L’ultima barzelletta del rugby italiano

L’opinionista del Times Stuart Barnes chiede l’esclusione dell’Italrugby dal Sei Nazioni e tra gli appassonati c’è chi esulta

COMMENTI DEI LETTORI
  1. matt82 12 Maggio 2020, 09:43

    Vero leggo di molti tifosi italiani, ma anche di giornalisti che vorrebbero l Italia fuori dal sei nazioni, finché lo dicono all estero posso pure starci ma vedere giornali che magari caldeggiano un uscita dal sei nazioni mi fa molto incazzare

  2. Bacco 12 Maggio 2020, 10:13

    E’ la classica figura degli haters. Individui che trovano piacere nel parlare male e gettare fango su altri, il più delle volte per mascherare un senso di autoinadeguatezza. Figure tristi, con cui purtroppo nell’era social ci dobbiamo abituare a convivere quotidianamente.

    • try 12 Maggio 2020, 10:47

      gli haters qui contano ben poco. Io mi focalizzerei sul giornalista, dato che lui è senz’altro colto e un professionista dell’informazione…

  3. madmax 12 Maggio 2020, 10:13

    Resta il fatto che le performance siano cronicamente deludenti, e non si vedono grandi spiragli di miglioramento. Come tifoso, fatico sempre di più a guardare la nazionale. Sarebbe giusto chiedere alla Federazione un piano chiaro e puntuale per come uscire da questo impasse. Le difesa della bandiera sono sempre più difficili da giustificare.

    • Rugby4ever 12 Maggio 2020, 10:30

      Posso anche darti ragione sui risultati e sul fatto che ormai le partite dell’Italia siano più un’agonia che altro, ma purtroppo abbiamo fatto il salto di qualità in un periodo in cui il rugby è mutato velocemente. Il concetto di base è sempre lo stesso, la mancanza di una vera e propria cultura rugbistica in Italia a lungo andare pesa nel contesto generale. In top 12 alcune volte vedo stadi con 100 persone scarse, per fare un paragone, nella prima categoria del calcio alcune volte si vedono più persone. Ora la mia domanda è semplice: cosa si può fare di più in un paese profondamente segnato dal calcio rispetto agli altri paesi per colmare il gap? Notare l’ultima parte della domanda, non è sufficiente crescere (cosa che tra l’altro il movimento italiano ha fatto in parte), ma è necessario colmare il gap con paesi “rugby-centrici”. Sono il primo a contestare la FIR, ma all’atto pratico io non ho risposte ad oggi…

      • Rugby4ever 12 Maggio 2020, 10:35

        ovviamente mi sono scordato di precisare che il mio è un commento che è slegato (in parte) dal tema dell’articolo. Trovo assurde le cose dette da questo signorino proprio perché, al di là dei soldi, il movimento italiano di certo non trarrebbe nessun vantaggio ad uscire dal 6 nazioni. Fermo restando il problema di trovarci in quel limbo in cui siamo i più forti tra i più deboli e non sappiamo come uscirne…

  4. mic.vit 12 Maggio 2020, 10:16

    quando ci si annoia in Albionia subito dopo le corna reali su cosa si dibatte? Idtalia out!!
    p.s. che coscia che c’aveva la ventura…

    • aries 12 Maggio 2020, 21:33

      Ecco infatti, noi continuiamo ad occuparci di cose serie, tipo i quiz e la coscia… ?

