Verso la nuova stagione delle Zebre: intervista a Tommaso Castello

Il capitano delle Zebre, che tornerà in campo a novembre, ci ha parlato di un “ambiente positivo” e dei giovani impegnati a Parma fin qui

COMMENTI DEI LETTORI
  1. LiukMarc 18 Settembre 2019, 15:02

    Credo che le Zebre debbano (e possano) cercare di affrontare la stagione senza eccessive pressioni. Diciamo che potendo solo migliorare il risultato dell’anno scorso dovrebbe essere possibile. Inutile dire che l’occhio sarà puntato sui giovani, per quanto mi riguarda tre in particolare, i due di prima linea Fischetti e Zilocchi (magari li vedremo ogni tanto titolari?) e Biondelli. Anche se i giocatori da cui mi aspetto una stagione che faccia un po’ dimenticare la scorsa sono due “veterani” come Canna e Meyer. Se gireranno loro sarà più facile rivedere le Zebre della stagione 2017/2018.

    • gian 18 Settembre 2019, 16:29

      al di fuori dei risultati e della classifica, sarebbe già un gran passo avanti vedere una squadra profonda, che non significa che possa schierare tre quindici diversi e che non abbia cali di prestazione, ma che chi viene inserito nella struttura principale della squadra si faccia valere, al contrario degli anni precedenti dove, escluse alcune eccezioni, vi era un abisso tra il titolare e la riserva, con una capacità di affrontare una partita a seconda della situazione, non solo in modalità apri tutto e corri che qualcosa succede, e una difesa arrembante, ma non ottusa che viene saltata puntualmente dal calcetto o dall’inserimento di uno da dietro nel gradino.
      se si comincia questo percorso, al di fuori di come va quest’anno, ci sono speranze

      • LiukMarc 18 Settembre 2019, 17:31

        Credo che comunque ci saranno delle (più o meno grosse) differenze. Con tutto il rispetto (e invece sperando che si dimostrino molto più all’altezza del livello che sono chiamati ad affrontare) Fischetti e Buonfiglio non sono Lovotti, Manfredi non è Bigi, Biondelli non è Canna e Bruno non è Bellini (per dirne alcuni). Certo, speriamo che si imposti un lavoro che li faccia rendere al meglio,senza bruciarli o spomparli inutilmente.

        • gian 18 Settembre 2019, 20:43

          E ci mancherebbe pure, ma io ricordo anche la prima uscita di Bellini con i grandi e la scarrettata di letame che si dovette portare appresso per un paio di anni, prima di diventare uno su cui credere, diamo tempo ai ragazzi, ma le potenzialità si vedranno in fretta (altro discorso, ancora, esprimerle appieno)

        • pippuzzo 18 Settembre 2019, 22:21

          Vero. Necessariamente esistono differenze tra giocatori esperti e internazionali e gente che si deve mettere alla prova. Però è possibile cercare di mischiare un po’ le linee quest’anno. Magari vedere partente una linea già sperimentata, tipo Lovotti Fabiani Bello (o Zilocchi), sostituita da una Fischetti Bigi Tarus, del tutto nuova ma esperta per due terzi, abb.za solida in mischia e in grado di dare qualche certezza a un esordiente. A me poi sembra che Manfredi e Zilocchi, giocatori aggressivi, servano come il pane in mezzo al campo. E su Fischetti, se c’è da accelerare nell’inserimento di un giovane tra i 23… bé questo è proprio il suo caso. Non ci sono 3 o 4 anni a disposizione. Mvp del top 12 e campione d’Italia, titolare nell’under forse più performante di sempre, con davanti uno dei giocatori più spremuti del rugby pro, in un ruolo in cui i 3 che vanno al mondiale sono vicini alla trentina… se c’è uno che può farcela in tempi brevi è lui. Ha limiti beninteso. Al suo esordio in pro14 con palla in mano e mezzo campo libero sembrava quasi che non sapesse correre, sembrava un marciatore, ma in mischia teneva, e a contatto ci sa andare bene. In queste condizioni, con 1 esperto, 1 al secondo anno giovanissimo e non esaltante l’anno scorso, e 2 esordienti, 6-700 minuti vanno messi in previsione senza alcuna remora. Comprese 7-8 gare da titolare.

