Sei Nazioni 2020: Italia, c’è vita oltre Cardiff?

La prestazione deludente in Galles ha lasciato tanti dubbi, ma anche cose interessanti da cui ripartire. Analizziamole pensando a dove si possa ripartire

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Darko 5 Febbraio 2020, 09:33

    Avrei speso due parole anche sul cronico problema palloni alti. Forse inrisolvibile e che quindi non viene manco analizzato. Se fossi la federazione imporrei allenamenti specifici fin dal mini-rugby… vedere Halfpenny e Biggar fare un up and under ed andare a riprendersi la palla è qualcosa che mi riempie di ammirazione per loro e di tristezza per i nostri che è già un miracolo se riescono ad afferrare il ricevitore. L’ultimo bravo nostro in questo fondamentale è stato Masi, che però era scarso nei calci di spostamento.

    • Camoto 5 Febbraio 2020, 11:38

      Mclean meglio di Masi in questa fase, ricordo l’ultimo 6 nazioni da estremo dove ha fatto impazzire mostri come Kearny.

    • LiukMarc 5 Febbraio 2020, 12:19

      C’è da dire che oltre al rugby è un discorso atletico di base. Saper correre (accelerare ed eludere l’avversario), saltare (più in alto, o con tempismo giusto), sono tutte cose da educazione fisica che mi pare di aver letto in passato si stiano perdendo.
      E comunque ci servirebbero cosi tanti allenatori specifici (palle alte, bd, calci tattici e piazzati, difesa, skills) che sui 31 sarebbe più allenatori che giocatori 🙂
      (Son d’accordo con Camoto che McLean sia stato il migliore dei nostri in questo, ma glielo avevano insegnato da un’altra parte…)

      • Maggicopinti 5 Febbraio 2020, 14:43

        E’ vero che sono cose da educazione fisica, ma anche cose allenabili. Cinque o sei anni fa Jonny May non ne pigliava uno di up and under, adesso è diventato bravo. Ci sono state, evidentemente, voglia di migliorarsi del giocatore e tecnici che gliel’hanno insegnato.
        Venditti (prendo il primo esempio che mi viene) ha sempre corso piuttosto male, compasso troppo corto appoggi sbagliati…non c’era proprio nessuno nello staff tecnico che poteva prenderlo e fare un lavoro specifico per aumentarne la velocità di punta?

        • Bimbubam 5 Febbraio 2020, 14:59

          È all3nabile eccome, anche in Italia. A Treviso Esposito quest’anno le sta prendendo tutte, mentre gli anni scorsi non era irresistibile (poi chiaro, di partenza aveva già un’elevazione da fermo notevole)

        • LiukMarc 5 Febbraio 2020, 15:17

          Ma certo che le puoi allenare. Ma infatti un paese che sa che deve rincorrere e vuole formare atleti di livello, fa fare allenamenti con atleti di discipline che possono “aiutare” (tipo facevi allenare Venditti con quattrocentisti). O addirittura crei la tua cavolo di Accademia in un centro Federale della FIDAL. Utopia lo so, ma se mai avessimo un’Accademia Seven, secondo me aiuterebbe fare cosi (in effetti la polizia avendo le Fiamme aveva già la base “atletica”).

    • Totalmente incompetente 5 Febbraio 2020, 13:07

      Esattamente quello che penso e che mi fa dannare quando vedo giocare i nostri: nella partita con il Galles la nostra incapacità di recuperare i palloni alti è stata totale (credo ne abbiamo preso 1, poi perso subito dopo nel successivo raggruppamento) e da lì in realtà sono partite varie delle occasioni da meta dei nostri avversari… ai quali in generale bastava mettere una palla alta e poi qualcosa di buono per loro comunque succedeva, o reuperandola direttamente con l’abilità giustamente ammirata da Darko, o indirettamente attraverso gli errori nella raccolta dei nostri….un macello!
      E’ una lacuna enorme in tutti i nostri, che sì è sempre vista e che evidentemente (non potendo essere genetica) dipende da come son formati e dal genere di rugby che viene loro fatto giocare sin da ragazzini. Il fatto di non saper effettuare calci di sposamento è l’altra faccia della medaglia: non sanno pensare il calcio in maniera tattica, non lo sanno eseguire anche quando viene loro in mente di farlo, non sanno raccogliere quello degli avversari, non sanno schierarsi per difenderlo quando lo subiscono…
      Devo dire che sotto questo aspetto – lo dico con prudenza – qualche lieve miglioramento nelle ultimssime U20 è parso di vederlo…qualche segnale del fatto che tutte queste cose hanno iniziato ad essere parte del loro bagaglio formativo.
      Ma tutta questa roba non si vede fatta nei campi nostrani degli Under (io non la vedo, quando mi capita di vedere agli allenamenti degli under 16 o degli under 18 nel campo dove gioco da old), quindi concludo che evidentemente sono gli stessi formatori/allenatori che non la sanno insegnare a livello di rugby di base.
      Queste capacità non sono solo doti innate, presuppongono conoscenza e tecnica per essere pensate al momento giusto ed efficacemente eseguite…. il talento di alcuni eventualmente le fa diventare delle armi specifiche, ma deve essere un corredo ordinario di tutti i giocatori in determinati ruoli.
      Vado ogni anno a vedere una o due partie di Premiership inglese e quello che sempre mi colpisce è che nel riscaldamento prepartita, i mediani ed il triangolo allargato passano un quarto d’ora buona ad eseguire calci di tutti i tipi e prese, ripetendo gli stessi gesti un’infinità di volte in maniera metodica, ogni volta ottenendo che il pallone cada ESATTAMENTE dove l’hanno indirizzato. Il che spiega poi come mai poi, in partita, siano in grado di eseguire correttamente lo stesso gesto pure con la pressione, ecc… e questo solo nel riscaldamento, posso quindi immaginare cosa facciano per arrivare a tali capacità in allenamento!!
      Quindi secondo me è solo una questione di quello che insegni, di come lo insegni e di quello che fai poi praticare effettivamente nel gioco…. se non lo fai, oltre ad avere partite in cui i tuoi giocatori fanno figure imbarazzanti come quella con il Galles, non potrai neppre mai scoprire se in realtà hai un Ben Smith o un Dan Biggar (i quali indiscutibilmente aggiungono alla conoscenza e alla tecnica il talento).
      Non c’è niente di irrisolvibile in questo, si tratta solo di decidere di fare quello che serve e farlo con le persone competenti (intendo a livello di formazione)

      • tomo 5 Febbraio 2020, 13:46

        Condivido. ( Per quello che può valere )
        L’anno scorso, mi pare, ho scambiato il mio parere riguardo a metodi e prassi relativi al minirugby ed alle giovanili, con un altro commentatore che alla fine ha troncato il discorso rimproverandomi di attaccare i volontari e volenterosi allenatori che tutti i giorni fanno vivere il Rugby giovanile sui nostri campi.
        Nessuno lo mette in dubbio. Ma evidentemente la buona volontà non basta … Tutte le volte che ho visto giovani e giovanissimi gallesi irlandesi ecc. giocare con i nostri sempre, ripeto sempre la tecnica, la tattica , il gioco del rugby era migliore e più competenti erano i loro allenatori. Il resto è coseguente. Chi insegna ai nostri ragazzi la tecnica, la tattica sia individuale che collettiva ? Quasi nessuno.

