Il presidente Gavazzi ha fatto il punto della situazione sulla “questione allenatore” a margine della presentazione del Top12
Italia: per la panchina spunta anche il nome di Vern Cotter
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Cotter come sostituto di COS lo comprenderei molto di più.
Per quanto anche lui non potrà fare alcun miracolo, almeno è un tecnico preparato e di livello. Cosa che Howley, con rispetto parlando non era.
In ogni caso, che COS rimanga o meno, quello che preferirei sarebbe l’allontanamento di De Carli. Dopo 8 anni, mi sembra evidente che non sia riuscito a migliorare la nostra mischia, che anzi è regredita (che poi dipenda da lui o dai giocatori che ha a disposizione altra storia). In ogni caso, dopo 8 anni di risultati balbettanti, direi che si possa cambiare senza rischio di critiche.
Cotter sarebbe un ottimo sostituto, evidentemente meglio di Howley. Uomo di campo, ha fatto molto bene a Montpellier e ha rimesso bene in piedi la Scozia. Conosce il rugby continentale ed è ben preparato. E’ conterraneo e conosce Crowley. De Carli, spiacente, ma va cambiato, a prescindere dalla qualità del materiale che ha in mano, è parso in affanno e non raccapezzarsi per tutti questi anni,proprio nessun miglioramento. Ricordo che Cuttitta, assenza sempre rimpianta, allenava gli avanti con lui. Se chiude con la nazionale, possibile richieda Maus. Anche Franco, se questo fosse lo staff e arrivasse uno bravo per la difesa, sarebbe meglio supportato e potrebbe crescere come allenatore a tutto tondo.
E come darti torto Jock. Ti ascoltassero anche quelli là.
Se a Cotter viene garantita l’autonomia reale, mai apparentemente avuta da nessun CT, sarebbe sensato avanzasse la candidatura di Cuttitta per rimettere in piedi una mischia che ha comunque buoni elementi su cui lavorare.
Avendoci poi pure lavorato assieme a lungo, con ottimi risultati per la mischia scozzese…
Spero sia il nuovo tecnico a stabilire lo staff. Tra l’altro poteva pure essere Smith il CT.
Ecco, mi hai tolto le parole di bocca. Punto fondamentale che sia il CT a scegliere i suoi collaboratori, non la Federazione. Su Smith ni, nel senso che se c’è un nome con già più esperienza internazionale perchè non spenderlo?
Perchè lo dichiaro in anticipo ma a mio parere non finirà come gli illustri predecessori. E sempre a mio modesto parere Smith potrebbe fare altrettanto bene o male, con dalla sua la conoscenza dell’ambiente che già ha.
finirà..chiedo scusa..
Secondo me se arriva un allenatore di vertice o quasi come Cotter, mi aspetto la trafila già vista con tutti i precedenti, nessuno escluso: primo anno entusiasmo e proclami di vittoria nel sei nazioni, secondo anno di presa di coscienza delle nostre miserie (rugbistiche e non), terzo a e quarto anno di progressivo svacco e conseguente nuovo quadriennio di ripartenza da capo (cioè da zero), senza muoversi di un passo.
Completamente diverso il discorso di Franco Smith: non è un allenatore di primissima fascia, ma può diventarlo. I risultati gli danno ragione in virtù di quanto ha fatto con il Benetton e soprattutto con i Cheetah, la regione più perdente del Sudafrica, per di più sballottata dall’oggi al domani a fare un torneo nell’emisfero nord cui è estranea (ci scommetto che dopo aver vinto la Currie Cup farà una gran stagione se il buon giorno si vede dal mattino). Ma soprattutto conosce già “le bestie” ed oltre a parlare perfettamente italiano con lieve cadenza trevigiana, sa benissimo a cosa va incontro ed è con lui che si può fare un programma a più lungo termine, evitando le fasi 1 2 3 descritte. Venissero anche Jones ed Hansen insieme stando qui quattro anni di cui due a guardare il calendario aspettando che scada il contratto non si caverebbe un ragno dal buco comunque.
quoto tutto
Se pure Cotter dice no sono 8 dico 8 rifiuti consecutivi ma pensare che un giornalista chieda qualcosa a riguardo?perché nessuno vuole questo incarico?
perchè l’italia non è abbastanza forte e danarosa da poter attrarre i migliori allenatori.
speriamo comunque che si riesca ad arrivare ad un buon coach con uno staff tecnico competente per continuare il lavoro di crescita intrapreso con o’shea.
Beh pagano sul mezzo milione all’anno non credo sia un discorso economico,se vogliono risparmiare veramente che scelgano Franco Smith.
