Rugby World Cup 2019 – Fisicità, difesa e intuito: gli Springboks campioni del mondo

Nella finale contro l’Inghilterra c’è stata tutta l’essenza del rugby sudafricano, brutale e risolutivo all’ennesima potenza

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Obelix-it 4 Novembre 2019, 09:02

    Nella prima immagine, si vede tutta la differenza tra gli AB, che hanno ‘sfaltato’ i boks, e gli inglesi che li hanno subiti : dietro Kolbe (che sta gia’ avanzando…) c’e’ una prateria sconfinata, e anche ammesso e non concesso che LeRoux (o Pollard, chiunque fosse estremo…) fosse arrivato in tempo, si sarebbe trovato in un 1 contro 2.

    Li’ la coppia Ford-Lawes ha cannato scelta di gioco lla grande, laddove con piu’ probabilita’ BB o Mo’unga avrebbero piazzato un grubber dietro Kolbe (c’e’ un sacco di spazio per passare…) oppure il centro / terza AB avrebbe girato al volo la palla sull’ala, eludendo il placcaggio e permettendo la segnatura pesante.

    Se andiamo a guardare (1) c’e’ *sempre* soprannumero al largo per chi attacca e (2) e’ con azioni di questo tipo che gli AB li hanno stesi.

    Anche nella seconda immagine: e’ un 4 vs 2, “basta” fissare l’uomo e scaricare al compagno un attimo prima del placcagio e via. SBW ci si troverebbe a nozze ( punti in mezzo ai due, li atiri veso di te e poi offload all’ala che ha praterie libere).

    Per chi non se lo ricordasse: Carter fece la stessa cosa contro la Francia, solo che li’ era un 2vs4, ma *lui* attiro’ *tutti e quattro* i francesi su se steso prima di fare un offload magico a Savea…
    That’s the diff between gli AB ed il resto del mondo…

    • western-province 4 Novembre 2019, 10:05

      Gli All Blacks sono tecnicamente (scelte di gioco e capacità di esecuzione) i migliori e su questo non ci piove ma come hanno sofferto la fisicità inglese così avrebbero sofferto la fisicità sudafricana in finale.
      Non dimentichiamo che nella prima partita i SAF non sono assolutamente stati asfaltati; hanno perso e meritato di perdere ma la partita si è risolta grazie a 2 mete in 5min quando i NZ stavano soffrendo tremendamente.
      Poi purtroppo per gli all black non mi sembrano abbiano usato al meglio tutte le loro competenze contro gli inglesi, quando era evidente che contro una difesa avanzante come quella inglese un gioco al piede ben impostato li avrebbe messi sicuramente in difficoltà (magari con un B.Smith in campo a contendere palloni)

    • Andrea B. 4 Novembre 2019, 20:55

      Insomma, sono i veri campioni anche quando arrivano terzi… ?

  2. mic.vit 4 Novembre 2019, 09:54

    il problema è che l’Inghilterra aveva grosse difficoltà a muovere velocemente i palloni al largo…troppo spesso mal eseguiti, aggiunta la scarsa fisicità rispetto alla semifinale e agli errori di valutazione sopra esposti rendevano impossibili gli avanzamenti…l’Inghilterra della semifinale non avrebbe avuto difficoltà a sbarazzarsi dell’Sa, poi avrebbe avuto lo stesso dramma nella finalissima con un’altra squadra, perchè il sistema di gioco di EJ, lo abbiamo visto anche nello scorso 6n, è formidabile in partite secche ma troppo logorante quando si susseguono match che tolgono il fiato…
    Tornando al Sa…l’articolo ha davvero detto tutto, sottolineo solo l’indispensabilità di Kolbe, soprattutto nella fase difensiva…oltre alla grandissima intelligenza tattica e i giochi di gambe sopraffini lo rendono un mix micidiale tra Shane Williams e Jason Robinson…se continua così segnerà un’era

    • davo 4 Novembre 2019, 10:22

      @mic.vit spero anche io che Kolbe segni un’era, abbiamo bisogno di piccoletti che dimostrino come il rugby non e’ solo fatto di giganti. D’altronde Kolbe ha fatto un paio di placcaggi davvero notevoli su gente molto piu’ grossa. Anche se per nazionali come l’Italia gente come lui e’ troppo piccola per il rugby di elite.