        • Totalmente incompetente 5 Febbraio 2020, 16:31

          Questo peraltro, secondo me, comporta anche l’altro problema del rugby nostrano, ossia la sua non attrattività per il pubblico (perchè in fondo le partite dei nostri domestici sono brutte da tutte i punti di vista) e forse anche per gli atleti dotati, che magari possono prediligere di utilizzare le loro doti naturali in sport che vengano insegnati con maggiore know-how…è un pò come la scuola… la scuola che non offre un buon insegnamento non attira gli studenti dotati.
          Un circolo vizioso.
          Ma riconoscere questo non mi pare possa implicare di mancare di rispetto ai volontari…

      • Pivez 5 Febbraio 2020, 17:01

        Confermo in toto da padre di giocatore U16 di una squadra trevigiana… Gioco al piede allenato pochissimo e mai in chiave tattica.
        Gioco al piede inesistente in U14….mi riallaccio a qualche commento precedente per confermare che a scuola l’educazione fisica è inesistente o lasciata a qualche volenteroso professore.
        Chiedete ad un ragazzino di minirugby di eseguire una semplice capriola a terra e metà non la saprà fare correttamente.
        Manca proprio un lavoro di base e la possibilità di provare vari sport a scuola…
        Sommato a tutto questo anche gli allenatori dovrebbero aggiornarsi… Con tutto il rispetto possibile per chi faticosamente allena questi ragazzi, è finita l’era del rugby pane e salame… Ci vogliono più soldi ai team e maggiore professionalità.

  2. ginomonza 5 Febbraio 2020, 09:37

    Cannone ha fatto almeno 16 placcaggi.

  3. ociu mi 5 Febbraio 2020, 10:13

    e riscriviamo… sto tasto “invia il commento” lo facciamo più evidente per i diversamente furbi che come me premono sempre il grande tasto rosso indipendentemente da quanto scritto?
    comunque
    Io tra le cose da rivedere metterei anche gli errori “banali” di linea difensiva. Faccio l’esempio che mi ricordo meglio perchè all’inizio.
    Sarto è costato due mete con salite naif… la prima andando a stringere su l’uomo già preso dai nostri centri, trovandosi poi in ritardo sul suo poi recuperato da Allan ormai in meta. La seconda quando, in superiorità numerica della difesa, resta a guardare Biggar (con già due uomini pronti) dimenticando il suo e permettendo la meta con tanto di passaggio sotto le gambe dell’apertura gallese

    • Toto 5 Febbraio 2020, 11:27

      Ahahah! Ociu mi, non sai quante volte ci sono cascato anch’io! Appoggio la tua richiesta. @Redazione, se fosse possibile…

    • RFC 5 Febbraio 2020, 11:58

      Quella di Sarto è mancanza di intelligenza rugbistica che, messa assieme ad un certo grado di arroganza e supponenza, lo fa un giocatore non adatto a certi livelli, come dimostrato dai tagli che ha subito in questi anni.

      • ociu mi 5 Febbraio 2020, 13:49

        Concordo RFC soprattutto per la parte caratteriale, non so se adatto o meno a certi livelli, non sta certo a me.. ma qualità soprattutto in attacco ne avrebbe (anche se devo andare indietro al suo primo periodo di nazionale per trovare il momento migliore). Ha tempo, magari si ritroverà o gli faranno fare lavoro extra per la difesa .. speren

  4. Matt Bry 5 Febbraio 2020, 11:00

    Lo dissi su questo forum e in FIR. Lo dico oggi forte, fortissimo: tutti dico, tutti si renderanno conto di quanto Cos abbia dato e fatto per un movimento povero e senza alcuna struttura di base come quello Italiano. È stata l’Italia più bella (non più forte) che io abbia mai visto nella mia vita, si giocava un rugby davvero davvero spettacolare e in Inghilterra, la stampa, parlava benissimo del gioco prodotto dall’Italia (guarda caso O’Shea diventa DoR). Poi se si vuole vincere bisogna smetterla di guardare l’Italia tanto quanto un tifoso dell’Empoli o della Austria calcistica… non abbiamo un vero movimento professionistico in Italia, gente arrivata a 27 anni in Eccellenza e metaman per due anni di fila in tale torneo, giustamente smette di giocare o scende di categoria, perché non arriva chiamata da franchige, per intraprendere gli studi e farsi pagare una specie di stipendio da squadre di serie A. E come lui ci sono centinaia di casi l’anno… io in 2division in Irlanda avevo un rimborso e gente e pagata, avevamo staff tecnico specializzato sia nel coaching che nella preparazione atletica (coach della forza, coach velocità e condizionamento, preparatori atletici backs e forwards) qua manco nelle Zembre abbiamo tutto questo popò di roba… E nel Treviso fino all’arrivo di O’Shea pure… Siamo non privi di talento e idea ma totalmente privi di investimenti e liquidità. Peccato davvero per O’Shea si stava davvero facendo e perseguendo un ottimo, ottimo progetto tecnico!

    • Flaviuz 5 Febbraio 2020, 12:35

      Concordo, soprattutto su quanto di buono abbia fatto O’Shea

  5. Parvus 5 Febbraio 2020, 11:00

    che ci abbiano ridicolizzato mi pare più che ovvio…, visto che nel secondo tempo dopo aver preso il bonus i gallesi hanno abassato di molto la loro intensità.
    i nostri hanno giocato al meglio delle loro possibilità onorando come sempre la maglia.
    penso che di più non possiamo pretendere dai nostri giocatori e se lo facessimo saremo anche un poco sconsiderati.
    è giustissimo ancorarci a cannone e a canna…., ma dovevamo prima del mondiale dare un giro alle convocazioni, è questo che imputo a conor, MA HO ANCHE PAURA CHE GLI SIA STATO IMPOSTO DI FAR COSì.
    ora franco ha la pratica parisse che deve sbrigare, ma deve contestualmente ricostruire e riformare una nazionale cosa veramente non semplice.
    franco deve costruire una nazionale dove non ci siano autoconvocati e se uno entrata per merito ma è fuori forma, abbia anche la possibilità di star fuori qualche turno per far posto a chi è più in palla in quel momento, cultura sportiva che noi purtroppo non digeriamo bene….
    a sergio io gli avrei dedicato una partita al di fuori del contesto 6 nazioni per esempio barbarians europei contro legione romana, questo per GRATIFICARE un grandissimo, ma non avrei toccato il 6 nazioni…., con chiamate in nazionale oramai fuori luogo.
    purtroppo non è solo questione di canna-cannone e della nostra splendida prima linea comprese le riserve o del superlativo zanni che ormai rappresenta il MEGLIO del rugby nazionale passato (per me il più GRANDE ) per le sue grandi qualità di UMILE rappresentanza, ma di un vero cambio di passo che conor ha dato il via con le nuove gestioni delle under….
    dobbiamo ancorarci al progetto under e far crescere delle nuove generazioni di bocie (ragazzi) come diceva conor per far fare al nostro sport quel salto qualitativo che ormai ci manca da troppo tempo.
    mi raccomando che non parta la solita immancabile filippica mielosa su parisse, perché io non sono contro sergio!
    sempre un cordiale saluto a tutti.

