da capire come e perchè i ragazzi possano smettere di performare a livello dei coetanei visto che 3/4 anni sono un tempo sufficiente guardando le altre nazionali perchè competenze e giocatori siano trasferiti alla maggiore, problemino, gavazzi non è al primo mandato, è stato eletto nel 2012, se continuiamo a dire che non ha responsabilità e a votarlo il vero problema siamo noi…
            Calvisanocentrismo, una accademia ogni campanile, tutto, abbiamo visto e letto di tutto… Non ci ha mai fatto mancare nulla, ancora c’è chi li giustifica? Vuol dire che non meritiamo di meglio..

          • Sandokan 5 Giugno 2020, 02:54

            Gavazzi ha MOLTE responsabilità, specialmente per quanto riguarda il rugby di base, e il campionato nazionale che ha dissanguato per dare la stragrande maggioranza del budget al rugby professionistico e pre-professionistico (tagli le radici ad un albero, e ti aspetti di raccogliere i frutti?)
            Il problema e’ che la gente qui punta il dito ai risultati della nazionale con COS quando COS ha avuto molte più risorse e poteri dei suoi predecessori e non ha vinto NESSUNA partita al Sei Nazioni, mentre i suoi predecessori, sempre con le pezze al culo come lui se non peggio (pensa a Mascioletti, Johnston, Kiran, Mallet come erano messi…) qualche partita l’hanno portata a casa.
            Mi piacerebbe che la gente si focalizzasse di più sullo stato del rugby di base, ma, siccome non fa figo e siccome COS diceva belle cose durante le conferenze stampa, si continuano a fare dietrologie sulla nazionale dimenticandosi di chi fa reclutamento sul territorio con sempre più grosse difficolta’.

  10. RFC 4 Giugno 2020, 08:54

    Due cose dette da Ascione che mi fanno rabbrividire:
    – la frase in cui dice che i dettagli vengono curati solo nell’alto livello, sottintende a “i giocatori dell’eccellenza che si fottano”. Ottimo! Facciamo sprofondare ancora di più il livello del nostro campionato domestico, tanto non è mica il serbatoio da cui “l’alto” livello attinge….
    – ancora con il discorso di puntare sull’aspetto fisico? Ma il signor Ascione non aveva persino spergiurato che lui non aveva mai parlato del progetto altezza?!?!?
    Avete visto i ragazzi delle accademie? Sono dei polli d’allevamento enormi che, però, non sanno fare due passaggi di seguito, figuriamoci leggere una situazione di gioco!
    Intanto i nanetti furbi e veloci se ne stanno a marcire nelle giovanili e nei campionati nazionali di cui sopra.

    • Sandokan 4 Giugno 2020, 11:39

      Sono d’accordo con te sul fatto che TUTTO il rugby domestico e giovanile soffre moltissimo e non si investe che una frazione minima del budget. Si investe solo sull’alto livello: i (pochi) giocatori selezionati per le accademie e gli equiparati possono andare in Nazionale, e poi… basta. Questo purtroppo e’ il punto di vista anche di molti commentatori in questi forum.
      Non sono mica tanto d’accordo invece sul fatto che in accademia sono dei polli di allevamento che non sanno passare (questo poteva in parte essere vero fino a qualche anno fa, ora direi di no) e lasciamo a marcire nel campionato nazionale i nanetti furbi e veloci. Tanto per farti un esempio che conosco, Minozzi e’ nato nel Valsu, poi e’ passato dall’accademia (senza diventare un pollo di allevamento, direi) e sta facendo molto bene sia in Nazionale che nel campionato inglese. Non dirmi che l’eccezione conferma la regola, perché nei ultimi anni dall’accademia sono usciti anche altri ragazzi con abilita’ tecniche superiori a quelle fisiche, tipo Rizzi e Garbisi. Per fortuna questo trend e’ cambiato e i risultati della U20 sono da qualche anno i migliori della (nostra) storia. Speriamo che continui da cosi’ in meglio.

      • RFC 4 Giugno 2020, 12:01

        Mi spiace, ma restano sempre delle eccezioni.
        La regola è: se sei grosso entri in accademia.
        In tutto il rugby evoluto, si sta tornando a preferire gente che sa leggere le partite piuttosto che bufali. Chiaro che la parte fisica è imprescindibile (e, per esempio, anche il Giappone ha dovuto nazionalizzare un sacco di gente per compensare il gap fisico), ma ci si sta rendendo conto che sono i giocatori BRAVI quelli che vincono le partite, non quelli GROSSI.
        I da me tanto odiati ABS sono il paradigma di questa cosa: non sono i più grossi, ma sono di gran lunga i più bravi a giocare.
        Da noi si sta ragionando come 25 anni fa e ancora si insiste.
        E comunque, come è stato scritto prima, è assurdo che dopo 8 anni di assoluto nulla a livello di risultati, non si voglia cambiare niente.

        • Sandokan 4 Giugno 2020, 14:02

          Mi permetto (umilmente) di correggerti: in tutto il rugby evoluto si stanno preferendo giocatori BRAVI E GROSSI.
          Tra l’altro, il mondiale non l’hanno vinto gli ABs, ma il SA.

          Non possiamo far finta di non vedere che a livello di U20 stiamo avendo non solo risultati sporadici, ma una continuità di risultati e prestazioni che non abbiamo mai avuto prima (anche con diversi tecnici che si sono succeduti). https://www.youtube.com/watch?v=pfqQ3BsLLRQ

          Il problema enorme e’ che (almeno per ora) non riusciamo a portare questi risultati nella nazionale maggiore, che, per quanto riguarda il Sei Nazioni, e’ nel periodo peggiore della sua storia (non abbiamo più nemmeno qualche risultato sporadico e tirarci un po’ su di morale), nonostante tutti gli investimenti che si stanno facendo sull’alto livello (con il rugby di base che muore di fame). :Qui c’e’ parecchio da discutere!

