80° minuto: l’analisi tattica di Italia-Sudafrica

Numeri, percentuali e situazioni di gioco della sfida disputata dagli azzurri contro gli Springboks allo Shizuoka Stadium

COMMENTI DEI LETTORI
  1. McSmith 9 Ottobre 2019, 11:04

    bell’articolo che conclude con la cruda realtà, per adesso le vittorie con squadre come SA ed Irlanda sono eventi eccezionali.
    Mi fa piacere il dato su Lovotti.

    • Superignazzio 9 Ottobre 2019, 11:27

      d’altronde se O’Shea se l’è portato appresso per 4 anni un motivo ci sarà ben stato 🙂

  2. barbi 9 Ottobre 2019, 11:36

    avro visto un’altra partita , perche se lovotti avra fatto il suo mi spiace ma Parisse ha continuato a girare per il campo senza senso.

    • ociu mi 9 Ottobre 2019, 13:49

      quindi si contesta un dato oggettivo (“matematico”) con un’impressione

      • Canino 9 Ottobre 2019, 14:43

        Non so, vorrei capire meglio e chiedere a chi ha scritto l’articolo : eventi effettivi per minuto significa in pratica quanto si è partecipi nel gioco, giusto? Mi sembra un dato che valuta la quantità e non necessariamente la qualità del gioco prodotto.
        Quindi non è detto che sia necessariamente positiva questa partecipazione, faccio un esempio:
        se un giocatore fa 10 placcaggi di cui 8 sono arretranti magari anche di diversi metri oppure porta avanti 6 palloni ma anche qui perdendo collisioni o guadagnando pochissimi metri o ancora fa 5 passaggi che non creano avanzamento o situazioni di vantaggio per la propria squadra allora questo essere partecipe non è positivo ma anzi risulta negativo…O mi sbaglio?

  3. massimiliano 9 Ottobre 2019, 11:40

    analizzare uno stralcio di partita lascia veramente il tempo che trova. Analizzare uno stralcio di oartita giocato con mischia no contest poi diventa inutile. La mischia e’ un parametro che influenza notevolmente i numeri, forse.

  4. western-province 9 Ottobre 2019, 11:45

    Con tutto il rispetto per il giocatore e ribadendo che secondo me era giusto/logico/legittimo che fosse in campo a guidare l’Italia, però la lettura delle statistiche mi sembra una difesa d’ufficio del giocatore.
    Parisse era forte perchè univa buone capacità di handling a ottime capacità di avanzamento palla in mano (in difesa non è mai stato troppo brillante).
    Adesso purtroppo le statistiche ci mostrano un numero 8 che fa il secondo regista, ha un ottimo gioco aereo ma ha un avanzamento palla in mano piuttosto scadente (8 corse per 6m di avanzamento).

    • geo 9 Ottobre 2019, 13:48

      Vero. Quindi il ragionamento è, meglio qualcun altro che sicuramente avrebbe fatto meglio in avanzamento e con le sue stesse doti di carisma, senso tattico e abilità. Se lo conosci dovresti fare il selezionatore della nazionale.

      • narodnik 9 Ottobre 2019, 14:44

        Infatti l’unico che dovrebbe avere sempre spazio al momento è Polledri,Parisse si Parisse no è un finto problema i giocatori in generale fanno una serie di errori individuali che annullano qualsiasi game plan contro avversari più forti,Oshea ne ha vinte una su 30 ma potevano vincerne anche 5 su 30 con qualche errore di meno come al 6 nazioni contro la Francia,di sicuro il metodo nazionalizzare è fallimentare.

  5. Parvus 9 Ottobre 2019, 12:23

    parisse non doveva essere usato come giocatore, ma come uomo immagine FIR e non da ora.
    ormai ha dei competitor interni troppo più forti di lui….

  6. Pif87 9 Ottobre 2019, 12:51

    Aldilà dell’analisi statistica molto interessante, l’apologetica serve veramente a poco. Aldilà dei numeri infatti Lovotti avrebbe potuto fare la sua partita della vita, ma il solo gesto che l’ha portato all’espulsione cancellerebbe 3 mete. Anche il discorso su Parisse ha una suo base di ragionamento, ma secondo me è tirato per i capelli.
    Secondo me l’errore a monte è che la critica viene sempre vissuta come un’accusa di consapevolezza, creando quindi difensori e accusatori. Qui si tratta invece di responsabilità, o meglio accountability dei singolo.
    Si critica O’Shea sulle scelte tattiche? Chi se non l’allenatore è responsabile della squadra in campo? O’Shea ha fatto delle scelte, alcune sbagliate, e quindi è giusto valutarlo in quanto “responsabile”, non colpevole.
    Lovotti e Quaglio hanno piantato in terra Vermeulen come un ombrellone? Leggo che Lovotti è stato positivo, che tanto la partita era già segnata ecc. Vero tutto, ma anche se fossimo stati sopra di 30 dire che il nostro nell’occasione ha fatto una str…ta è legittimo. Se poi ci mettiamo che eravamo pure sotto e la squadra in 14 ha sofferto ancora di più…
    Su Parisse c’è pochissimo da dire, se non che in questo Mondiale non è stato il nostro numero 8 più performante. Vogliamo dire che è il nostro secondo playmaker? Che è il migliore nel gioco aereo? Che in termini di leadership non ce ne sono altri? Bene, vero tutto, ma è inutile che parliamo di rugby moderno, fit/non-fit se il problema atavico dell’Italia è guadagnare metri e si gioca con una terza centro che cariche ne fa poche e di metri guadagnati ancora meno.