    • Galeone 5 Febbraio 2020, 11:20

      Parvus perdonami, ma mi sembri fuori strada………Con Negri e Stern in queste condizioni, lontani parenti di quelli dello scorso anno, SI IMPONE il ritorno di Parisse dalla Scozia in avanti altro che storie mielose suvvia !!!

      • Parvus 5 Febbraio 2020, 11:50

        galeone mi dispiace, prima di sergione abbiamo licata, gianmmarioli, lamaro se sta bene, pettinelli, e se posso dirti anche bianchi, certo riordinando i ruoli come si conviene!
        come ho detto in altro post, la scelta per esempio di budd è una inopportunità, e quindi anche quella del magnifico sergio.
        pensiamo a costruire il futuro.
        un caro saluto galeone.

        • balìn 5 Febbraio 2020, 14:58

          caro Parvus, infortuni a parte nessuno di quelli citati gioca nel Tolone, una squadretta di posto di mare in fondo a destra della Francia 😉 , dai nessuno vuole fargli fare 80 minuti ma 60 li tiene e sa pure dire qualche parola giusta al momento giusto, quasi quasi io avrei chiamato lui e Ghira a passare una settimana di allenamenti insieme ai ragazzi che domenica affronteranno la Francia, non per farli giocare ma per dare qualche in formazione in più sul Tolosa di Ntamack e soci e sul pro14 .

          Ieri ho letto sul sito FIR alcune dichiarazioni di un allenatore di reparto degli azzurri, ringrazio redazione che non le ha riprese , forse sarebbe il caso di tacere dopo giornate come quelle di sabato scorso.

          • Parvus 5 Febbraio 2020, 15:06

            ciao balin,
            mi fa molto piacere la tua risposta ma forse non leggi i miei altri post…
            per me e non solo per me, quando scrivo è perché sono la punta di un folto gruppo di persone legate al rugby giocato allenatori o ex giocatori o dirigenti che ci scambiamo giornalmente come facciamo noi le nostre opinioni…,
            scrivi di Ntamack , mi pare che tu ti sia fatto uno strepitoso autogol….
            pensi che la francia se avesse 15 parisse in 15 ruoli diversi li farebbe ora giocare????
            a te la risposta.

          • Parvus 5 Febbraio 2020, 15:11

            verso balin
            scusa è partito il post
            sempre un cordiale saluto

          • balìn 5 Febbraio 2020, 15:26

            se l’Italia avesse vinto il mondiale U20 2018 Rizzi sarebbe il numero 10 a Treviso ed in nazionale, invece hanno vinto i francesi Ntamack in testa, il tempo di Rizzi arriverà per ora impara ancora. Non dico di far giocare Parisse o Ghira, dico che hanno molto da insegnare in particolare al riguardo della Francia visto che sono fra i pochi che conoscono bene il pro14. Parisse, se gioca bene 60 minuti in pro14 potrà anche farlo ancora una volta a favore della sua-nostra nazionale. Poi io ne capisco poche e non rappresento nessuno quindi avrete ragione voi, però non è che non si possa pensarla diversamente, codialissimamente

          • Parvus 5 Febbraio 2020, 15:41

            grazie per l’ultetriore risposta balin
            allora che i monumentali ghira e sergio possano servire….., sfondi una porta che non è mai stata chiusa ma che neanche esiste. MAGARI che aiutassero la nostra nazionale o le under 16-18-20.
            noi abbiamo rizzi e sono orgoglioso di lui, e i francesi hanno Ntamack e soci, ognuno fa con quello che ha in attesa di ri-riproporre le naturalizzazzione che ci hanno da tempo contraddistinto… vedi la possibilità di avere baravalle-faiva-ioane e se arriva naltro…., megio!
            dico che sarebbe una inopportunità andare ancora in campo con sergio o con ghira, o con budd…
            e ti RIPETO HO VERAMENTE UN SACRO RISPETTO PER QUESTI ATLETI.
            dobbiamo fare la nazionale del futuro e la francia è già partita….
            copiamo da quei bravi come si faceva a scuola con il compito di geometria….
            ora scappo all’allenamento.
            veramente un caro saluto

          • Redazione 5 Febbraio 2020, 15:48

            @Parvus ci vediamo costretti a invitarla (per la terza e ultima volta) ad evitare di scrivere post usando le maiuscole.

  6. Vins 5 Febbraio 2020, 11:13

    Concordo con Parvus su un concetto: dobbiamo ancorarci alle ultime under 20. Mi auguro che da qui al mondiale francese almeno dieci giocatori nati dal ’98 in poi possano entrare in pianta stabile in nazionale maggiore. Alcuni nomi: Zilocchi, Fischietti, Riccioni, Cannone, Licata, Lamaro, Verney, Garbisi, Rizzi, Mori, Biondelli e diversi altri che meritano una chance. Schierare ancora onesti mestieranti come Lovotti, Budd o Bisegni (per citarne alcuni a caso) può avere senso se si ha un reparto in difficoltà per gli infortuni o per assenza di alternative (tipo i centri in questo momento), ma non ci porta da nessuna parte nè sul breve nè sul lungo periodo. Ad O’Shea rimprovero questo. Spero che Smith inverta questa tendenza, dato che dalla sua ha il fatto che alcuni di questi ragazzi sono già passati alle franchigie.

    • rollus 5 Febbraio 2020, 13:03

      Il tuo ragionamento è corretto nella teoria ma non nella pratica e ti faccio un esempio: i Baby all blacks, l’under 20 NZ, se non ricordo male è arrivata 7 al mondiale quest’anno, eppure la nazionale maggiore è una delle più forti del mondo e ha dominato negli ultimi 8 anni. Under 20 e maggiore sono 2 nazionali diverse, il fatto che uno abbia grandi prospettive in una non implica che sia lo stesso anche nell’altra. Tutti noi speriamo che siano di grande utilità anche per la maggiore, ma al momento siamo qualitativamente inferiori.

    • balìn 5 Febbraio 2020, 15:00

      l’U20 del 12018 è arrrivata 8^ (forse) ottimo risultato ……….. quella francese ha VINTO

      • balìn 5 Febbraio 2020, 15:03

        2018 ovviamente, la squadra del 12018 vincerà di certo

  7. Parvus 5 Febbraio 2020, 11:21

    grazie vins,
    si, cogli anche te la necessità di convocare solo per estrema ratio uno come budd…….., francamente io non lo avrei chiamto per i mondiali in giappone……..AVEVAMO uno come cannone!!!!! dai fioi !!!!!!! e non sono contro budd ve lo assicuro! ma cogliere una inopportunità così per un mondiale è cosa sbagliata. pensate cosa avrebbe appreso uno come cannone se fosse andato in giappone……, sarebbe poi planato al 6 nazioni veramente con una testa diversa. purtroppo parlo da tecnico e non da tifoso e questo troppe volte non mi porta molti like!