Lo ha spiegato molto bene qualche tempo fa Nick Mallet; perché allenare una nazionale come l’Italia espone a rischi di carriera, vista la scarsità di buoni giocatori e di conseguenza di vittorie. Sotto traccia nelle dichiarazioni del tecnico sudafricano si leggeva anche un difficile rapporto con la Federazione, cosa comunque ampiamente evidente….
I motivi li sappiamo tutti mi chiedevo se qualche giornalista ha la forza di mettere i vertici fir di fronte alle proprie responsabilità,ma probabilmente a chi lo fa verrebbero tolti gli accrediti e il serpente continua a mordersi la coda.
Abbiamo risorse limitate e continuiamo a criticare l’allenatore anche se la squadra gioca secondo le sue possibilità…
A me basterebbe che dessero il giusto riconoscimento al lavoro xx xxx xxxxxx dandolo xx xxxxxxxx al xxxxxx per un xxxxxxx xxxxxxxx
@mauro se vuole commentare su OnRugby lo faccia in modo rispettoso (vale anche per l’al commento)
Gentile redazione , a casa vostra naturalmente fate come volete MA… onestamente non vedo cosa ci fosse di irrispettoso nel consigliare a De Carli, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti aldilà di simpatie e partigianerie varie, nel dedicarsi al giardinaggio con Lo Cicero
Mi permetto di essere d’accodo con alex
Dimmi, di grazia, che ti ha fatto di male LoCicero???
@Obelix-it, astenersi e non incoraggiare polemiche
HONG KONG LIBERA!
Sicuramente un buon nome. Ha esperienza e ha dimostrato con la Scozia di saper risollevare e dare obiettivi di medio periodo ad un ambiente che ne ha bisogno. Certo, li aveva un DOR della Federazione (Johnson) e poteri mi pare abbastanza pieni. In più conosce bene l’Europa e come funzionano le cose qui da noi.
Cheika immaginavo, era la seconda scelta di Gavazzi anche prima di O’Shea, ma se non c’erano passi avanti vuol dire che aveva chiuso la porta.
Altri nomi che mi vengono in mente sono allenatori dell’Emisfero Sud in Giappone. Un White o un Deans per esempio. Tanto non credo costerebbero più del Cotter di turno.
Poi naturalmente in tanti a dire che Cotter non è un allenatore ma doveva fare il DOR…
Beh beh beh due ottime notizie. Cotter e la riconferma di De Carli in bilico. Aspettiamo i nomi dei coach di difesa e eventualmente mischia.. ma sarei molto soddisfatto
Magari Cotter. Dove si firma?
La Scozia di Cotter giocava divinamente, andato via lui c’é stata un’involuzione!
Molto bene se sarà così. Ricordo il 6N 2017 con le vittorie della Scozia con Irlanda, Galles e Italia e la partita molto combattuta persa contro i francesi.
una prospettiva che direi positiva (a parte i fattacci Howley non mi sembrava il meglio possibile), speriamo si concretizzi in toto ed in fretta,
andare al prossimo 6N con COS dimisisonario e dimissionato non mi pare il masimo, però è anche vero che Brunel da dimissionario, a Parigi nel febbraiio 2016 andò vicinissimo alla più grande delle soddisfazioni.
io la penso come tommy,
Lo ha spiegato molto bene qualche tempo fa Nick Mallet; perché allenare una nazionale come l’Italia espone a rischi di carriera, vista la scarsità di buoni giocatori e di conseguenza di vittorie.
in più direi che più andiamo avanti e la Fir scegli l’allenatore degli avanti o delle seconde o delle terze, o dei centri ecc…., e imponiamo a chi firma il contratto querllo che è stato scelto, avremo sempre di più meno scelte.
per me tutti gli allenatori che sono venuti in italia erano ottimi compreso conor.
i problemi sono legati alla filiera che parte dalle under 16 in poi, alla commissione tecnica e chi la dirige, e alla presidenza.
io continuo a pensare che l’italia farà un significativo passo avanti solo quando avrà un ct italiano di livello europeo, speriamo che i vari parisse, masi, magari zanni etc possano diventare in futuro dei grandi coach
Poi diremo che gli italiani non sono adatti visto che già le numerose esperienze provate in passato tra nazionale e franchigie sono state molto deludenti.
A me O’Shea non dispiace come allenatore, l’Italia sta migliorando su molti aspetti, su gli altri temo ci sia poco da fare poiché il bacino di giocatori è limitato rispetto alle altre nazionali europee.
In ogni caso mi sembra che sia una squadra che gioca come squadra e non basandosi sulle singole giocate di singoli individui, come succedeva negli anni precedenti. Inoltre mi sembra che sia il primo periodo che io ricordi in cui abbiamo dei giovani promettenti (Negri, Polledri, Minozzi, Ruzza e Riccioni!!!) forse non è merito di O’Shea, però mi sembra che con lui possano crescere.
Non era quello che faceva uccidere i conigli a mani nude agli scozzesi?
