Il torneo, che inizierà il prossimo 13 giugno, prevede una sanzione diversa rispetto al solito
Cartellino rosso: ecco cosa cambia nel Super Rugby Aotearoa
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Questa storia della sostituzione del giocatore espulso, seppure dopo 20 minuti “A me, me pare na strunzata” (citaz. “I Trettré”)!!!
Anche secondo me è una stronzata!
Gli brucia ancora il rosso a S. Barret che gli ha fatto prendere una batosta senza precedenti (negli ultimi anni) dall’australia, per giunta poco prima dei mondiali.
Per non parlare quello del tour dei Lions, diciamo che da quando prendono cartellini anche loro vogliono cambiare le regole
Concordo. Non mi meraviglierei se con una regola del genere apparisse un nuovo ruolo, il cecchino
ma si…continuiamo a deresponsabilizzare i giocatori…sempre più liberi di pianificare il killeraggio di qualche avversario importante, che magari dopo una concussion non potrà più ritornare, mentre per le squadre dopo venti minuti ritorna tutto in pari…povero rugby!
È verissimo mic.vit, da il via libera a tutti i giocatori di interventi assassini! Se uno merita il rosso è giusto che la sua squadra ne risenta!
ecco…si rischierebbe una sproporzione assurda tra offesa ricevuta e pena inflitta…ad esempio, ti ammazzo un mediano nei primissimi munti, stringo i denti per il quarto tanto poi ho un’ora alla pari, in commissione disciplinare qualche lacrimuccia della serie scusatemi ma c’avevo il testosterone a palla…e dopo 3 settimane è di nuovo in campo…il giocatore offeso, semmai all’ennesima concussion deve lasciare per sempre…
L’idea, in se, non è né buona né cattiva, però messa così convince poco. Con un po’ di fantasia, ad esempio, basterebbe prevedere, in caso di rosso, una sanzione minima di quattro settimane di squalifica e magari un bel punto in meno in classifica. Sono sicuro che starebbero tutti mooolto più attenti. Il rugby moderno è diventato uno sport pericoloso e credo che bisognerebbe metterci un freno, più gioco e meno botte.
Per me un rosso deve essere un rosso ovvero una sanzione per un comportamento grave verso l’avversario o verso il gioco quindi espulsione e inferiorità numerica. La discrezionalità dell’arbitro esiste ma esisterà sempre e comunque se si andasse a vedere in percentuale quante sono le interpretazioni errate credo che siamo nell’ordine dell’1 % o giù di lì. Anzi, spesso si vede che la sanzione comminata in gara poteva essere ancora più dura dopo averla vista a video.