    • pippuzzo 5 Febbraio 2020, 12:08

      Concordo su tutto quanto hai detto. Personalmente mi spingerei anche oltre. Se però siamo ancora alle prese con il ritardo delle franchigie nel dar fiducia ai giocatori, la nazionale ne risente. E non parlo neanche tanto degli stranieri (che pure in alcuni casi sembrano non offrire granchè più dei nostri giovani), quanto di alcuni ragazzi che hanno toccato il loro ceiling da anni e non hanno mai dimostrato di poter anche solo arrivare vicino al livello richiesto. Io posso concepire che un lottatore e discreto giocatore come il Lovo sia in nazionale da anni, ma lo è a causa del solito problema, e cioè il ritardo con cui già da anni si spinge sui ragazzi giovani. Due falli stupidi (uno contestabile) nei primi 20 minuti… non ha senso. Prendete ogni anno gli under e immetteteli… Cannone perchè è ancora permit? Capisco che non cambi nulla a Treviso, è comunque sotto contratto, ma quando si vede un giocatore dominare in pro14 come fece lui con i Dragons, forse è il caso di promuoverlo subito e FARE SPAZIO A UN ALTRO VENTENNE TRA I PERMIT. Se Mori gioca bene e segna a ogni livello chissenefrega se è ancora in età da under. E’ solo invitato, mentre dovrebbe avere un contratto. Quando riparti da un 42-0 puoi permetterti qualsiasi cosa. Se Zebre e Benetton si lasciano incantare da risultati più o meno effimeri, sbagliano.

      • Parvus 5 Febbraio 2020, 14:56

        pipuzzo come ho sempre detto, le convocazioni dovevano avere una brusca sterzata sotto i mondiali e cercare di portar su nuovi giocatori…, e come dice anche vins cercare un pre rodaggio…
        purtroppo siamo indietro di molti anni.
        poi come sempre pensato, la fir dovrebbe cambiare qualcuno a capo della commissione tecnica federale e rinforzare con allenatori di rango tutti gli staff delle under.

      • Mich 5 Febbraio 2020, 15:59

        Ciao Pippuzzo, hai citato in velocità l’agomento stranieri ponendo un dubbio più che legittimo. Inoltre, ti cito, “Se Zebre e Benetton si lasciano incantare da risultati più o meno effimeri, sbagliano.”
        Sacrosanto, e dicasi lo stesso per la nazionale. Qui c’è chi fa la corsa alle equiparazioni per vedere una partita un minimo sopra (tutto da dimostrare) il nostro livello, quando invece bisognerebbe avere il coraggio di conquistarsi il futuro osando con qualche giovane.
        Molti hanno invocato l’addio di Sergio. Bene, è andato via. Poi leggo di Tuivaiti, un 32enne straniero in terza linea… boh.

  8. massimiliano 5 Febbraio 2020, 11:56

    Io non sono sicuro che la prima linea sia stata cosi’ performante, aspetterei altre partite per esprimermi a riguardo. Se poi parliamo in ottica futura, va bene. Ma son vent’anni che si parla -e basta- in ottica futura, cominciamo a guardare al presente.
    Chi sara’ ad esempio il tecnico del bd? Perche’ mi sembra chiaro ne serva uno! Mi permetto di segnalare quanto scritto a riguardo da Pippo Frati su il nero il rugby. Frati che a Milano sta facendo davvero bene, speriamo 🙂

  9. fido 5 Febbraio 2020, 11:59

    sono d’accordo con Parvus e vi spiego perchè: nella nostra penuria di risultati da anni, noi (parlo come fossi Franco) possiamo osare, buttiamo in campo i giovani, evitiamo equiparati.
    Io sono tifoso dei Leoni e sento tanto parlare di quanto finalmente potremo convocare Faiva o Ioane, due atleti superbi; basta, cambiamo mentalità, con gli equiparati, anche forti come Haiwards o Steyn, i risultati non vengono comunque perchè il nostro movimento è indietro anni luce.
    Allara, perdere per perdere costruiamo qualcosa, osiamo coi nostri giovani e magari fra 3-4 anni quelli che ne hanno 20-21 ora giocheranno alla pari con gli altri. Se nel frattempo, visti gli scarsi risultati, non saremo più nel 6 nazioni pace, saremo dove dobbiamo stare e dove è il nostro livello per meriti; se siamo nel 6 nazioni è perchè 2 – 3 generazioni di rugbisti italiani hanno lottato per farlo, dobbiamo anche avere la fame per starci.

    • cammy 5 Febbraio 2020, 12:18

      Giocare x giocare serve a poco.. nella squadra di cui fai il tifo c è gente italiana che è stata inserita appena 20enne.. alcuni pure con più di cento presenze.. ma rimangono pur sempre riserve di stranieri.. il nostro problema è il professionismo che è arrivato tardi e poi continua ancor oggi ad essere gestito male..

    • Mich 6 Febbraio 2020, 15:29

      Ormai non mi spreco più a criticare la corsa alle equiparazioni. Qui siamo in pochi che vorrebbero più sperimentazione con giovani e meno false speranze riposte negli stranieri.
      Getto la spugna (che poi è un’asciugamani), come si dice nel mio sport.

  10. Amedeos 5 Febbraio 2020, 12:08

    Fossi al posto del CT me la giocherei così:Lovotti, Bigi, Zilocchi, Cannone, Negri, Polledri, Steyn, Licata, Braley, Canna, Bellini, Sgarbi, Bisegni, Minozzi, Haiyard – in panca: Zani, Fischetti, Riccioni, Lazzaroni, Budd, Tuivaiti, Morisi, Padovani. Spero di non allontarmici troppo. Comunque, per il futuro spero si limitino le equiparazioni e si peschi dai nostri giovani, da Manfredi in poi.

    • Amedeos 5 Febbraio 2020, 12:17

      o Palazzani al posto di Budd

      • luke10 5 Febbraio 2020, 12:18

        Ah ecco, risolto il problema, anche se io porterei Violi. Abbiamo bisogno di qualcuno che calci decentemente nel box.

        • Amedeos 5 Febbraio 2020, 12:24

          Ho scrirtto preso dall’ enfasi ahahahahah e comunque sarà una dura battaglia con gli avanti ecco perchè ne ho messo qualcuno in più 🙂

    • luke10 5 Febbraio 2020, 12:17

      Senza il mm di ricambio? Impossibile

  11. LiukMarc 5 Febbraio 2020, 12:15

    Comunque personalmente (che sono il primo a dire che il Galles, ma anche le altre 4, sia fuori portata per noi) sta storia del contesto non la trovo una spiegazione o giustificazione o quel che è.
    Riflettevo anche riguardo ad altri articoli online. Non siamo al livello 6N. Punto. Chiaro e lampante a tutti.
    Per quanto i ragazzi giochino al meglio delle loro possibilità e diano il 100% (e ci mancherebbe), in 20 anni abbiamo speso (anzi, sperperato) tempo e denaro senza un costrutto, senza una programmazione, senza un obiettivo di lungo periodo. E i risultati si vedono. Che vanno oltre alla prestazione del singolo, visto che fenomeni che ci facciano vincere le partite non ne abbiamo (e comunque mi insegnate che i singoli nel rugby contano molto relativamente).
    Quindi i limiti tecnici in partita (raggruppamenti, palloni alti, posizionamento difensivo, lettura delle giocate avversarie – quante mete ha preso Treviso sui falsi penetranti? – scarsità di soluzioni offensive) li possiamo anche analizzare di volta in volta, ma in un contesto dove “gli altri sono avanti km rispetto a noi” diciamo che ci servono solo per farci delle personali pagelle.
    Poi non sto dicendo “usciamo dal 6N, meglio facciano in 5 o con la Georgia”, anzi, però ecco, secondo me in un 42-0 contro una squadra che è andata col pilota automatico per almeno un’ora c’è pochino da analizzare.
    Non è una critica alla Redazione, sia ben chiaro, è una considerazione generale a mente fredda dopo la 23esima (?) sconfitta consecutiva.
    Poi mi chiedo come facciano in Fir ad essere ancora al loro posto, ma questo è discorso senza fine.

