La prestazione del capitano azzurro e quella del giocatore francese hanno caratterizzato il decimo turno del campionato francese
Top 14, parole e numeri: l’esordio di Sergio Parisse e i piazzati di Plisson
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In bocca al lupo, Sergio!
Mi pare sia comparso anche in altro articolo qualche giorno fa lo stesso refuso, comunque i campioni in carica sono lo Stade Tolousain e non i rivali di Castres 😉
…un cenno a due incontri, ognuno nel suo genere “esemplari”:
R92/UBB nel teatro-stadio parigino , al coperto ed al caldo, erba artificiale, clima artificiale, gran bello spettacolo, rugby di movimento, giocate individuali e corali da manuale, spettacolare maxi-schermo (dire maxi però è riduttivo) per rivedere le azioni, tutti al calduccio (giocatori e spettatori) ma con alla fine una impressione (parere personale) di qualcosa di persin troppo artificiale… altro clima e spettacolo a Pau, Pau/RCT, sotto un diluvio ininterrotto, campo “grasso” a dir poco, spettatori al freddo ma caldissimi nel tifo,combattimento puro sul campo nelle mischie e nelle touches, pallone che va dove vuole ancor più del solito, pochissime giocate alla mano (una delle poche ha visto Parisse pronto a concludere in meta), insomma un rugby autentico, di trincea… due volti dello stesso gioco, nello stesso campionato, unico elemento comune la voglia agonistica dei giocatori (tutti) che sia in un caso che nell’altro non si sono mai tirati indietro, e questo è forse il segreto della passione ovale…
Bello questo commento!
quoto…abbasso la u arena!!
Bene che Parisse riesca a trovare spazio a Tolone perchè vuol dire che sta bene e che può ancora dire la sua.
Bene soprattutto per lui che merita una buon finale di carriera e che giocando con continuità con Tolone può legittimare la sua presenza in nazionale (perchè è chiaro che se puoi giocare nel Tolone allora puoi giocare per la nazionale italiana).
Se fossi in Franco Smith cercherei di utilizzare questo 6n per effettuare i passaggi di consegna tra i grandi vecchi (Zanni, Ghiraldini e Parisse) e i nuovi innesti (Cannone, Lamaro, Pettinelli, Manfredi), variando un po’ di più la formazione per creare competitività e avere sempre giocatori freschi
Ma, aspettate un attimo. Quindi Sergio Parisse è un buon giocatore di rugby? E gioca in un eccellente club di rugby?
Cioè, insomma è bravo!
A rileggermi rilevo che forse c’è il rischio che molti possano non cogliere l’ironia.
Per chiarezza, a mio avviso Sergio è il miglior giocatore di rugby che l”Italia abbia mai schierato e, a livello internazionale, uno dei più rilevanti.