L’head coach della Nuova Zelanda fra recente passato e futuro e alcune riflessioni sul gruppo di giocatori che verrà
All Blacks, la parola a Ian Foster: “Dobbiamo ritrovare i nostri standard”
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E’ difficile staccarsi dall’idea del team che nel 2015 bissò la RWC.
A sentire i nomi che già a suo tempo andarono via, ai quali vanno aggiunti gli addii di qualche mese fa, c’è da credere che gli AB faticheranno non poco per rigenerare l’aurea di divinità che avevano fino a pochi anni fa.
In tutto ciò, le altre crescono, come sempre accade nel professionismo avanzato, si tenderà ad un livellamento dei team.
Certo, BB e Co. non sono gli ultimi arrivati, e certamente la nazione rugbistica più influente saprà generare e curare nuovi atleti, ma chissà a quanto un’altra epopea.
“Spero che nei prossimi quattro anni qualcuno emerga dal Super Rugby”… se c’è una cosa sulla quale non può aver dubbi è proprio questa! La Nuova Zelanda è una fucina di qualità inarrestabile; la vera domanda è se saranno sufficientemente veloci ad individuarli prima che qualche Nazione li naturalizzi ad arte.
Gli AB sono a tutt’oggi i n.1, secondo me non è stata la partita della vita dei ragazzi di Eddie Jones a smontarli in un colpo. Ma sarebbe meglio per tutti gli altri che loro lo pensino.