    • Amedeos 5 Febbraio 2020, 12:32

      @LiukMarc, la FIR è ovvio che ha colpe, ma fino ad un certo punto. Mi spiego, dovrebbe innanzitutto fornire uno staff adeguato, con tutto il rispetto ma Goosen ha fatto il suo tempo, viste le prestazioni difensive di Tv, tra falsi penetranti (che si usa tanto) e mete da prima fase, un allenatore per il Brekdown ecc ecc, sul resto non concordo pienamente perchè l’U20 da anni dice la sua, e la nazionale femminile idem. Secondo me i giocatori non si affinano perchè appunto manca uno staff adeguato nella nazionale maggiore e soprattutto si è continuato a far giocare gente prossima alla quota 100.

      • LiukMarc 5 Febbraio 2020, 15:27

        Amedeos, può essere vero, ma diciamo che la responsabilità della cosa ricade sulla Fir, cui secondo me manca realizzare due cose:
        a) che il rugby in Italia non sta fiorendo, anzi, che non è che “domani risolviamo, tranquilli, stiamo migliorando”, che i ragazzini sono sempre meno, e che non puoi nemmeno pensare di selezionare i “buoni” a 18 anni e tirarteli su nella filiera (secondo me le Accademie non sono una scelta sbagliata, eh), dando contributi a quei club che fanno miracoli coi vivai (un Valsu a caso), che i Masi e Lo Cicero son cresciuti al club, non in accademia.
        b) che gli allenatori buoni devi metterli in U16, poi in U18 e in U20, e, come giustamente dici tu, in nazionale maggiore. Ma non uno o due. Quattro o cinque (banalmente: head coach, attacco, difesa/bd, avanti/mischia e skills).
        Son d’accordo che lo staff è quello che è, ma la “colpa” è del coach che fa quello che può, o della Fir che l’ha assunto o lo tiene? (che ci chiama anche bene che secondo me Goosen va li gratis, e alla Zebre una allenatore della difesa non credo lo abbiano).

        • TheTexanProp 5 Febbraio 2020, 18:54

          io prenderei un U16 in toto e la manderei in New Zeland a studiare per tre/quattro anni :-).
          Concordo con tutto cio che dite: causa mancata programmazione abbiamo giocatori con lacune belle evidenti che si riassumono in un 42 a 0 e per me questo e’ il fattore principale. L’allenatore di turno puo fare poco e allenare quello che puo con risultati minimi dato che in nazionale maggiore dovrebbero arrivare giocatori gia’ formati. Abbiamo giocatori, top per il nostro livello, che difficilmente riescono a placcare un giocatore e quelli con miglior movenze sono sempre quelli provenienti dall’estero, un motivo ci sara’.
          C’e’ veramente poco da analizzare e prevedo anni bui davanti, considerando che dietro c’e’ ben poco.
          O in FIR si danno una svegliata e hanno un epifenia mentale random outta nowhere oppure la situazione sara’ uguale per i prossimi 4/5/6 anni. E da 10 anni ormai che dovevano pensare ad allenatori decenti nelle giovanili per sfornare giocatori competitivi poi. Ci troviamo con qualche buon ragazzo che appena si scontra con la realta’ del rugby internazionale paga pegno (e via di equiparazioni che alla fine in ottica FIR sono tappabuchi per la tristezza che crea il sistema).
          E per ora al 6N va bene cosi: fino che il rubinetto e’ aperto e finche’ agli azionisti va bene che l’Italia sia dentro e finche’ tanti ci guadagnano, l’Italia avra’ sempre il suo posto e sta a noi (Italian rugby system) sfornare giocatori per essere competitivi (= maggiori introiti, maggiori sponsors etc etc etc). Le altre nazionali (Gerorgia, Spagna etc etc) sono o troppo lontane rugbisticamente parlando oppure non portano $$$$ come l’Italia. La fortuna e’ solo quella per ora.
          Io la vedro’ negativamente, ma ho seri dubbi sul cambiamento dell’Italia e sono sempre piu convinto che il 6N, se non vedra’ piu un attimo di decenza provenire dall’Italia, guardera’ ad altre nazionali per essere integrate (XXXnations) oppure per dare un po di aria fresca (via italia, dentro un’altra sperando che funzioni meglio). Se fossi a capo di un business, farei esattamente queste cose.

  12. rollus 5 Febbraio 2020, 13:18

    Io penso che il problema sia diverso. In tante altre occasioni con un parziale più o meno umiliante, si è criticato l’approccio alla partita, la svogliatezza, i placcaggi mancati, la mancanza di una reazioni, l’incapacità di organizzare la mischia o le rimesse laterali. Oggi è diverso: a Cardiff la mischia ha retto bene, le rimesse laterali buone, placcaggi diciamo accettabili, un impegno comunque visibile, e nonostante tutto questo il Galles ci ha umiliato mettendo a tabellino 5 mete (5!), con altre 2 annullate e 3 penalties e lasciandoci a 0 punti. ZERO. A questo punto, se non impegnandoci veniamo asfaltati, e impegnandoci un po’ veniamo lo stesso umiliati, dov’è il problema? Il Fitness? dopo così tanti anni non è una scusa. Che il Galles fosse superiore era palese, ma ha sofferto forse 2 volte in tutta la partita, troppo poco, considerando che al 30-0 hanno cambiato la marcia. Evidentemente non c’è lettura delle partite in corso, non si riesce a stare sotto pressione e non si riesce ad agire in modo adeguato.
    A Parigi troveremo una squadra molto più fisica del Galles, se non lotteremo nei punti d’incontro e non placcheremo si rischia un’imbarcata. L’ennesima. Arrivando, preghiamo di no, a 24 sconfitte consecutive.

  13. Mich 5 Febbraio 2020, 13:30

    Ragazzi buongiorno a tutti.
    Lo chiedo a chi è più preparato di me: bene tutti i discorsi sui punti di incontro, che in un partita di rugby fanno la differenza.
    Io però, venendo da un altro sport, riflettevo su una cosa e la ribadisco qui come ho fatto altrove. Spesso vedo che in fase offensiva, quando dobbiamo avviare una fase di attacco, i nostri trequarti, o comunque i ricevitori, partono sempre da fermi. In questo modo è impossibile sia essere avanzanti sia generare linee di corsa che interroghino la difesa avversaria in maniera efficace. Ogni sport contiene in se i concetti di timing e posizione, e in tal senso, da un pò di tempo i ragazzi mi sembrano aver perso di vista entrambi. O la nostra mediana distribuisce fuori timing o i nostri ricevutori sono fuori posizione. Un’altra opzione è che io non ci capisca nulla, e umilmente non posso non contemplarla.
    La riflessione la lascio a chi è più bravo di me.

