L’ex Benetton Rugby è il 9 titolare di una squadra in grande spolvero
Terza vittoria consecutiva e zona playoff in ProD2 per il Colomiers di Edoardo Gori
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Bravo e bene Gori!
Bravissimo Edo! Che piacere!
Un giocatore di 29 anni che ci sta ancora benissimo ad alto livello. A Treviso si era consumato un ciclo dopo 10 anni ma alle Zebre sarebbe stato 2 spanne sopra Palazzani e Renton. Per non dire alla RWC…
Ottimo! Ero quasi certo che avrebbe fatto bene, sono davvero contento per lui. Bravo Ugo… 🙂
Dove sono tutti quelli che gli hanno tirato merda per anni?
Senza considerare che ha avuto continui problemi al ginocchio e che magari non tutti reagiscono nel migliore dei modi alla concorrenza?
A volte qualcuno dovrebbe pesare le parole anche quando scrive in un blog come questo. L’educazione sta bene anche in casa del diavolo.
Bravo Ugo, Nemo profeta in patria, chissà che non sia il Deklerk italiano e si riaprano le porte della nazionale in
Continua cosi’ Ugo e in bocca al lupo!
Complimenti e in bocca al lupo anche per la carriera da allenatore di Mirco che in un paio di stagioni e’ gia’ arrivato molto in alto in un ambiente molto competitivo!
Grande Ugo! Ti auguro di avere anche la possibilita’ di cogliere un’ultima soddisfazione azzurra.
Come giustamente dice Sandokan complimenti anche a Bergamasco, che senza far baccano e’ arrivato ad un livello, da tecnico, davvero importante!
…forse a Colomiers Edoardo ha trovato (anche) un clima maggiormente professionale: una società che, senza far troppo rumore, si propone di continuare in ProD2 per alcune stagioni ma non disdegna il colpo grosso di posizionarsi in chiave play-off fin da subito, con un piano industriale di finanziamento locale sostenibile che permette di offrire a quasi tutti i giocatori tre anni di contratto (minimo due con opzione sul terzo) con un buon mix tra giovani e giocatori di esperienza (anche) internazionale, tra cui Gori… essere poi geograficamente nell’hiterland tolosano, nel cuore del territorio rugbystico francese per eccellenza, è sicuramente uno stimolo in più per chi, come lui, ha ancora molto da dare (29 anni non sono certo l’anticamera della pensione agonistica!)…
Non mi sembra che a Treviso negli ultimi anni siano mancate la professionalità o la programmazione.
…Treviso è sicuramente la miglior (e l’unica) espressione di rugby (semi)professionsitico italiano, ma non è questo il senso, ciò che voglio dire è che, se pur lodevole, la situazione trevigiana non ha niente a che vedere con la situazione francese e della regione tolosana in particolare dove nel raggio di poche decine di chilometri trovi una decina di società di alto livello ed un clima in cui si parla rugby, si vede rugby, si “mangia” rugby…
d’accordo con Try, dove sono tutti i suoi “estimatori” ? comunque bene che giochi con continuità, chissà mai ……
Un po’ 9 un po’ 15 in D2, a Grenoble c’è pure Capuozzo, per le regole attuali dopo aver giocato in U20 è italiano o può restare francese? (anche se con il vivaio che hanno posson pure lasciarcelo)
mi risulta che lu20 cappi, altrimenti ci eravamo anche persi per strada Polledri. Poi, c’è sempre l’escamotage del seven olimpico, ma non credo che i francesi abbiano tutto questo bisogno del nostro Don Capuozzo
Bene che Gori sia tornato a giocare bene e titolare con regolarità. Peccato non sia successo quando giocava ancora in Italia.
Già che siamo al ProD2, ci sono notizie di Iachizzi?
Per il momento, mi pare averlo visto solo una volta in uno schieramento dell’USAP, al inizio del campionato, poi più niente. Non so se per infortunio o altro.
Sul cammino professionale di Gori non mi pare che ci siano misteri da svelare o recriminazioni da fare. Nella seconda parte della sua permanenza al Benetton era entrato in un periodo involutivo di forma – niente di anormale – al quale però si sono aggiunti gli infortuni e il problema di una concorrenza nel suo ruolo sempre più agguerrita e di qualità. Quindi era rimasto tagliato un po’ fuori. Ha avuto la fortuna di cogliere questa occasione di giocare a Colomiers in un contesto bellissimo come quello del ProD2 dove si gioca un rugby di alta qualità ma anche piuttosto favorevole al gioco espansivo, con un contorno di bel pubblico, begli stadi, bell’ambiente ricco di storia e cultura rugbystica. Finora è stato bravo a sfruttare alla grande l’occasione. E quindi, bravo e auguri per il seguito! Ricordiamoci che anche Tebaldi era finito in una specie di dimenticatoio, benché di lusso, e poi ha saputo sfruttare l’occasione col Benetton.