Rugby World Cup 2019: il palinsesto tv del primo weekend

Purtroppo la copertura televisiva della Rai è parziale e c’era da aspettarselo.
Scusate se non mi entusiasmo nel sentire i discorsi dei dirigenti, della FIR e della Rai, legati alla visibilità del prodotto. In un contesto sportivo dove la nazionale non ha speranze di passare e dove le partite si svolgono in mattinata e in giorni di lavoro, non vedo quale volano possa avere questa manifestazione proiettata sulla TV di Stato per catturare chissà quali nuovi adepti. Sono piuttosto stufo di sentire questi discorsi; siamo orgogliosi di trasmettere questo e quello, siamo felici e non vediamo l’ora di, we are very exciting eccettera eccetera.
La verità è che questo mondiale, diversamente dagli ultimi, ha una copertura azzoppata. Spero almeno che a qualcuno non venga in mente, per commentare Italia Namibia alle sette di mattina di domenica, di fare telecronache alla Cecinelli, in cui si spiega perchè la rimessa laterale si chiama touche.
Sky è una delusione. Certo, hanno pensato all’interesse limitato di questo sport in questo paese, alla fascia oraria e quant’altro. Ma credo che un canale sportivo a pagamento debba anche assumersi la responsabilità di rappresentare la massima manifestazione (in ordine quadriennale, non mensile) di uno sport di cui fai vedere dei desolati Counties Manukau contro Tasman Bay alle sette e mezza di mattina, nella stessa fascia oraria in cui si giocherà il mondiale. Come puoi chiedere a Moreno Molla e Filippo Frati di fare la telecronaca di queste partite dove manca il pubblico locale, dove spesso il biglietto d’entrata è gratuito, e ignorare la massima manifestazione di questo sport che ha, insisto, solo una cadenza quadriennale? Ci dovrebbe essere anche una coerenza di fondo nelle scelte che costituiscono il “prodotto sport” di cui vuoi che la gente si appassioni.