    • TheTexanProp 5 Febbraio 2020, 20:16

      E’ un problema che è lì da 20 anni circa percio e proprio un problema legato a lacune manageriali: abbiamo allenatori dalle giovanili in su che non sono in grado di insegnarlo dato che non vedo nessuno dei giocatori farlo salvo che non provengano da un rugby diverso.
      E quello del timing è per me una delle diverse lacune, perché di lacune ce ne sono tante…
      Considera poi che in nazionale dovresti arrivare maturo tecnicamente ed essere tra i migliori se non il migliore in quel ruolo. Purtroppo quello che possiamo produrre è questo: giocatori discreti che fanno due/tre fondamentali bene su 5/6. Il tutto si traduce in 42 punti presi e 0 fatti, nemmeno con un Galles con il freno a mano per 50 min.

      • Mich 6 Febbraio 2020, 09:49

        Certo, mi rendo conto che il problema non è solo quello. Ma mi sembra qualcosa su cui si possa lavorare per sopperire magari a mancanze più radicate e difficili da riempire.
        Inoltre io faccio un’ulteriore riflessione, basandomi sulle tue indicazioni. E’ vero che allenare e preparare una squadra è compito di tecnici e preparatori, ma è pur vero che ogni atleta dovrebbe sentire suo il problema. Si parte sempre da fermi, non si ha quindi nè inerzia sufficiente per provare a battere il difensore, o quantomeno a creare difficoltà, nè velocità per generare tagli inediti o abbreviare i tempi di reazione della difesa avversaria.
        Poi è naturale che se a tutto questo si aggiungono errori nei fondamentali, e quello che è il livello di abilità personale, allora non solo il risultato è scontato, ma lo è pure la prestazione.
        Grazie.

  14. irish shrink 5 Febbraio 2020, 13:53

    Signori, io di rugby ne so meno di tutti voi( probabilmente) ed in ogni caso concordo con quello che dite, sono anche d’accordo con quelli che dicono che dobbiamo smettere di lamentarci degli arbitri e guardarci in casa per miglioramenti ma per favore date una occhiata al link qui sotto, magari e’ off topic ma son due giorni che lo volevo segnalare… Pubblicato prima della partita.
    https://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/who-wales-v-italy-referee-17656744

    • maxsavo 5 Febbraio 2020, 14:03

      imbarazzante, arbitro casalingo ? no gallese proprio, alla luce poi di come ha effettivamente arbitrato a senso unico interpretando tutte le situazioni 50/50 a loro favore.

      • irish shrink 5 Febbraio 2020, 14:14

        E quello che cercavo rispettosamente di dire a chi qui di Rugby ne sa mooooolto piu’ di me. Ok che il nostro movimento fa un po’ defecare e che non ci possiamo sempre lamentare degli arbitri ma io lavoro nel campo della salute mentale e quello che vedo spesso mancare ai nostril giocatori e’ l’autostima, ad un certo punto chi te lo fa fare di andare al breakdown e fare il grillotalpa quando sai che se prendi la palla un energumeno in fuorigioco ti passeggia sopra, se la contendi ti piazzano una spalla dentro ad un rene oppure si distendono e la palla te la fregano ridendo mentre guardano l’arbitro. Discorsi ne possiam fare tanti ma se I ragazzi vanno in campo convinti che perderanno e che l’arbitro non li tutelera’, hai voglia che si riesca a vincere.

        • maxsavo 5 Febbraio 2020, 15:14

          probabilmente è proprio questo che vorrebbero vedere da noi, una dimostrazione di forza, uno spirito meno mansueto e meno destinato alla sconfitta ?

          • irish shrink 5 Febbraio 2020, 15:20

            Ci sta, Treviso lo ha fatto vedere diverse volte e concordo ma ricordiamoci che il potere esecutivo in democrazia e’ sempre separato dal giudiziario mentre non e’ cosi per il rugby. I dubbi prima o poi vengono ma e’ vero, cominciamo a fare due o tre mete e poi vediamo se un arbitro partigiano riesce a farci perdere, facendo cosi’ la Speranza e’ che poi un certo rispetto ce lo guadagneremo… Le ragazze in tal senso sono un esempio fantastico.

  15. mamo 5 Febbraio 2020, 14:53

    Se c’è vita dopo il Galles ?
    Beh, vorrei proprio vedere il contrario e da tifoso, orgoglioso di esserlo, mi viene banalmente spontaneo aggiungere che finché c’è vita c’è speranza.
    Sì, io nutro speranza già per domenica. Contro ogni logica ma è così e se non fosse così non la guarderei nemmeno.
    Tiè

    • Atley73 5 Febbraio 2020, 15:20

      Condivido le speranze di mamo e le prudenti considerazioni dello strizzacervelli irlandese: già facciam “fatica”, se poi anche ci tarpano le ali arbitri negletti stiam freschi.
      Io comunque, al di là di tutto quello che è già stato scritto, su cui non sempre mi trovo d’accordo, penso che uno dei principali problemi dei nostri giocatori sia dato dalla scarsissima visione di gioco. Cerco di spiegarmi: l’impressione è che i nostri siano allenati solo al confronto per linee dirette e solo con un piano di gioco. Di fronte ad avversari forti fisicamente ed in grado di neutralizzare rapidamente le fonti di gioco, mi pare non ci sia nessuno abituato a ragionare su possibili strategie alternative. Non credo che i nostri giocatori siano impresentabili a livello fisico e tecnico, credo piuttosto che siano incapaci di trovare soluzioni ad un problema posto dall’avversario sul campo. Forse non si allena in alcun modo la squadra a trovare un piano B e forse si impongono alla squadra game plane troppo rigidi…

      • Parvus 5 Febbraio 2020, 15:27

        molto bello il tuo post atley.
        complimenti.

      • irish shrink 5 Febbraio 2020, 15:36

        Penso che a riguardo tu abbia ragione, ogni Domenica sono a ghiacciarmi le palle (o bestemmiando sotto la pioggia) sopra ad una collina di Dublino dove mio figlio gioca a rugby under 7s e ammetto di non sapere come allenano in Italia ( son via da un quarto di secolo) ma qui li allenano a coprire il campo, la meta non vale se non fai almeno 3 passaggi, non si calcia ancora, niente mischia (ovviamente) e I placcaggi che hanno iniziato a fare da quest’anno sono allenati dalla posizione della testa all’altezza massima ( stomaco ma le caviglie sono dove cercano di indirizzarli). Gli allenatori che sono per carita’ tutti volontari sono 7 (7!) per un gruppo di circa 20 ragazzini e fanno anche corsi sul come preparare I bambini psicologicamente, non solo sul come allenare gli skills ( tutti pagati dalle contribuzioni al club di circa 180 euro l’anno + lotterie e found raisers)

        • Totalmente incompetente 5 Febbraio 2020, 16:44

          Interessantissimo!! Ti prego, raccontaci ancora delle esperienze tue (o meglio di tuto figlio, fortunato!!!)