Se è così, per me, può stare dov’è!
Proprio lui.
Ma te ce li vedi i giocatori italiani con uno così? Lo mandano a fanculo.
La cosa migliore dell’italianità è che siamo un po’ anarchici e se non vogliamo fare quello che ci dice di fare il capo noi non lo facciamo e il capo si può attaccare al tram.
Serve un ispiratore, non un dittatore.
La vecchia contadina ottantenne mia vicina, per via dell’osteoporosi aveva preso a farli fuori col badile, prima andava a mano come Cotter, potrebbe essere un’idea come allenatore della difesa, o mental coach, peccato che parli italiano peggio di Cotter stesso…?
secondo me, appena vedono come usa il badile, se si presenta con esso alla prima riunione, i problemi di comunicazione svaniscono come per magia
La legge del badile!
Perché non uno di questi?
– Andrew Goodman e Clarke Dermody (Tasman)
– Ben Herring (Otago)
– Peter Russell (Manawatu, Green Rockets, Newcastle Falcons)
– Hawies Fourie (Cheetahs)
Ci siamo lamentati che: COS non è adatto ed è troppo buono con noi italiani, che reagiamo solo se messi alle strette. Ed è vero…salvo poi dire adesso che uno come COS era la miglior figura possibile.
Ci siamo lamentati della qualità dei tecnici italiani per poi dire che non va bene un neozelandese ci vorrebbe un italiano preparato. Ok, ma non ci sono tecnici italiani all’altezza del rugby internazionale.
Quindi, in chiusura, Cotter è un OTTIMO nome perchè lui sappiamo già che è riuscito a far fare grandi miglioramenti a una nazionale che prima del suo arrivo era presa più o meno come noi.
Se qualcuno dirà che è troppo cattivo per la nazionale italiana penso conti poco, non dimentichiamo che abbiamo quasi metà anglosassoni in rosa..
“Ci siamo lamentati che: COS non è adatto ed è troppo buono con noi italiani, che reagiamo solo se messi alle strette. “… io no. Vero che magari ogni tanto serve anche del bastone, ma i nostri hanno bisogno di fiducia, positività, carota, pazienza e lavoro.
“Ci siamo lamentati della qualità dei tecnici italiani per poi dire che non va bene un neozelandese ci vorrebbe un italiano preparato. Ok, ma non ci sono tecnici italiani all’altezza del rugby internazionale.” Io dico da anni che ci serve un allenatore neozelandese che ha allenato delle giovanili perché deve allenare i fondamentali. E i neozelandesi sono gli allenatori più innovativi e aggiornati.
“Quindi, in chiusura, Cotter è un OTTIMO nome perchè lui sappiamo già che è riuscito a far fare grandi miglioramenti a una nazionale che prima del suo arrivo era presa più o meno come noi.” La Scozia è migliorata quando hanno raccolto i frutti dei loro miglioramenti al livello giovanile e hanno importato ottimi stranieri o semi-stranieri. Cotter ha sapientemente messo insieme gli ingredienti, ma senza la verdura buona la minestra viene male.
Questa è un’ottima notizia, peccato solo che se dovesse accettare arriverebbe dopo il 6N 2020 che a questo punto credo rischi di essere veramente un carneficina.
Secondo me Cotter è un ottimo allenatore per il movimento italiano che si trova in condizioni simili (un po’ peggiori a dire il vero) della Scozia nel 2014. Potrebbe iniziare un nuovo ciclo probabilmente con meno pressione nei confronti dei senatori e con la possibilità di avere delle buone nidiate di giovani promettenti. Finger crossed
In più anche una possibile uscita di De Carli è positiva, al di là della mia opinione negativa su di lui credo che non sia normale un allenatore, anche se di reparto, rimanga così tanto nello stesso ambiente. Vale un po’ il discorso che vale per i giocatori: con il posto fisso spesso vengono a mancare le motivazioni.
Badabum bum bum! Troppe buone notizie in una giornata sola! Basta per oggi!
Cotter per me non si sposa minimamente con la mentalità italiana. È troppo duro e cattivo. O’Shea da questo punto di vista è stato il miglior ct insieme a Kirwan. Abbiamo bisogno di un ct che non mette troppa pressione (che va sempre a finire in cartellini gialli o rossi) e con tanta pazienza. Uno che sorride ogni tanto è meglio. Poi certo, Cotter è bravo, ma il Montpelier non ha vinto niente con lui nonostante una rosa zeppa di fenomeni.
