Sei Nazioni 2020, Italia: una partita per entrare in partita

Un’analisi a mente fredda della partita dello Stade de France, dove gli azzurri hanno fatto vedere di avere delle fiches da spendere sul tavolo del 6 Nazioni

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Parvus 10 Febbraio 2020, 09:44

    gli infiniti danni che l’italia ha subito, gli ha subiti da chi ha gestito le commissioni tecniche, o le commissione per l’alto livello ecc…..
    ora con l’avvento di conor e soci qualcosa sta cambiando e franco ne sono certo metterà a frutto la grande mole di lavoro di aboud nell’under 20.
    poi logicamente ci stanno gli sbagli per le non competenze tecniche non acquisite.
    avevo tempo addietro scambiato un paio di post con xene e non ho risposto al suo ultimo che recitava così mi pare…, dovremmo avere una 20ina di allenatori come aboud……, ecco questo è giusto! avere una ventina di allenatori completi! lo diceva in finale di telecronaca anche munari…., dobbiamo contendere anche nel nostro domestic nei punti d’incontro come si contende con le due franchigie e in nazionale…….ecc…..

    • Sandokan 10 Febbraio 2020, 12:44

      Mah… in Francia e Inghilterra i campionati nazionali sono di un livello incredibile, spesso simile ai livelli internazionali. In Scorzia, Galles e Irlanda pero’ i campionati nazionai non sono un granche’… in linea con il nostro, per capirsi… bisogna capire se vogliamo seguire le orme di Francie e Inghilterra, oppure dei Celtici, oppure… chi lo sa qual e’ la strada giusta per noi, considerando lo stato del nostro rugby? Di certo non ci sono scorciatoie.

      • Giambo 10 Febbraio 2020, 14:25

        Per il numero di praticanti e di risorse che disponiamo, penso sia un errore tentare di prendere ad esempio Francia ed Inghilterra, che dispongono dei movimenti tra i più ricchi ed ampi di tutto il panorama rugbistico. Per me il problema non è “avere un campionato nazionale competitivo o meno”. Scozia, Galles ed Irlanda dimostrano che il sistema delle franchigie può essere funzionale. Il problema è la “crescita dei giocatori”. Noi non abbiamo nulla di simile ai tornei “scolastici” irlandesi o gallesi, e non abbiamo neanche una classe di allenatori specializzata solo nella formazione rugbistica di base. Fino a quando non capiremo che i giocatori si costruiscono a partire dai 7 anni, invece che dai 18, continueremo a vedere gente di 25-30 compiere gli errori più banali, errori che fanno la differenza tra segnare una meta o perdere il pallone a 5 metri dalla linea di meta.

        • Sandokan 10 Febbraio 2020, 14:49

          Io ho anche allenato le giovanili in Scozia, per una stagione.
          Non credere che i loro ragazzi siano tutti dei fenomeni. Anzi.
          La differenza e’ che gli allenatori delle giovanili in Scozia (i primi allenatori, non gli aiutanti come ero io…) possono tranquillamente farlo da professionisti. In Italia non ho visto diplomati ISEF fare gli allenatori delle giovanili di rugby come unico lavoro, purtroppo. In Italia nel minirugby ci sono in maggioranza elle persone volenterose e innamorate del rugby, ma che durante il giorno fanno lo studente, il bancario, il postino, eccetera.
          Avere degli allenatori bravi e preparati (e in generale allineati attorno a certi dettami di gioco unificati) a livello giovanile fa la differenza. Per cui loro si focalizzano su un gruppo di ragazzi “elite” piuttosto ristretto, un po’ come in Italia, ma mettendoci degli alenatori parecchio bravi (e pagandoli di conseguenza).

          • Pivez 10 Febbraio 2020, 16:54

            Parole sante… da padre di un ragazzo U16 non posso che ringraziare tante persone innamorate di questo sport, che hanno creato e creano un’atmosfera fantastica.
            Ahimè per chi ha la possibilità e il talento per puntare ad un livello “elite” come dici tu, la buona volontà non basta, ci vuole professionalità, e la professionalità si paga.
            Siamo in un’epoca in cui i club sopravvivono con sponsorizzazioni atomizzate e con il contributo dei genitori e della federazione… si sopravvive alla giornata, altro che programmazione… e mi fermo qui.