  7. rollus 9 Ottobre 2019, 14:17

    Analisi senza dubbio interessante, da tenere in considerazione ma da prendere per le pinze. Innanzitutto per 60 minuti si è giocato con la mischia no contest: con quella il SA ci avrebbe aperto in 2 ( cosa che di fatto ha fatto prima del 20esimo). Perché fisicamente l’Italia non può reggere 80 minuti con quei ritmi, e una mischia con il contest sudafricana al 65esimo ci avrebbe massacrato. Quindi il SA giocava senza una sua carta, oggettivamente, vincente. Sono però d’accordo sulla non apertura della partita: se il SA avesse fatto i primi 20 con l’Italia come li ha fatti con gli AB, con praticamente zero errori, il punteggio sarebbe stato impietoso.
    Il fatto che non siamo avanzanti credo sia chiaro a tutti, perché le difese di Namibia e Canada non sono da usare come parametri, e questo è un problema enorme. Il resto sono numeri, che vanno letti ma guardati per tutta la partita e anche con una visione del girone generale.

  8. mic.vit 9 Ottobre 2019, 14:18

    eravamo in versione cenerentola a fare la penultima passerella mondiale, nessuna atteggiamento proattivo a volerla portare a casa…il dato sui nostri non avanzanti e su quelli sudafricani quasi sempre dice questo, è inutile e risibile voler far passare la giustificazione che loro rompono le linee di difesa perchè sono grandi e grossi mentre noi piccoli ed indifesi…e la mischia no contest ci ha aiutato non poco ad evitare una figuraccia ben peggiore…

  9. RigolettoMSC 9 Ottobre 2019, 14:31

    Parisse un grande, ma il più grande senza appello mi pare un po’ esagerato, io ricordo anche un certo Diego Dominguez che non credo lo si possa chiamare secondo tra cotanto senno.

  10. Canino 9 Ottobre 2019, 14:49

    Lo scrivevo in una risposta sopra e lo chiedo anche qua a chi ha scritto larticolo, mi sbaglio o gli eventi per minuto valutano solo la quantità di azioni compiute e non la qualità delle stesse?
    Se così fosse troverei difficile valutare la qualità espressa da un giocatore in una partita.
    Un conto è avere fatto break e guadagnato metri o segnato punti, un conto sono 10 placcaggi di cui 8 arretranti magari anche di diversi metri oppure cariche arretranti. Voglio dire essere molto partecipe nel gioco non significa per forza fare una buona prestazione.
    Però forse il dato è costruito in un altro modo quindi potrei sbagliarmi

  11. ambi 9 Ottobre 2019, 16:35

    Ritengo Parisse uno dei grandi giocatori che abbiano vestito la maglia azzurra. Vorrei umilmente ricordare che chiunque abbia giocato in Francia ai più alti livelli per 10 o più anni fa parte dei fuoriclasse indiscutibilmente,proprio per questa ragione dovrebbe avere la capacità di capire quando il momento di fermarsi e arrivato.

  12. gian 9 Ottobre 2019, 17:23

    analisi interessante, ma sempre di freddi numeri si tratta, la mischia no contest ci ha aiutato da un lato, ma ha anche lasciato campo completamente libero alle loro terze, cosa che non ha proprio aiutato nel gioco al largo, lovotti e parisse hanno giocato una partita magistrale? forse, ma se di lovotti posso anche ammettere di non aver visto il gioco sulle trincee, parisse ha fatto il suo, ma non è stato sicuramente determinante, che un 8 sia il miglior passatore della squadra dopo i mediani, sembra tanto di un giocatore che cerca il contatto o il buco meno degli altri, sarà ottimo sul gioco aereo, ma se viene schierato 10 mt dietro fisso a prendere gli U&U o a coprire i calcetti, gran poco può star facendo davanti e se prende 8 palloni su 10 calci lui, mentre minozzi, ad esempio, gli altri 2, per passarne al compagno lanciato più vicino 6 (cosa giustissima, tra l’altro, sia chiaro), risulta essere dentro l’80% delle azioni ed aver fatto 6 passaggi, mentre minozzi, magari, risulta presente 4 volte, polledri, che nel frattempo ha fatto avanti ed indietro 20 volte, magari tocca la palla due volte, facendo 20 mt di guadagno, etc etc. questo senza voler attaccare nessuno, ma non diamo giudizi qualitativi con i soli freddi numeri, per di più parziali e su quello che ci interessa, per certificare quello che ci piace sia giusto

  13. Sandokan 10 Ottobre 2019, 02:35

    Questo e’ il mondiale dai risultati piu’ scontati della storia del rugby italiano e trovo assurdo che sui media lo si stia trasformando in un referendum completamente fuori dalle righe su Parisse e Ghiraldini. Completamente assurdo.

    Alla fin fine, anziche’ commentare il mondiale, si fa politichetta. Poi, quando ci sarebbe da fare Politica, si latita.
    Il problema di base del rugby italiano non e’ la FIR, ma sono i tifosi: la FIR li rispecchia fedelmente.

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