  5. Marte_ 12 Maggio 2020, 10:52

    Grazie redazione

  6. Mr Ian 12 Maggio 2020, 12:52

    Si sta facendo confusione sull articolo di Barnes, e giustamente gli orgoglioni del rugby italiano fanno una levata di scudi…Barnes non ti sta dicendo ch l Italia deve uscire dal 6N, ma che quando si va economicamente a contrattare dei soldi con i privati, tutte le componenti del torneo devono avere un loro appeal in termini di risultati, se ti presenti con una squadra che perde sempre, c’è il rischio che le offerte che puoi ricevere siano più basse delle aspettative. Ed oggi, in primis gli inglesi, si stanno rendendo conto di quanto siano importanti i soldi per mantenere alto un sistema. Se pensi che persino Ackermann si sta facendo corteggiare dalle sirene giapponesi…
    Barnes non accusa l Italia e non chiede che esca fuori, ma parla dell ultima in classifica che gode di uno status politico che cmq non permette neanche lo sviluppo del rugby altrui perchè cmq è garante di una posizione di intoccabilità. Per cui che ben venga il play off, da un lato perchè a noi da la possibilità di ribadire di anno in anno che meritiamo di stare con i grandi, o quanto meno siamo meno peggio degli altri.
    Agli altri da la possibilità di verificare il proprio livello per continuare ad ambire la possibilità di accedere al rugby dei grandi.
    La cosa più triste è vedere quasi un attacco ad un collega italiano, perculandolo per quello che ha scritto…se pensate di essere migliori, iniziamo a fare una seria analisi del movimento negli ultimi 20 anni…iniziamo ad elencare tutte le porcate, indagate, studiate e spulciate, altrimenti passiamo solo per quelli che di rugby sanno parlare solo di gossip

  7. fido 12 Maggio 2020, 13:12

    scusate ma perchè questa alzata di scudi?
    io penso di essere un grande sostenitore dell’italia ma penso anch’io che un sistema ad ascensore sarebbe giustissimo: se, come penso, ogni anno batteremmo georgia e le altre nessuno ci considererebbe raccomandati.
    Oltre a ciò vincere aiuta a vincere, non importa con chi. Ormai il rugby italiano, dai giocatori al pubblico, è depresso da anni di scoppole, io onestamente mi diverto di più a vincere con la georgia a firenze che a prendere 50 punti dagli all blacks.
    Poi, essendo un istruttore giovanile, se pur nel calcio, nella carta dei diritti del bambino è scritto che ognuno deve giocare al suo livello adeguato, non fanno bene nè a vinti nè a vincitori le batoste. Penso che questo sia valido anche nello sport adulto e prof.
    Pertanto, come ci siamo meritati il 6 nazioni anni fa, adesso è giusto un sistema che ci consenta di giocarlo se siamo meglio delle altre, senno che ci vadano altri.
    Si parla di meritocrazia.
    Ovviamente non succederà perchè come dice il giornalista del times, molto meglio una trasferta nella bella e accogliente roma che andare Tblisi, contano i soldi.

    • Ventu 12 Maggio 2020, 13:25

      Andrebbe pensata bene, io metterei a giugno una partita tra la vincitrice del 6NB e l’ultima classificata del 6N, da giocare in casa della squadra del 6N.
      Solo nel caso in cui però si prenda il cucchiaio di legno, altrimenti no.
      Gli inglesi se vengono retrocessi falliscono in modo quasi automatico, per cui dubito che faranno mai una cosa del genere

      • giomarch 12 Maggio 2020, 19:06

        Tutto perfetto,
        vediamo quanti punti diamo alla citata germania…
        A Gavazzooo, chiedi di fare un 4+2, per noi sarebbe un entrata supplementare, diamo la possibilità anche alla spagna/romania/georgia, vediamo quanto brucia ad una delle unions farsi uno spareggio, poi ne parliamo…
        Sti fenomeni… No sarebbe meritocrazia anche un 4+2? Non vogliono allargare?
        In veneto abbiamo un detto popolare riferito alle categorie “nobili” …col xo suoore xe guarisse e pi’ gravi maeattie.. (con il loro sudore si guariscono le piu’ gravi malattie… Alcuni giornalisti che fanno considerazioni ad minchiam rientrano nella categoria a pieno merito.
        Daccordo in pieno con il tono dell’articolo, io che posso permettermelo sono un po’ piu’ colorito…

    • Vittorio 12 Maggio 2020, 15:26

      Mi spiace contraddire la tua traduzione o comprensione del testo.
      Il problema è che l’Italia ruba il posto a un altra squadra, che non è né la Germania o la Georgia perché non penso siano “molto più contrattuali di noi” .
      Questa è una vera e propria considerazione su quanto siamo fastidio a Lui, considerandoci come un Turno perso di grande rugby e per di più partecipi, in proporzione, penso, ai risultati. Pura ingordigia. Unica squadre che possano sostituirci a oggi sono Sudafrica, Nuovazelanda e Australia e forse Giappone ma sarebbe un’altra Cenerentola.
      Ma si andrebbe a snaturare il Torneo, sarebbe un altra cosa.
      Quindi unica soluzione sarebbe tornare al 5Nazioni, ma riguardo ai soldi si ridurrebbero mancando ai diritti da vendere 5 partite , quindi si tornerebbe +/- ai soldi incassati per ogni Union a quando partecipava l’Italia.
      Quindi secondo il mio pensiero torno a schierarmi con gli Orgoglioni Italioti, ma non stupidi, in grado di capire che da parte di certa stampa non siamo desiderati.
      Poi che siamo i meno forti è sotto gli occhi di tutti, e visto che si sentono così forti e vogliono innalzare il livello del Torneo perché non ci offrono collaborazioni attive tanto alla fine XV ragazzi Inglesi scendono in campo contro XV ragazzi Italiani, senza parlare delle sudditanza psicologiche che fanno sui direttori di gara per poi il giorno dopo mettersi l’anima in pace dicendo ma l’arbitro non doveva farlo. Che si facciano sentire di più dove serve e vedranno che qualche partita la portiamo a casa, così potranno provare cosa vuol dire ” quanto mi rosica”
      Me Ian nulla di personale, leggo spesso i suoi commenti come di uno che ne sa molto più di me.

  8. Aquilano72 12 Maggio 2020, 14:16

    Giusto per dovere di cronaca forse dovremmo ricordare che tra l’accesso dei francesi nell’allora 4N e la loro prima vittoria trascorsero 40 anni. E durante quel lungo periodo collezionarono innumerevoli cucchiai di legno.

  9. Antani 12 Maggio 2020, 14:41

    Il problema collegato con diversi commenti è che noi partiamo dal presupposto errato che il Sei Nazioni sia un altro modo di chiamare il campionato europeo per Nazioni di Rugby, ma non è così. Ossia, lo è de facto, ma in realtà il campionato europeo di Rugby è quello organizzato dalla federazione europea, ovvero quello che vede sempre vincere la Georgia. Quindi per arrivare alla situazione che spesso ci proponiamo e che sarebbe la più giusta in un Rugby democratico cioè che l’ultima del sei Nazioni spareggia con la prima del “Sei Nazioni B” (altra denominazione impropria), sarebbe prima necessario che il Sei Nazioni diventasse il vero e proprio torneo per eleggere la squadra campione d’Europa, e quindi se non organizzato, per lo meno incasellato nei tornei di Rugby Europe. Solo che il Rugby è ben lontano da essere uno sport democratico, e queste ultime elezioni confermano questa direzione. Al che capiamo perché l’Italia abbia votato contro il progressismo, perché questo avrebbe voluto dire mettere in dubbio il proprio posto al sole nel Sei Nazioni, cosa che non è detto che non avvenga comunque a favore del già menzionato Giappone o del Sudafrica, tanto per fare due nomi.

    • Interza 12 Maggio 2020, 17:03

      scusa Antani ma perchè dovremmo sfasciare un torneo bello come il 5 e poi 6 nazioni ? sono le squadre più forti d’europa non da adesso ma da secoli. non significa che non sia un sistema non democratico prevedere un torneo dove giocano le migliori. le altre squadre comincino a battere prima nei test match come abbiamo fatto noi negli anni 90 anche su partite che non erano ritenute neppure ufficiali le squadre del 6 nazioni, poi allora tutto diventa credibile. stando le cose, oggi come oggi noi daremo senza problemi 30-40 punti a tutte le altre squadre, georgia e romania compresa. infine il progressismo dell’altro candidato argentino erano spesso proclami variopinti.

