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la rainbow nation allora viveva nei sogni di qualche visionario, oggi solo nei racconti dei giornalisti…nel Sud Africa è in atto da anni il nuovo razzismo contro i bianchi, massacrati nelle farm, emarginati nelle periferie, costretti a scappare dalla terra che hanno civilizzato anche introducendo questo magnifico sport, verso altre destinazioni europee ed oceaniche…chissà quando vedremo davvero questo arcobaleno sui cieli dell’estremo sud africano…
costretti a scappare dalla terra che hanno civilizzato? Ci sarebbe moto da dire su quest’opera di civilizzazione.
quali sono le tue fonti?
parlerei prudenzialmente di bufale un tanto al chilo:
https://lanuovabq.it/it/genocidio-in-sudafrica-non-esiste-ma-tutti-ne-parlano
viviamo nel paese in cui la gente che ha firmato contro il MES ha dichiarato di non sapere che cosa fosse ma di averlo fatto perché l’ha chiesto Sxxxxxx (mi censuro da solo)
mic.vit, tu sei quello che ha detto, qualche mese fa, che O’Shea avrebbe chiamato Mbandà non per meriti sportivi ma perchè è nero, parlando di razzismo verso i bianchi.
Ecco, mic.vit, io non ti rispondo perchè non ho voglia di perdere tempo con uno come te.
Mi stupisce anche che la redazione, spesso attenta al livello di civiltà degli scambi, intenda la cosa solo nell’area “non dire le parolacce”, riducendo un po’ il senso del rispetto che si dovrebbe tenere in un forum come questo. Non dico sia questo il caso specifico, ma in passato ho letto interventi davvero irrispettosi che non sono stati sanzionati solo perchè non erano conditi da parolacce.
Quando uno parla senza avere alcuna contezza dell’argomento in genere dice stupidaggini. Il Sudafrica è un paese che conosco bene per vari motivi, e il razzismo al contrario, il razzismo verso i bianchi, oltre ad essere chiaramente una bufala nei fatti, c’è solo nella testa degli ignoranti. I Bianchi massacrati nelle farm, poi, è insuperabile; nessun nazista avrebbe potuto inventare un’idiozia del genere neanche quando i mezzi di comunicazione erano ben al di sotto delle potenzialità riposte nell’attuale tecnologia (o forse, proprio per questo). La libertà è dunque arrivata a questo: puoi dire qualsiasi nefandezza, qualsiasi porcheria, accusare e gettare fango su persone, cose, idee, mostrare la propria ignoranza crassa e imbarazzante, ma se non dici parolacce allora partecipi comunque al consesso democratico. A casa mia mi avevano spiegato altri principi: cioè che uno è veramente libero quando sa di cosa parla e solo da lì in poi ci possono essere opinioni divergenti. Ma, evidentemente, non sono più i tempi.