      • F.A.L 4 Novembre 2019, 11:21

        Già..mi manca un sacco vedere Shane Williams per esempio..

        • davo 4 Novembre 2019, 11:35

          esatto, pero’ Kolbe e’ la dimostrazione che e’ possibile. Poi e’ chiaro che nazioni come il SA (o altre) magari se trovano il ragazzo piccolo ma forte lo seguono e lo aiutano a crescere. Mentre altre nazioni hanno filosofie diverse ed a priori tendono ad escludere dal percorso pro giocatori con certe caratteristiche.

      • mic.vit 4 Novembre 2019, 14:01

        il Sa ci ha mostrato anche come il rugby (contrariamente a ciò che si diceva 5 anni fa, mi pare lo sostenesse anche Munari ma non ne sono sicuro e mi scuso in anticipo se gli attribuisco cose non dette) continui ad essere uno sport per tutte le taglie…guardiamo anche all’altro mediano di mischia oltre al diavoletto biondo…certo si sta continuando ad estremizzare e si vedono scontri in cui saltano spalle manco se fossero grissini…per questo bisognerà trovare soluzioni, però non si potrà mai prescindere anche da determinate tipologie di giocatori

      • Andrea B. 4 Novembre 2019, 21:16

        Credo che dipenda da come i giovani giocatori vengono formati nei paesi rugbisticamente avanzati: laddove sono in grado di fornire una preparazione atletica e tecnica di altissimo livello, allora può venire fuori un top player anche con cm e kg in meno della media…
        Da noi un Kolbe probabilmente sarebbe un po’ meno forte e un po’ meno in grado di prendere la decisione giusta in una frazione di secondo… ergo sarebbe solo un discreto giocatore di cui si diceva “peccato che non sia diventato grande e grosso, sennò chissà dove poteva arrivare…”

        • mic.vit 4 Novembre 2019, 23:17

          discorso che fila, la mentalità del kilorugby vuol sopravvivere a tutti i costi, però noi ad esempio abbiamo Minozzi, il migliore di scuola italiana

          • Andrea B. 5 Novembre 2019, 20:46

            Infatti Minozzi proviene da una “scuola” che è la migliore d’Italia. Curare di più tecnica e atletismo fin dalla U14 farebbe un gran bene ai prospetti del rugby italiano, sia ai grossi che ai piccoli!

  3. Parvus 4 Novembre 2019, 10:59

    mi ricordo che molti che scrivono in questo blog, avevano detto che la PARTITA fosse per noi quella con il sud africa!

    • F.A.L 4 Novembre 2019, 11:17

      Premesso che non ero tra quelli anzi, però un obbiettivo te lo devi dare altrimenti meglio che stai a casa. Chiaro il SA è più forte ecc ecc ma se non hai obbiettivi che ci vai a fare alla Coppa del Mondo?

  4. madmax 4 Novembre 2019, 11:40

    Una curiosità non necessariamente collegata; ho ascoltato in un podcast e scoperto come John Smith, grande tallonatore SA oltre a Claremont, etc abbia il passaporto italiano. Come diavolo l’ha ottenuto?

  5. Parvus 4 Novembre 2019, 12:16

    si hai ragione @fal che devi avere un obiettivo, ma te lo devi dare giusto, se no dopo svacchi (scusa il termine).

    • F.A.L 4 Novembre 2019, 14:04

      Sono tra quelli che ha sempre sostenuto che il nostro mondiale sarebbero state Canada e Namibia alla luce di quanto visto fino all’inizio delle belligeranze mondiali ma io sono un tifoso ed appassionato non faccio parte dello staff azzurro che di canto suo degli obbiettivi se li deve dare visto e considerato che è il loro lavoro.
      Questo obbiettivo non poteva essere battere Namibia e Canada dopo 4 anni a prescindere da tutto. Porsi obbiettivi ed essere ambiziosi è implicito nel professionismo.

      • Parvus 4 Novembre 2019, 20:56

        giustissima la tua risposta @fal, ma porsi degli obiettivi troppo grandi, visto che noi non siamo il giappone che ha passato il primo turno, poi sono controproducenti, vanno a deprimere tutto l’ambente….
        spero di essermi spiegato.
        comunque argomenti molto bene, complimenti.

      • aries 4 Novembre 2019, 21:02

        Fissare degli obbiettivi, anche se utopistici credo sia fondamentale, ľ importante poi, sarebbe essere realistici nell’ analisi di dati oggettivi, no perché, mi pare di aver sentito dire da qualcuno che la mischia no-contest, contro i sud africani, chiaramente gli ultimi arrivati in mischia chiusa, ci avrebbe in qualche modo sfavoriti, in quanto “evento non contemplato” durante la preparazione settimanale alla partita… Sceneggiatura degna del migliore dei film grotteschi

  6. Mr Ian 4 Novembre 2019, 16:42

    ha vinto il rugby più noioso, monodimensionale e asfissiante di tutta ovalia…ora il SA tornerà a perdere test match e pigliare ripassate dalla Nuova Zelanda da qui fino al prossimo mondiale.

    • Andrea B. 4 Novembre 2019, 20:53

      Chissà…
      Questo commento comunque fa il trittico con i primi due, rispettivamente che gli ABs gli avrebbero sicuramente battuti e che l’Inghilterra della semifinale li avrebbe sicuramente battuti… ?
      Ma veramente i bokke suscitavano così poca simpatia e annoiavano? La finale poi è stata uno spettacolo rugbistico… e il bello di questo sport è che ci sono tanti modi di interpretarlo. (se poi proprio annoia…. c’è il seven e i cugini del league…)

      • Mr Ian 5 Novembre 2019, 08:54

        io parlo di cifre stilistiche, di modo di giocare che possono influenzare il rugby del futuro. Il rugby del Sud Africa di questo mondiale è identico a quello che proponevano anni fa quando in cabina di regia c’era Morne Steyn e all ala Habana e davanti tutti quei gladiatori che battagliavano in mezzo al campo.
        Un rugby efficace per vincere il mondiale, senza dubbio, ma molto dipende anche dall avversario che trovi davanti. AIl Sud Africa oltre ad essere stato molto bravo, ha avuto anche una buona dose di fattore C. Rischiava di perdere contro un Galles in versione pronto soccorso, ed in finale ha vinto contro un Inghilterra che ancora era a festeggiare la vittoria della settimana prima.
        A me non annoia il Sud Africa, ma questo modo sud africano di giocare.

  7. RigolettoMSC 4 Novembre 2019, 21:04

    Ian, perché dici che è il Rugby più noioso? A me piace assai e c’è tutto: forza fisica, abilità, furbizia, rapidità di decisione. Certo che è uno standard molto alto e magari non riusciranno a mantenerlo, chissà, ma intanto hanno perseguito ferocemente un obiettivo arrivando al picco della forma proprio per la finale. C’è anche un pizzico di fortuna, per carità, ma anche una notevole programmazione. Data per quasi ininfluente la partita con gli AB hanno tentato di vincerla ma visto come si era messa hanno accuratamente evitato di esagerare, non stancarsi troppo, non farsi del male, tanto il passaggio del turno lo davano per scontato. E’ andata come doveva andare, l’unica vera sofferenza l’hanno avuta contro il grande cuore del Galles, ma è un mondiale, perbacco! e ci sono anche gli altri.
    E non bisogna dimenticare che il mondiale è pur sempre un torneo, anche se è IL torneo, e per vincerlo bisogna organizzarsi per vincere proprio quel torneo lì, il resto (prima e dopo) non conta. Sembra una cosa banale, ma se ci pensate è proprio quello che ha fatto il Sud Africa.

  8. barbi 5 Novembre 2019, 10:12

    Se parliamo di rugby bello da vedere, non scherziamo ,quello delle isole del pacifico e il migliore con creatività e invenzioni ,poi si sa le difese sono un optional. Se invece parliamo di rugby per vincere sicuramente quello europeo, o sudafricano e quello più adatto , però non ditemi che e meglio da guardare, chi si innamora di questo sport e grazie ai vari tagaloa,tuigamala,lomu campese e via dicendo il resto è noia(come diceva qualcuno),anche la finale diciamo la verità era noiosa ,si aspettava qualche lampo di genio in mezzo a tanti gladiatori il vero spettacolo e quando il Sudafrica e riuscito a fare la metà o fare qualche azione travolgente ,non chiudere e aprire i cancelli.

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