        • Totalmente incompetente 5 Febbraio 2020, 16:45

          Direi anche che conferma l’idea che il nostro problema risiede tutto nella formazione e nel know-how del rugby di base.

          • TheTexanProp 5 Febbraio 2020, 20:30

            Penso che la cosa sia ormai palese….il problema è che la programmazione è mancata per 10 anni e ora semplicemente il gap è troppo grande per essere colmato. Siamo disorganizzati da diversi punti di vista ma ci tengono lì perché portiamo $$$$. La mia speranza è che cambino direzione e imparino da appunto altre nazioni, come l’Irlanda, su come allenare fin dalle giovanili.

    • aries 5 Febbraio 2020, 15:33

      Grande mamo!!

    • RFC 5 Febbraio 2020, 16:15

      Mamo, non guardarla!
      Ti eviti un altro tubetto di preparazione H, a cui noi italiani siamo ormai assuefatti…
      W il 5 nazioni!!!!

      • mamo 5 Febbraio 2020, 17:37

        @RFC tu non hai idea di quante volte mi son detto e pure giurato “non la guardo più” (la Nazionale) o, ancor più spesso (ma anni addietro) “non ci metto più piede al Monigo” (la Benetton).
        Confesso: non sono uomo di parola (con me stesso) mentre certamente sono uno spergiuro (sempre con me stesso).
        Passano un paio di giorni, dopo le partite più atroci anche quattro, e poi mi dimentico gli obbrobri e le conseguenti “croste” levate al cielo.
        Son fatto così.
        Sono un tifoso.

        • RFC 5 Febbraio 2020, 17:45

          Anch’io sono così, ma ho iniziato a mollare. Preferisco una bella sciata ad una partita dell’Italia.
          Per dirti, le carnevalate contro gli All Blacks non le guardo più da anni…
          Va bene tutto, ma c’è un limite in ogni cosa.
          Ormai per me siamo tornati al 5 nazioni: ci sono due partite a week end da vedere e un’altra che se proprio non ho niente da fare….
          Lo scrivo con molto rammarico, ma non mi sento più partecipe.

          • Bimbubam 5 Febbraio 2020, 18:54

            Non sono d’accordo, rimangono 3. Solo che la nazionale italiana da vedere è la femminile ? Scherzi a parte, non so se seguite SquidgeRugby su YouTube, ma ha fatto un video su Francia Inghilterra femminile sostenendo (in maniera provocatoria ma tutto sommato seria) che sia stata la partita più bella del weekend. E io per quel che ho visto, non è che possa dargli così torto. Di sicuro la nazionale femminile mi dà più emozioni (e soddisfazioni) di quella maschile, ecco

  16. Bimbubam 5 Febbraio 2020, 15:16

    Riprendo una buona metà dei commenti sopra per dire che per come la vedo io, delle 3 finestre internazionali che abbiamo, al 6 nazioni dobbiamo mettere le pezze e sperare nel futuro, ma io o d’estate o d’autunno (bisogna vedere quale dei due ha i match più abbordabili, ma preferirei d’autunno in previsione del 6 nazioni) io convocherei solo under 25. So che è una scelta drastica ma siamo passati dal convocare 18enni in maggiore al dire che un 22enne sta crescendo e un giorno sarà pronto per la nazionale. DATEGLI RESPONSABILITÀ, SE SON ROSE FIORIRANNO. (che poi non significa che un giocatore acerbo debba venire bocciato definitivamente, ma che chi è più maturo di quanto si creda deve avere occasione di dimostrarlo)

    • Parvus 5 Febbraio 2020, 15:29

      concordo bim bu bam
      hai perfettamente ragione.

    • LiukMarc 5 Febbraio 2020, 15:39

      Sono molto d’accordo con quello che dici sul passaggio dal 18enne in nazionale (Parisse, Masi, Bergamirko), al 22enne che “cresce”.
      Vero che anche non credo che i nostri U25 (che poi, quanti sarebbero da portare in nazionale?) buttati cosi nella mischia darebbero grandi risposte. Niente contro di loro, ma giocare in Top12 è troppo poco. E non lo dico io, ma gente come Bortolami (se ricordo bene la sua intervista).
      Sicuramente va data loro fiducia, molta, opportunità di giocare a livelli più alti della seria A – Top12, sbagliando e facendosi le ossa come si deve.
      Però sappiamo bene come vada ripensato il modo in cui si allenano/crescono tali ragazzi, perchè tra un U20 italiano e un U20 francese che gioca in Top14 o ProD2 c’è ancora troppa differenza (e infatti loro in Nazionale ci vanno. Al 6N)

      • Bimbubam 5 Febbraio 2020, 16:54

        Sono anche d’accordo. E ti dirò, sotto questo punto di vista viva le zebre che da un paio d’anni (cioè dopo il fallimento) hanno finalmente iniziato a fare il loro lavoro, cioè lanciare giovani. Io spero davvero che l’anno prossimo arrivino altri 10 ragazzi sotto i 23 anni e l’anno dopo altrettanto, che fino a 5 anni fa gente come Bianchi, Fischio, Zilocchi, Manfredi rischiavano di pascolare in top 12 fino ai 25 anni. Poi anche Treviso fa il suo ma le zebre sono federali, è il loro lavoro. Rimango comunque dell’idea che sia meglio rischiare di perdere una partita con l’Argentina B o la Georgia o Tonga invece di dover schierare una formazione semititolare per riuscire a portarla a casa in maniera convincente

        • Bimbubam 5 Febbraio 2020, 16:58

          Mi auto-obietto che per quello c’era la Emergenti, ma era una buffonata, si trovavano una settimana e giocavano a non farsi male. Sono convinto che se crei un sistema in cui i giocatori per primi sanno che se si fanno un paiolo così a novembre spaccando legna rischiano di esordire nel 6 nazioni, entrano in campo con un’altra convinzione. E la voglia è la cosa che manca di più alla nostra nazionale (sia chiaro non credo ci siano giocatori svogliati, tutti onorano la maglia. Ma di fame ce n’è poca, ecco)

  17. Bimbubam 5 Febbraio 2020, 15:16

    Riprendo una buona metà dei commenti sopra per dire che per come la vedo io, delle 3 finestre internazionali che abbiamo, al 6 nazioni dobbiamo mettere le pezze e sperare nel futuro, ma io o d’estate o d’autunno (bisogna vedere quale dei due ha i match più abbordabili, ma preferirei d’autunno in previsione del 6 nazioni) io convocherei solo under 25. So che è una scelta drastica ma siamo passati dal convocare 18enni in maggiore al dire che un 22enne sta crescendo e un giorno sarà pronto per la nazionale. DATEGLI RESPONSABILITÀ, SE SON ROSE FIORIRANNO. (che poi non significa che un giocatore acerbo debba venire bocciato definitivamente, ma che chi è più maturo di quanto si creda deve avere occasione di dimostrarlo)