Sono d’accordo che come metodo Cotter rischia di essere un po’ una copia di Mallet. Se davvero dovesse arrivare spero che la Fir abbia fatto un profondo esame di coscienza e sia pronta, per una volta, ad assecondare in toto le idee di chi assume per prenderle. Rimanesse Co’S a fare da DoR della federazione (una figura extra che per un po’ Cotter in Scozia si è trovato se non ricordo male) sarebbe ancora meglio. Poi andare a prendere (bravi) allenatori delle counties neozelandesi come suggerisci tu con me sfondi una porta aperta, Ma un nome “grosso” credo serva anche solo per dare un minimo di credibilità (ancora una volta) al “progetto” (si mi fa ridere) Italia.
CoS, Cotter e Smith. Tempo che per casse FIR siamo fuori budget
Volere per forza un nome rinomato a livello internazionale invece di uno bravo e nuovo è un po’ come volere per forza scarpe Prada anche a costo di starci scomodi.
Andiamo a scovare un nuovo grande allenatore del futuro che ha il coraggio di venire a tentare l’impresa impossibile di far vincere l’Italia anziché prendere un tizio appagato in tutto tranne che vil pecunia.
Se quello di livello internazionale non è un “pirla” non è come dici tu.
Poi che ci possano essere allenatori meno “rinomati” e semi-sconosciuti ma molto bravi son d’accordo.
la bomba è che forse scaricano de carli, sono veramente curioso di sapere se l’involuzione della nostra mischia sia colpa dei giocatori scarsi o del manico sbagliato
poi sul fatto che cotter sia troppo duro, forse ci farebbe bene, visto che a piacioni non combiniamo niente
Cotter mi piacerebbe tanto, però quello con la Scozia, perchè quello di Montpellier non ha avuto grosse fortune, sia in termini di risulato che come stile di gioco, molto in continuità con il rugby sud africano di White.
Cmq metodi e approcci neozelandesi che possono fare solo bene al nostro movimento. La scelta di un allenatore di campo piuttosto che di un manager fa anche capire che in federazione non sono ben voluti chi propone troppi cambiamenti…
Mi sia permessa, nel rispetto delle altrui opinioni, un’osservazione rispetto ad alcuni commenti di cui sopra:
sono d’accordo sul fatto che un duro e cattivo che fa ammazzare i conigli ai giocatori.., meglio lasciar perdere; ma se il duro e cattivo, riuscisse coi suoi metodi a tenere sulla corda la squadra evitandoci figure meschine in campo che gli addetti ai lavori imputano poi a mollezza, scarsa concentrazione e demotivazione, beh, di questi tempi, ben venga il dittatore.
Se poi, oltre alla nazionale, volesse insegnare il suo credo anche alla franchigia federale, faccia pure: da fedeli abbonati delle Zebre, non aspettiamo altro!
Penso che un allenatore designato dalla Federazione abbia tutto il diritto di scegliersi i collaboratori:
allenatore avanti, difesa, trequarti
La federazione si sta muovendo in maniera scomposta.
Carpiato triplo con avvitamento.
vado ad ordinare una camionata di conigli…
E Burgess Meredith, alias Michey, lo buttiamo nel pattume ?
Grazie a lui e le sue galline ricordo a tutti che Rocky, da sconosciuto che era, è riuscito prima a pareggiare e poi battere nientepopodimeno che Apollo Creed.
Scusa fracasso ma credo che chi di dovere abbia già un nome per la figura “allevatore federale di bestie sacrificali” poi, cambia ľambiente, potrebbero cambiare anche gli animali in questione, magari a noi servono di più gli ungulati, sai, per il fitness, che so, cinghiali pezzatura media per i trequarti, scrofa incazzata con maialetti al seguito per gli avanti…
???
Per me il problema in questo caso non sarebbe l’allenatore, ma l’uomo. Uno che chiede ai suoi giocatori di uccidere dei conigli con le mani non mi può rappresentare. Spero che queste voci restino tali.
Ma se vuoi mangiarli i conigli, di grazia, come vorresti ucciderli? Con la camera a gas?
Quand’ero un’imberbe giovanetto, tra i ’60 e gli ’80 del secolo scorso, in famiglia allevavamo dei conigli da carne per uso familiare. Vi confesso, orrore, di averne uccisi a decine, più probabilmente qualche centinaio, a mani nude, cercando sempre di essere letale senza dare spazio ad inutili sofferenze. L’alternativa era mangiarli vivi. Non praticabile.
Ah, mio padre non era un allenatore, tanto meno di rugby.
P.S. Tutta quella pratica sanguinaria non ha fatto di me né un serial killer (non possiedo neanche un coltello che non sia da cucina) né un giocatore di rugby. Riguardo alla prima opportunità sono ancora in tempo, della seconda un po’ mi dolgo, ma si vede che era destino, oppure che uccidere conigli a mani nude con il rugby c’entra come la sportività con gli All Blacks…
Concordo l’allenatore deve sciegliersi la sua squadra, decosioni importanti Che comprometterebbero il futuro ! Io quoto con Carta Bianca Vann Cotter!