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Novità importanti sul futuro di Sergio Parisse
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felicissimo per lui e per la sua famiglia.
ora la nazionale italiana ha tutta la libertà di progettare il dopo parisse.
La nazionale italiana ha avuto tutto il tempo e tutta la libertà di progettare il dopo Dominguez, il dopo Troncon e adesso anche il dopo Parisse… i nuovi Dominguez e Troncon li stiamo ancora aspettando, pero’. Speriamo che non succeda lo stesso con i nuovi Parisse….
non credo che Parisse si fosse messo in testa di tarpare le ali all’italico rugby e spero che possa far parte del futuro del sopracitato italico rugby, anche se forse a lui converrebbe chiamarsi fuori.
Ha già detto che gli piacerebbe diventare un tecnico, probabilmente avrà l’occasione di farlo e lo farà bene.
Qui in Italia correrebbe il pericolo di dover affrontare ogni santo giorno le pernacchie delle centinaia di migliaia di geni del rugby nostrano.
Me li vedo già: Parisse diventa tecnico della Nazionale Italiana…. buuu, basta Parisse, ancora co’ sto Parisse, Parisse non è italiano e via cianciando
Auguro a Parisse ogni bene, e tante soddisfazioni in tutto quello che farà, se le merita per tutto quello che ci ha dato. Però il tuo discorso vale anche al contrario, non è detto che un campione diventi un grande tecnico, mi sembra che questo sia stato tristemente appurato
dopo questi due mesi di rigenerazione totale la sua carriera potrà allungarsi di altri due anni e chissà, con una sapiente gestione, battere il record assoluto per mondiali disputati…
speriamo che batta tutti i record! perché è veramente un grande in tutto!
…”ci abbiamo fatto una proposta che non può rifiutare!”,,, 🙂
…battute a parte, l’aria della rada è veramente rigeneratrice (vedi Wilko, arrivato mezzo acciaccato e poi …!) …
Cercando di essere obiettivi con un grande del passato. Se riesce ad avere buoni contratti da 500.000 euro a stagione fa bene a continuare e penso continui solo per questo motivo.
Dal punto di vista della Nazionale, l’ultimo anno di Brunel e tutto il ciclo di O’Shea è stato un declino lento ed inesorabile e ha tolto spazio a giovani per il poco coraggio dei due tecnici a non farsi sfiorare dall’idea non considerarlo titolare fisso.
Poi ok grande Sergio del passato, ma le condizioni per me erano queste.
Sul lato allenatore, come allenatore avanti credo possa essere importante per ogni capo allenatore, sul lato dirigente futuro, meglio che impari ad essere un po più diplomatico e meno fumino come gli ultimi tempi in campo.
Da quello che si legge, pare che essere un giocatore forte a livello internazionale, in Italia, sia più un problema che un vantaggio… il problema sara’ degli altri che non sono a livello nemmeno quando i pochi campioni che abbiamo avrebbero bisogno di rifiatare.
…in italia è un problema essere “forti” qualsiasi cosa si faccia, la tendenza è (da tempo ormai) a volere tutti mediocri (falsamente uguali) in tutti i settori e sistemi (a partire da quello scolastico per finire a quello amministrativo e politico)… …il filo d’erba che si rialza per primo è il primo ad essere falciato (vecchio proverbio russo, non so se del tempo degli zar o del comunismo, ma tanto cambierebbe poco!)…
Quindi riassumendo un po’ le cose: i tecnici italiani da te citati avevano a disposizione giocatori più forti di quello a cui un club importante, prestigioso e competitivo ha appena rinnovato il contratto ma non li hanno mai fatti giocare per motivi politici o perchè succubi del suddetto giocatore che mai avrebbe ceduto il suo posto ad altri. Si, mi sa che hai proprio ragione…o no?
per me è importantissimo che stracci tutti i record!