  18. quasiperplesso 5 Febbraio 2020, 15:53

    Vedo sento e leggo e le stesse cose da circa 15 anni.
    Il settore giovanile non produce nulla, a parte Canna ( e mi fermo qui…)
    La serie A è al limite dell’imbarazzante, ed è meglio non farla vedere ai bambini che vorrebbero iniziare questo fantastico sport. Se poi vedessero la seri b, finiranno a giocare a qualsiasi altro sport.
    La federazione in primis e poi le due squadre del pro 14 , hanno naturalizzato anche chi passava per strada vicino ad un campo di allenamento..
    Abbiamo i 3/4 più scarsi delle prime 15 squadre del ranking mondiale. Ci si affida ai singoli, ma è sempre la solita preghiera nel vento.
    Il pacchetto di mischia non è nemmeno malissimo, anche se un Zanni,non può giocare fino ai 45 anni.
    L’unica soluzione che vedo possibile è partire da un gruppo di giovani, che prederanno esattamente le solite “asfaltate”, ma spero che stando insieme e innestando 4/5 giocatori al massimo per anno,e prima o poi si costruisca una squadra decente. Mettere come n. 8 un equiparato di 32 anni,mi sembra una cosa senza senso.
    Anche perchè leggendo i vari forum esteri, non sono proprio contenti delle 23 partite consecutive perse, e reputano la partita contro l’Italia 5 punti sicuri sia che giochino in casa o a Roma.
    Che tradotto significa: ho fanno qualcosa per migliorare, oppure:è stato un piacere, arrivederci.
    Torniamo al 5 nazioni.
    Dopo il rugby in Italia, praticamente scomparirebbe.
    Fondamentalmente siamo ad un bivio: o si mettono persone competenti,partendo dalla federazione,e scendendo fino al DOR, o la vedo male.
    E i giovani mandarli all’estero , dove inizino a farsi le ossa già dai 14/15 anni.
    Ho vissuto a Londra per 6 anni, e solo in quella città ci sono almeno un 90/100 società di Rugby , partendo dagli amatoriali, e finendo alla Gallagher Premiership.
    Mi scuso se ho detto cose ovvie , e forse banali
    Se la Francia gioca come contro l’Inghilterra,urge pallottoliere.
    Anche come sempre in tutte le partite, spero nel miracolo.

    • mistral 5 Febbraio 2020, 17:47

      …non credo che la Francia giocherà “come” contro l’Inghilterra, sicuramente i bleus non si dovranno spendere in maniera così assatanata in difesa, e credo che anche sui punti di incontro non avranno grosse difficoltà… la mischia chiusa potrebbe essere un punto debole, a meno che FG e soprattutto Ibanez, in settimana, siano riusciti a forza di smadonnamenti a far cambiare atteggiamento alle loro prime… per quanto concerne la touche, se solo la Francia giocherà al 70% di quello che si è visto domenica scorsa, costituirà per loro un altro tassello fondamentale di conquista… poi, come alcuni dicono, il miracolo ci sta, gli intercetti esistono per quello, un arbitro irlandese con antiche origini romane che favorisca la Squadra, un improvviso tsunami su Parigi… la vedo comunque dura, pallottoliere o meno, anche perchè i rumors fanno pensare a pochissime turnazioni, Serin invece di Dupont, Jalibert fin dall’inizio con Ntamak a centro, Ramos al posto di Rattez (ma non ci credo finchè non lo vedo scritto), mentre secondo me il pacchetto degli avanti dovrebbe essere riconfermato, soprattutto la prima linea… come dici, 5 punti giocando con l’Italia sono il minimo sindacale che le altre 5 si prefiggono, riuscire a fare un punto di bonus difensivo a Parigi sarebbe già un successo…

      • mistral 5 Febbraio 2020, 18:02

        …arbitro gallese con antiche origini romane, non irlandese, mi scuso per l’errore…

  19. quasiperplesso 5 Febbraio 2020, 15:58

    o fanno, non ho fanno. sorry

  20. TheTexanProp 5 Febbraio 2020, 22:08

    Io ho sempre difficoltà a capire questi articoli dato che vedo a ripetizione e ormai da qualche anno sempre i soliti problemi.
    Ormai puoi mettere tutti i fattori (programmazione, livello allenatori, etc etc) su un modello predittivo e arriverai al medesimo risultato nel 2021. Se non cambia nessuno di quei fattori purtroppo alla fine arriverai sempre allo stesso risultato.
    Si, abbiamo una mischia migliore e solida ma sbaglio o è sempre stata l’unica vera qualità del rugby italiano? Cosa scontata, nulla di positivo in questo.
    Semplicemente un fattore stabile.
    Quello che è pure stabile sono altri fattori: giocatori giovani o maturi che hanno sempre (ormai statisticamente provato) delle lacune in diversi fondamentali e queste lacune sono per me sempre uguali, da 20 anni a questa parte. L’unica differenza è che il rugby è cambiato e perciò, mentre prima era “mascherato” da un rugby diverso, i problemi vengono sempre resi più palesi.
    Posizionamento, handling skills, calci, visione di gioco, tutte cose che ci tiriamo dietro ormai da anni senza aver mai cambiato di una virgola (lacune presenti 10 anni fa, lacune presenti ora, giocatori diversi). Si c’è’ un po’ di varianza in termini statistici (magari ora con le mani siamo meglio di prima per dire) ma mentre le altre squadre hanno accelerato noi siamo stagnanti.
    Sono l’unico a vedere questo? Potrei pure sbagliarmi e mi piacerebbe qualcuno commenti.
    Per me c è sempre vita, speranza (tifoso pure io come voi) ma sono talmente realista da non vedere una singola vittoria nei prossimi 2/3/4 anni. E mi piacerebbe sbagliarmi di grosso.

Lascia un commento

item-thumbnail

Le sedi dei Test Match delle Autumn Nations Series dell’Italia: in attesa degli All Blacks

Prima Argentina e poi Georgia, poi il gran finale contro la Nuova Zelanda

24 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Italia, Marzio Innocenti: “Samoa, Tonga e Giappone partite complicate”

Il presidente federale ha parlato di Nazionale e delle prossime Summer Series

21 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Italia, Gonzalo Quesada: “Ora il difficile è confermarsi, in estate avremo partite impegnative”

Il ct azzurro: "Ho imparato e comunico in italiano anche per rispetto: sono io a dovermi adattare, non viceversa"

20 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Italia, Niccolò Cannone: “È un momento importante per il nostro rugby, non abbiamo mai smesso di crederci”

Intervistato durante la nuova puntata del nostro Podcast, l'Azzurro ha rimarcato il duro lavoro che c'è dietro i successi della nazionale

11 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Autumn Nations Series: Italia-Argentina verso lo “Stadio Friuli” di Udine

La prima partita dei test autunnali degli Azzurri dovrebbe giocarsi nella città friulana

6 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Tommaso Menoncello: “Sonny Bill Williams è sempre stato il mio idolo. Andrea Masi mi ha insegnato molto”

Il trequarti del Benetton è il più giovane giocatore a vincere il premio di "Best Player of Six Nations"

5 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale