Rugby World Cup 2019, Scozia: le dichiarazioni di Townsend e Laidlaw dopo il ko col Giappone

Allenatore e capitano non cercano scuse analizzando i motivi della sconfitta e dell’eliminazione subita

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Parvus 14 Ottobre 2019, 10:08

    il capitano scozzese pensa anche di non tornare più in nazionale
    mentre da noi………, molti paventano che sergione voglia parteciare anche al prossimo 6 nazioni.
    mahh….

    • narodnik 14 Ottobre 2019, 10:23

      Ma da noi si puo’ parlare di gerontocrazia meritocratica,non ci sono giocatori nuovi per sostituire i vecchi,il problema Parisse esiste solo perche’ hanno naturalizzato 6 terze linee in 3 anni,6!!!!!gli asteriscati presenti al mondiale, erano 5,questo dato per me e’ scandaloso oltre qualsiasi prestazione negativa della nazionale,e’ vero che Oseha ha sperimentato niente ma il top12 e le accademie non producono atleti al livello della nazionale stanno costruendo la casa partendo dal tetto e i mattoni che gli cadono in testa non li fanno rinsavire per me la situazione Italia e’ un vicolo chiuso.

      • davp 14 Ottobre 2019, 11:22

        del livello del nostro domestic si è scritto a fiumi; i numeri in italia ci sono ma manca valore, negli allenatori, nei preparatori, nella cultura della visibilità che dai a questo sport, e tutto questo pesa sulla qualità del singolo prodotto (pubblico o privato che sia) che in più non vede un ritorno economico.
        di fronte a questa situazione si cerca di colmare il gap con i movimenti in salute, con la carta più veloce, lo straniero di qualità, ma è scelta vana e controproducente: lo si inserisce in un contesto mediocre demoralizzando gli sforzi dei nostri.

        • Atley73 14 Ottobre 2019, 11:39

          Mah, sarà tutto vero ma a me sembra che manchino soprattutto i soldi: tolte le due franchigie (che comunque hanno budget considerevolmente inferiori rispetto a quasi tutte le avversarie), per il resto di gente che investe forte nel rugby non ce n’è. Qui non è questione di Tivù, social o altro, qui il punto è che nessun grande imprenditore (tolto benetton) investe nel nostro sport. I nostri giovani meritano il palcoscenico (e lo dimostrano ai mondiali da diversi anni) ma poi, quando da amatori si passa a professionisti il gap diviene insuperabile. Certo, sarà anche per via delle strutture, delle organizzazioni, delle scuole, dei formatori, del presidente, di COS che non ha convocato Lazzaroni…. ma mi sembra chiaro che tutte queste cose diventano migliori solo in un modo: con i soldi. Agli italiani del rugby non frega una beata e questo basta a stabilire l’ordine di grandezza del movimento. D’altra parte, o qualcuno mette soldi in un progetto ambizioso (oltre a Benetton) oppure nessun italiano in più troverà mai interessante il rugby. Il meraviglioso exploit del Giappone è lì a testimoniarlo (qualcuno sa quanti soldi ci han messo per far bella figura ai mondiali?) e la prova del nove arriva dall’Argentina, indicata da tutti come stella polare e che ahimè, seppure su standard di gioco meno involuti rispetto alla nostra nazionale, mostra i limiti della propria azione.
          In conclusione, puoi anche arrivare ad avere una bella squadretta se ti impegni e fai bene le cose che puoi fare, ma alla fine se vuoi fare il vero salto, o ci metti un pacco di soldi o ti ciucci il calzino

          • giomarch 14 Ottobre 2019, 11:52

            L’argentina ha pagato scelte autarchiche da ventennio non convocando fior di giocatori solo perchè giocavano all’estero..
            Non accosterei mai la capacità del sistema amatoriale argentino di sfornare giocatori di livello con le nostre accademie..

      • Mich 14 Ottobre 2019, 13:28

        Sottoscrivo ogni singola parola.

        • Atley73 14 Ottobre 2019, 15:53

          @ginomarch: e chi l’ha detto che io accosto il sistema argentino al nostro. Io ho sostenuto una cosa diversa e mettila come vuoi, ma l’argentina e la scozia (altra realtà a lungo indicata come esempio) son tornate a casa senza passare il turno con la differenza che nessuna delle due doveva sbarazzarsi di NZ e SA. Detto questo, quest’anno tra Zebre e Benetton, di giovani promettenti provenienti da accademie e giovanili ce ne sono parecchi, e diversi anche in ruoli sensibili per noi… si può far meglio? si, e possibilmente, anche meglio di ARG e Scozia.

  2. Parvus 14 Ottobre 2019, 12:09

    per me i giocatori ci sono per rimpiazzare la perdita di parisse, però bisogna volerlo, e non penso sia solo un problema legato a conor ma ad un sistema ormai abbondantemente tramontato.
    toppi privilegi in tutti gli ambiti vigono sovrani in FIR.

    • Mich 14 Ottobre 2019, 13:33

      Buongiorno Parvus,
      sai quanto io tenga a Sergio e sai quanto io l’abbia difeso in queste pagine, ma devo riconoscere che è arrivato il momento.
      Non che a noi non ci occorra la sua presenza, secondo me, ma ritengo che già dal prossimo 6N debba necessariamente partire il progetto quadriennale Francia 2023, oltre all’ennesimo tentativo di rinascita del nostro rugby, per cui a mio avviso c’è da fare posto ai ragazzi che spingono dal basso.
      Inoltre, per quanto romantico, ritengo che sia un controsenso insistere con senatori che non saranno presenti al prossimo mondiale dove, sperando in un girone meno matematico e in una nostra crescita, c’è subito da puntare ai quarti.
      Ormai siamo l’unica squadra di livello a non aver mai centrato questo obiettivo, e dobbiamo metterlo subito nel mirino, quindi ripartiamo da quanto di buono visto finora (poco o tanto è soggettivo) e costruiamo.

  3. Parvus 14 Ottobre 2019, 14:23

    buon giorno a te mich,
    grazie per il tuo importante post.
    sono in totale accordo con te.
    purtroppo da troppo tempo sergio non è più quel terza centro che faceva la differenza……, anzi …
    sergio per me dovrà essere un grande padre della nostra nazionale, e servire insieme a ghiraldini e al mio modello massimo il sig. Zanni, da collante tra il nuovo e quello che é stato.
    per me sarà grande sbaglio pensare di liquidare uno come conor, perché lo vedrei bene come direttore tecnico di tutte le nazionali ecc….
    altro sbaglio è stato far partire catt…, se fossi stato io il presidente gli avrei fatto i ponti d’oro.
    ora spero che franco smith, non si faccia inglobare in questa atmosfera involutiva che aleggia attorno alla nostra federazione.
    spero altresì che i nostri giovani emergano, e se proprio dobbiamo naturalizzare, lo facciamo con grande raziocinio, e non a caso.
    un cordiale saluto.

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