A Bedford va in scena una gara molto simile, per andamento e punteggio finale, a quella di Exeter in marzo
L’Italia lotta per un tempo, prima di cedere (60-3) all’Inghilterra
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Che dire? Bastava guardare alla differenza di stazza tra le due squadre – non solo altezza, peso e velocità, ma anche la potenza nei calci – per capire come sarebbe andata a finire. Avevamo in campo una squadra di professioniste, che giocano ogni sabato in un campionato molto competitivo, contro una squadra composta in larga maggioranza di dilettanti che si sono viste tre giorni prima e che giocano in un campionato in cui a parte due scontri diretti le partite finiscono da 50 punti di scarto in su. Inoltre, la profondità del movimento è quella che è: alcune assenze di peso si sono sentite molto in queste due partite (forse ancora di più la Madia della Furlan, e certamente di più contro il Giappone che oggi). Comunque, prima di fare un bilancio di questo Novembre vorrei vedere come va Scozia-Giappone domani. Il risultato di domani, più che l’inevitabile sconfitta di oggi, dovrebbe aiutarci a capire dove stiamo al momento.
Dimenticavo: l’unica cosa che mi ha lasciato veramente perplesso della gara di oggi è stata la scelta di schierare Barattin ad estremo, che mi è parsa alquanto spaesata. Perché far giocare la gente fuori posizione quando hai la Stefan (che peraltro non ha demeritato a mediano) che gioca spesso estremo e la partner di campionato della Barattin all’apertura? Boh.
con il giappone abbiamo avuto l’antipasto
poi con l’inghilterra arrosto con patate.
bondì che te saudo.
Francamente non capisco il senso di questi sarcasmi. Le ragazze hanno preso battuti del genere anche nelle ultime stagioni (Francia 2018, Inghilterra a Marzo) e poi sono sempre tornate a prestazioni più che decenti. Un po’ di rispetto per il lavoro di quella che rimane DI GRAN LUNGA la squadra più forte del rugby italiano da quando siamo nel 6 Nazioni non guasterebbe. Te saudo.