    • pippuzzo 18 Settembre 2019, 16:44

      Banco di prova importante per tutti i nuovi, Fischetti e Manfredi su tutti, anche in pttica nazionale, e anche per alcuni che sono qui da un po’ o anche solo da un anno. Tra questi Rimpelli e Ceciliani dovranno farsi notare in qualche modo perché l’anno scorso non hanno bene impressionato . Il primo ha finito per giocare pure troppo ma quasi mai a livelli vicino alla sufficienza, meno minuti e, si spera, potrà dare qualche apporto di qualità da subentrato. Il secondo ha anche sofferto di qualche problema fisico ma é sembrato lontano dal livello verosimilmente dovrebbe essere il quarto tallonatore. Nella stessa casella Ortis, se ha margini di miglioramento bisogna che li faccia vedere. A me sembra veramente leggero. I chili e i centimetri salvano forse Krumov che comunque ha anche giocato qualche buona gara nei suoi due anni. Credo che le zebre in seconda un po’ di spazio lo faranno l’estate prossima, considerando anche l’età di Biagi, e fossi in loro punterei sul 4 dell’under 20, Stoian, la seconda più ruvida da qualche anno a questa parte. A pilone destro Tenga farà il quarto dietro Zilocchi, che dovrà decisamente dare di più in mischia, e i due stranieri e poi saluterà, non penso possa trovare forze per migliorarsi. Meglio puntare su Nocera, o chi per lui, al più presto. In terza c’è tante carne al fuoco e qualcuno alla fine potrebbe anche pensare a fare le valigie. In prod2 troverebbero tutti spazio, soprattutto stranieri e naturalizzati vari, Tuivaiti con una grande stagione, che gli auguro, potrebbe pure trovare in Inghilterra o paraggi, dove mi pare stia la moglie. Il giocatore da cui ci si deve aspettare molto é Licata, giocatore dalle grandissime qualità. Dietro non so chi realmente troverà spazio. In mediana competizione a 9, ma per Violi sarà una stagio e dj ripresa. A 10 mi aspetto che Canna possa trovare tranquillità, in quel caso sarà un gean bene per le zebre djversamente sarà il soljto saliscendi. A meno di un miracolo. Brummer e Biondelli non gli insidieranno il posto da titolare nemmeno se facesse proprio pietà e potrebbero fare più apparizioni a 15 che a 10. Il resto gran marasma. Le ali sono coperte e se non si riprenderà difficilmente vedo Di Giulio ancora a lungo a Parma come Venditti del resto. Tra i centri onestamente vedo un gran buio. Spero almeno di vedere in qualche gara Vaccari e Morì per capire quanto valgono. Di sicuro sulla carta le zebre sono una squadra con poi profondità in tutte le posizioni, difficilmente vedremo giocatori fuori ruolo. Giocatori decisivi per ottenere significativi miglioramenti Fischetti, Bigi, Zilocchi, le due seconde irlandesi, Licata, Canna, Elliot e Padovani. Tutta gente che può dare stabilità alla squadra.

      • LiukMarc 18 Settembre 2019, 17:35

        Hai dimenticato Walker, secondo me il migliore degli stranieri. Poi son d’accordo, soprattutto su Tenga (e Nocera). In mediana non saprei. Vero che Violi è infortunato ma secondo me Renton gli parte davanti. Idem a numero 10. Se Brummer ingrana e Biondelli fa vedere buoni numeri secondo me minuti a Canna (che deve davvero dare un colpo di reni rispetto alla scorsa stagione, molto sottotono) li possono togliere. Dietro anche io vorrei vedere qualche volta Vaccari, per me potenzialmente più forte di tutti i centri già ora in rosa (Castello escluso) se lo si lascia crescere.

        • pippuzzo 18 Settembre 2019, 21:35

          Forse su Violi non sono stato chiaro. Dicendo che per lui sarà una stagione di ripresa, intendevo dire che sarà una stagione che partirà mooolto lenta, per favorirne la completa ripresa. Renton gli partirà davanti, ma necessariamente Palazzani avrà minuti e lentamente anche Violi entrerà in rotazione. Si sanno le gerarchie iniziali ma quelle finali no. Non escluderei neanche un discreto minutaggio (sui 300-400 minuti tra le due manifestazioni) anche per Casilioper Casilio. Su walker, è un gikcatore di livello, importante ma non in un ruolo in cui possa risultare decisivo nel dare continuità alla squadra. Certo se ci fosse un 10-12 in grado di calciare con precisione tra la linea e la copertura profonda… Ma non c’è, secondo me… Castello… Castello bisogna che si riprenda da una stagione discontinua e nervosa. Ecco, uno come Elliot che nelle difficoltà ha sempre comunque badato anche a compostezza e a cercare di mantenere alta la propria prestazione personale potrà dare molto all’identità di questa squadra. Al di là delle alchimie bradleiane tutti dovranno cercare di guardare alla propria prestazione e farlo con tranquillità. Basta scene e nervosismo. Se ne son viste troppe da parte di molti giocatori.

          • LiukMarc 18 Settembre 2019, 21:54

            Ok avevo capito male io su Violi, faccio mea culpa

  2. LiukMarc 18 Settembre 2019, 15:03

    Ah e in bocca al lupo a Castello per una pronta guarigione.

  3. alex74 18 Settembre 2019, 16:51

    nell’intervista Castello nomina Tuivati ma io sinceramente non ho capito: è in giappone o no? avevo capito di no

    • alex74 18 Settembre 2019, 16:52

      Scusate, volevo dire sì….

      • Marte_ 18 Settembre 2019, 19:02

        Tuivaiti è in Italia ma sembra il primo rincalzo in caso di infortunio

  4. Parvus 19 Settembre 2019, 12:04

    esco un pò dal seminato…, ma uno come castello manca moltissimo in mezzo al campo alla nostra nazionale.

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