  2. mic.vit 10 Febbraio 2020, 10:31

    l’imperativo contro la Scozia, memori di queste prime due sfide dovrà essere non concedere loro più di 20 punti, poi ce la giochiamo…non è un obiettivo impossibile se il punto d’incontro è stato messo definitivamente a posto e mischia/touche(fino al65) performano come ieri…necessitiamo infine di miglior performance al piede del ma

  3. Parvus 10 Febbraio 2020, 10:53

    comuunque un cambiamento effettivo c’é stato.

  4. LiukMarc 10 Febbraio 2020, 14:19

    Mettete 10 giorni Zani ad allenarsi sui lanci con Budd e Cannone, e tutti i trequarti a fare calci di spostamento e prese al volo. E speriamo bene

  5. dieg 10 Febbraio 2020, 14:30

    Ma visto dalla Francia e visto dai francesi
    L’italia non ha fatto brutta figura
    E forse contro una francia di l’anno scorso poteva anche vincere

    • balìn 10 Febbraio 2020, 14:43

      grazie, che l’anno scorso potevamo vincere (dovevamo !!) lo sapevamo già, ma repetita juvant 😉

      • dieg 10 Febbraio 2020, 20:28

        Parlo di l’ultima partita
        Una Francia del livello di quella di l’anno scorso avrebbe perso domenica

  6. franzele 10 Febbraio 2020, 14:47

    Leggendo qua e là sui siti esteri c’è grande sorpresa nel vedere un Italia combattiva ed in possesso di alcune individualità molto promettenti.
    Bisogna guardare avanti e lavorare tutti assieme, dal minirugby al campionato domestico, dare linee guida chiare e condivise da tutti. Giustissimo quello che dice Munari, che in pratica afferma che è necessario allenare determinate competenze (non uso la parola skills volutamente) da subito, dappertutto, sempre, con competenza.
    La federazione scozzese distribuisce un libretto, reperibile in pdf, in cui si sanno direttive precise, dal riscaldamento agli esercizi con la palla, con tutte le foto e i disegnetti. E tutti fanno quello.
    Qui purtroppo ci si inventa oggi cosa fare domani, senza controllo e monitoraggio, senza verifiche. Con corsi per allenatori fatti anche bene, ma che contraddicono il corso precedente. Direttive fumose, anche se giuste, in balia dell’ultima moda.
    Far calciare gli under 8…. cercare gli spazi… poi basta, non si calcia più e via così.
    Abbiamo un idea di che gioco vogliamo fare? Bene, si parte dal basso e si rema tutti in quella direzione.
    Competenza, hai due o tre ragazzetti con particolari abilità, occhio, coraggio, leadership, combattività? Comincia a specializzarli a insegnargli i calci. Ma devi strutturare, sistematizzare e osare.
    Le scuole, lavorare con le scuole.

    • Sandokan 10 Febbraio 2020, 14:56

      Abbi pazienza, ma la differenza la fa (come detto sopra), che in Scozia (per fare un esempio) facendo l’allenatore di rugby giovanile ci puoi mangiare. Il resto viene da se’.

      • franzele 10 Febbraio 2020, 15:07

        Vero, ma fino ad un certo punto.
        Un conto è avere un allenatore volontario, un conto è avere un allenatore volontario che sa quello che fa, o almeno che viene catechizzato nel modo giusto.
        Le risorse sono scarse, ma vanno ottimizzate.

        • Sandokan 10 Febbraio 2020, 16:32

          Hai mai allenato le giovaili di qualche piccolo club?

    • western-province 10 Febbraio 2020, 14:59

      giustissimo quello che dici
      abbiamo un mare di volontari che fanno gli allenatori, a questi “allenatori” dobbiamo dare gli strumenti per allenare; quindi bisogna pianificargli gli allenamenti dall’U8 in avanti con libretti e spiegazione di quello che si deve ottenere età per età

      • Sandokan 10 Febbraio 2020, 16:30

        Leva le virgolette dagli “allenatori”: si meritano tutto il rispetto!
        Se avessero la possibilita’ di fare i professionisti anziche’ i dopolavoristi potrebbero studiare e aggiornarsi, invece se non gli dai questa possibilita’ devi solo ringraziarli. Quel poco che c’e’ e’ tutto merito loro.

    • LiukMarc 10 Febbraio 2020, 15:00

      La situazione scolastica in Italia è tristemente precaria (dentro e fuori le aule) che metà basta, anche senza lo sport. Che poi sia un grosso handicap per lo sport di base sono d’accordo. Ma allora vediamo i francesi come fanno e proviamoci. Già usare il CUS (per esempio. Esiste ancora? Non bazzico un’università da un decennio buono) per me non farebbe schifo

  7. Parvus 10 Febbraio 2020, 14:56

    bravo franzele che non usi l’inglese.
    hai ragione!
    competenze.

  8. Parvus 10 Febbraio 2020, 15:15

    si si liuk esiste ma non tutti operano nel rugby……
    faccio un esempio a padova si ……..

  9. carpediem 10 Febbraio 2020, 15:34

    comunque, PR mette 3 dei ns nel XV idealeHayward-Minozzi_-Budd

  10. franzele 10 Febbraio 2020, 15:40

    https://www.planetrugby.com/team-of-the-week-six-nations-round-two-2/

    Mette Hayward, Minozzi e Budd nei 15 e menziona le ottime prestazioni di Bellini (qualche genio del rugby qui ha scritto che è indecente), Canna, Cannone e Polledri.

    • balìn 10 Febbraio 2020, 15:58

      sarà un tifoso dei wasps? ma no Minozzi è bravo!
      comunque se ho letto bene non c’è neppure uno scozzese neppure tra le buone prestazioni, occhio che quelli si incazzano ancor più e vengono a Roma per affettarci, bisogna essere consci delle proprie possibilità ma non dimenticare neppure una virgola delle lezioni beccate dagli Scoti dal 2016 in poi.

    • pippuzzo 10 Febbraio 2020, 17:00

      Ci sono giocatori che certi tifosi proprio non riescono a vedere, col dualismo (un po’ finto) leoni-zebroni anche Simone Ferrari all’ala è meglio di Bellini. E Sperandio è una terza migliore di Licata.

  11. LuLu 10 Febbraio 2020, 16:38

    … avessimo avuto ancora 15 minuti, secondo me… Qualcuno gentilmente sa spiegarmi perché l’ultima meta dell’Italia (79°) non è stata trasformata? Dai conti della serva: 17+5=22+2=24… Ma + finita a 22… C’è un motivo che ignoro??
    Graaazieee!
    ps. senza Munari&Raimondi non è rugby!

    • pippuzzo 10 Febbraio 2020, 16:55

      Perchè non è stata trasformata. Le alternative sono quelle, trasformi o non trasformi.

  12. Hrothepert 10 Febbraio 2020, 18:20

    @LuLu
    “ps. senza Munari&Raimondi non è rugby!”
    E’ tutta una questione di gusti, a me il “cabaret” piace se guardo….Zelig”, se guardo il Rugby, invece, preferisco che si commenti…adeguatamente!!!!
    Anche se, oggettivamente, riconosco che, rispetto agli ultimi passati, una certa regolata Munari se la sia data.

    • pippuzzo 10 Febbraio 2020, 19:06

      La mia compagna sopporta il 6n solo per Munari. Io me lo godo nonostante Munari. Raimondi ormai sbaglia anche a riconoscere i nostri giocatori. I commenti sui francesi che non contendono mentre a 5 dalla fine abbiamo una palla in mano nei 22 avversari per portarci a sotto break e farli cagare in mano lasciano il tempo che trovano.

      • Hrothepert 10 Febbraio 2020, 19:33

        @pippuzzo, “Io me lo godo nonostante Munari”, questo ci accomuna!!!! 😉 😀

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