Il Sei Nazioni non si tocca, parola del CEO dell’Irlanda

“Dobbiamo preservare ciò che abbiamo. Niente miglioramenti con la Georgia al posto dell’Italia”, ha spiegato al Podcast ‘Off the Ball’

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Mr Ian 30 Maggio 2020, 11:20

    Nulla che non si sapesse…in sintesi, abbiamo già provato a far entrare nel 6N una squadra debole nella speranza che potesse crescere nel medio periodo, 20 anni si può considerare un arco temporale importante, se paragonato ai progressi fatti dall Argentina in un periodo temporale molto inferiore.
    Per il bene del business, perchè in questo momento stiamo parlando di tutto tranne che di sport, non rifaremo una cazzata del genere con nessun altra squadra di livello ancora più inferiore dell Italia, leggasi Georgia. Nè tantomeno prenderemo mai in considerazione l idea di un play off perchè non spetta a noi home unions del 6N pensare allo sviluppo del rugby.
    Per concludere, Italia fino alla fine del contratto puoi stare tranquilla, ma occhio che se Giappone o Sud Africa dovessero fare una proposta d ingresso, la prenderemo in seria considerazione…
    Con quest ultimo articolo di Browne penso che il discorso si possa considerare definitivamente chiuso

    • Antani 30 Maggio 2020, 11:50

      Con tanti cari saluti all’allargamento delle frontiere del Rugby europeo… Sia chiaro, ad oggi e nel futuro prossimo è la scelta più giusta su tutti i fronti. In qualche modo però World Rugby e Rugby Europe dovrebbero lavorare per far salire il livello (anche economico) dell “Sei Nazioni B”, l’unico modo perché si sfondi il muro delle nazioni storiche del Rugby, magari tramite nazionali come Germania e Spagna che hanno un potenziale economico maggiore rispetto a Georgia e Romania. Ma non so se avverrà mai tutto ciò… Questo periodo mi fa pensare che il Rugby rimarrà sempre uno sport molto localizzato e non diventerà mai uno sport “mondiale”

      • Giambo 30 Maggio 2020, 13:08

        Ma infatti questo allargamento del rugby era sempre e solo stato promosso da WR. Chiunque con un minimo di cervello poteva capire che non era possibile espandere questo sport a livello globale come il calcio. Il rugby necessita di strutture e di background culturali che non è sempre facile creare. Ad oggi, tolte Argentina e Giappone, le squadre che si contendono i titoli più prestigiosi sono le stesse identiche di 50 anni fa. Se in mezzo secolo riesci ad esportare seriamente il tuo sport solo in 2-3 paesi, allora è sintomo che non è uno sport esportabile in tutto il mondo. Il rugby dovrebbe prendere atto di questa cosa, invece di blaterale di promozioni/retrocessioni improbabili, e forse anche il professionismo, che in questo sport ha preso una deriva preoccupante negli ultimi anni, potrebbe diventare più sostenibile.

  2. Vins 30 Maggio 2020, 11:39

    Concordo con Mr Ian. Il CEO irlandese non dice nulla che non si sapesse già:
    – non vedremo mai un 6N con un meccanismo di retrocessioni/promozioni;
    – dopo il 2024 l’Italia non sarà sostituita da una nazionale più scarsa (tipo Georgia o Romania).

    L’unico reale pericolo per la nostra permanenza nel 6N può essere l’avvicinamento recente tra la federazione sudafricana e le celtiche, certificato dalla partecipazione di due franchigie al Pro14. Se per ragioni economiche gli Springboks premessero per abbandonare il Championship ed entrare nel 6N a partire dal 2024, allora il nostro posto al sole sarebbe seriamente a rischio. Altrimenti credo non avremo problemi a restare nel torneo, a patto ovviamente di tornare alla vittoria una tantum. Continuassimo a perdere fino al 2024 ininterrottamente allora davvero le britanniche potrebbero escluderci senza rimpiazzarci. Giustamente.

    • Giambo 30 Maggio 2020, 13:10

      Da un punto di vista economico (che oggi è più che mai fondamentale) non conviene a nessuno, neanche all’Inghilterra, tornare al 5N. O si prendono dentro il Sudafrica al posto nostro, oppure rimaniamo noi. Altre soluzioni praticabili non esistono.

  3. Parvus 30 Maggio 2020, 16:43

    mi pare la condotta più sensata cristallizzare questa situazione.
    poi io creerei un vero campionato europeo.

  4. Hrothepert 30 Maggio 2020, 20:02

    Pietra tombale sulle fake news del pennivendolo sassenach di tutno, per le, non si sa a quale titolo, pretese dei Fenomeni dell’ Est” e per le italiche carogne che non aspettavano altro, per ragioni d’ orticello, sulla spalla del Rugby italiano!!!!!

Lascia un commento

item-thumbnail

Sei Nazioni Femminile: la sanzione disciplinare a Sarah Beckett dell’Inghilterra

La giocatrice inglese si era resa protagonista di un intervento scorretto ai danni di Michela Sillari

item-thumbnail

Sei Nazioni: Lorenzo Pani candidato per la miglior meta del Torneo

Tra le quattro marcature in corsa per il titolo di più bella c'è quella dell'Azzurro contro il Galles

item-thumbnail

Sei Nazioni femminile: risultati, classifica e highlights della prima giornata

Le Azzurre reggono finché possono, grande sorpresa tra Galles e Scozia mentre la Francia parte bene

item-thumbnail

Sei Nazioni Femminile: un buon primo tempo dell’Italia non basta ad arginare l’Inghilterra

Dopo una strenua difesa nella prima frazione le Azzurre finiscono le energie e devono cedere allo strapotere delle Red Roses

item-thumbnail

Sei Nazioni femminile 2024: tutte le formazioni del primo turno

Imminente l'inizio del Torneo: sei squadre in cerca del trofeo

item-thumbnail

George North, stagione finita dopo l’infortunio di sabato contro l’Italia

Brutte notizie dopo l'uscita dal campo del centurione gallese nella sua ultima partita per la nazionale