          • RFC 4 Giugno 2020, 16:38

            Ognuno è libero di pensarla come vuole.
            Io penso che i risultati ottenuti dalle giovanili ci sono perchè i nostri sono spesso fisicamente sovrastanti rispetto agli avversari, ma solo perchè nelle altre nazioni, PRIMA si privilegia la parte di crescita tecnica (che, si acquisisce praticamente solo fino a 19 anni) e solo a livello seniores si lavora sulla parte fisica. Questo non vuol dire, ovviamente, che la parte fisica venga trascurata, ma solo che non sia ritenuta, almeno per quell’età, così importante come quella tecnica.
            In più, posso portarti un’esperienza diretta: l’estate scorsa ho avuto la fortuna di vedere l’Inghilterra molto da vicino, visto che per molto tempo è stata in Ghirada ad allenarsi. C’erano ovviamente dei colossi come Itoje e Laws, ma, per esempio le terze linee come Huderhill o Curry, oppure gente come Joseph, Slade, Daly, per non parlare di Ford o Farrel, sono piccolini. Certo superperformanti, ma non dei giganti come i ragazzi che vedo, tanto per capirci, nell’accademia U18…
            Io continuo a pensare che la visione federale sia totalmente rovescia rispetto a quella del resto del mondo rugbystico evoluto dove prima si formano tecnicamente i ragazzi e poi si lavora sul fisico. Da noi si scelgono i più grossi e basta.

          • Sandokan 5 Giugno 2020, 12:21

            @RFC
            Rispetto le tue opinioni, ma allora non mi spiego perché abbiamo avuto buone prestazioni e buoni risultati in U20 solo negli ultimi 3/4/5 anni e non negli anni precedenti (dall’inizio del Sei Nazioni giovanile e’ stata una ininterrotta sequenza di schiaffoni).
            Qualcosa deve essere cambiato qualche anno fa, altrimenti la discontinuità non si spiega. Fosse stato un risultato estemporaneo avrei capito, ma una serie di buone prestazioni fatte in anni diversi e con tecnici diversi, no.

  11. Parvus 4 Giugno 2020, 10:28

    rcf non sbaglia ..anzi!!! tutto condivisibile.

  12. fish 4 Giugno 2020, 16:40

    Secondo wikipedia FS ha militato nel Rugby Bologna nel campionato 2001/02 e non nel Modena https://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Smith
    sempre secondo le mie ricerche il Rugby Bologna in quella stagione ha disputato il Super 10 domestico,
    https://it.wikipedia.org/wiki/Rugby_Bologna_2001-2002
    non mi pare che la Patrnope Napoli abbia mai giocato in super 10
    Ma probabilmente mi sbaglio io
    Vittorio Pesce

  13. fish 4 Giugno 2020, 16:55

    sempre secondo wikipedia nella stagione 2001/2002, la partenope Napoli era allenata dal triunmvirato francesco Salierno, Kriss de Scossa, Elio Fusco
    https://it.wikipedia.org/wiki/Partenope_Rugby
    Francesco Franco Ascione ha allenato la Partenope dal 1993 al 1995.
    Scorrendo nelle mie vene anche sangue sorrentino posso fare una notazione folcloristica senza timore di offendere chicessia…
    Kriss de Scossa!!! Nomem Omen !!! Lode lode e lode alla meravigliosa ironia (pure se involontaria) partenopea!!!
    Vittorio Pesce

    • mamo 5 Giugno 2020, 09:12

      In pochi leggeranno la tua precisazione per cui l’ennesima millanteria di quell’uomo passerà inosservata.
      Peccato.

Lascia un commento

item-thumbnail

Altri 4 giovani prospetti entrano nelle Accademie di Franchigia

Due atleti approderanno all'Accademia del Benetton, altri due a quella delle Zebre

29 Marzo 2024 Rugby Azzurro / Vita federale
item-thumbnail

Serie A Elite: ieri a Bologna l’incontro tra FIR e Club

Sul tavolo il rilancio del campionato, il numero di squadre partecipanti, la distribuzione dei permit player e la formula della Coppa Italia

29 Marzo 2024 Rugby Azzurro / Vita federale
item-thumbnail

FIR: approvato il Bilancio Preventivo 2024

Avvallato a maggioranza dal Consiglio Federale verrà ora inviato agli organi preposti per approvazione

27 Marzo 2024 Rugby Azzurro / Vita federale
item-thumbnail

L’impatto economico del Sei Nazioni 2023 sull’Italia: oltre 37 milioni di euro per Roma e la regione Lazio

Sono stati presentati gli studi relativi all'indotto creato dalle 3 partite casalinghe del Torneo dell'anno scorso

7 Marzo 2024 Rugby Azzurro / Vita federale
item-thumbnail

Accademie U23 Zebre e Benetton: la lista dei 12 atleti che completeranno il proprio percorso di formazione

Al termine i giocatori potranno trovare spazio nei roster delle franchigie o delle squadre della Serie A Elite

8 Febbraio 2024 Rugby Azzurro / Vita federale
item-thumbnail

FIR e Ministero dell’Istruzione e del Merito sottoscrivono il protocollo “Scuole in meta”

Un documento di intesa che contribuisce a portare il rugby all’interno degli istituti scolastici

21 Dicembre 2023 Rugby Azzurro / Vita federale