      • Antani 12 Maggio 2020, 19:03

        Si, sono d’accordo con te che il 6 Nazioni sia un torneo bellissimo a cui ci è stato dato l’onore di partecipare. E se oggi esistesse un reale torneo europeo per Nazioni sarebbe comunque disputato dalle stesse 6 Nazioni. Però come in tutti gli altri sport dovrebbe il merito sportivo a darti l’opportunità di partecipare ai campionati più prestigiosi e non il numero di praticanti o la bellezza della città in cui si disputano le gare, quindi se volessimo essere “sportivi” dovremmo come minimo trasformare il Sei Nazioni in un torneo continentale, magari uguale in tutto e per tutto al sei Nazioni ma in cui Georgia, Romania o chi per loro abbia annualmente la possibilità di accedervi, se no continuiamo sempre con la storia dei Tier e degli status Quo. Dopotutto, anche nel calcio l’Home Championship, il campionato più antico del mondo, è sopravvissuto per anni ma a un certo punto è diventato inutile ed è sparito, con tutta la sua storia

  10. BMV 12 Maggio 2020, 15:36

    Fino al 2024 non possono escluderci per contratto sponsor (ci sarebbero penali sicuramente). Facciamo altri anni con questi risultati da piangere? La politica FIR dell’era Gavazzi é un fallimento totale(questo é un dato oggettivo) O ci sarà cambio di rotta che porti dei risultati o sarà giustamente la fine.

  11. Interza 12 Maggio 2020, 16:46

    Sono andato a cercarmi qualche notizia sul cronista inglese Stuart Barnes, si 10 partite con inghilterra, una trentina di punti mai nessuna meta, solo calci e trasformazioni. 7 sconfitte pesanti come macigni e solo 3 vittorie. Romania, Fiji e Scozia. Dopo essere stato bocciato clamorosamente per un vero campione inglese Rob Andrew.
    Insomma una perfetta meteora del rugby inglese che fa il pensionato facendo il telecronista e giornalista.
    Ho fatto altrettanto con il redattore italiano, Massimo Calandri, sul web si legge, cronaca giudiziaria per anni, G8, insegna rugby ai ragazzi a Genova, ecc..
    Non mi ritengo un “ottimista cosmico” ma di una cosa sono sempre più convinto che non basta avere dietro un giornale celebre per fare un buon articolo di rugby e buona informazione. Ci sarebbero tante cose belle e più interessanti da scrivere sul rugby ogni giorno non quando si vuole fare polemica, raccontare una storia trita e ritrita e fare cassa di risonanza.
    Ahhhh speriamo di tornare al rugby giocato….

  12. Waene 12 Maggio 2020, 22:26

    Considerazioni sparse: 1. il Sei Nazioni è un torneo privato, continuo a non capire chi (ingenuamente?) ne chiede modifiche strutturali su presupposti sportivi e non economici (dai, siamo seri, chi muoverebbe più gente e soldi dell’Italia, in Europa?); 2. un torneo continentale tipo Europeo UEFA? Sì, idea appassionante per il tifoso, ma sempre quelle quattro arriverebbero alle semifinali; 3. il rugby da noi non cresce, anzi, è forse nel suo momento più basso da quando è entrato nell’era del professionismo. La nazionale non tira più e i club amatoriali (dalla Serie C alle squadre giovanili e scolastiche spariscono sempre più rapidamente); 4. il rugby è un circolo estremamente riservato, non dissimile dal cricket: voi conoscete qualcuno che si affanna affinché il cricket diventi uno sport mondiale? Non mi pare, le nazionali più forti continuano a giocare fra loro e quelle subito sotto si accontentano di fare una comparsata ogni quattro anni. Morale della favola: cari amici, di più non si riesce a fare, gli USA ci provano da almeno trent’anni col calcio, noi col rugby, altri con chissà quale altro sport. Forse in epoca dilettantistica qualche sorpresa poteva esserci, ma oggi non vedo proprio possibilità. Mi sbaglio?

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