Il CT degli All Blacks aveva attaccato il governo mondiale (e a lato il Sei Nazioni) per lo scarso impegno con le nazioni del Pacifico
Il botta e risposta tra Steve Hansen e World Rugby
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Dopo che ruba tutti i migliori giocatori ha anche il coraggio di fare il difensore dei poveri?
É come quando si lamenta degli arbitraggi.
Ha la faccia come il…..
in effetti il discorso è giusto ma da autentico para..gnosta per lo sfruttamento che fa la sua nazione dei giocatori isolani
Sono incredulo. Hansen, ovvero l’allenatore degli All Blacks, gli stessi All Blacks che saccheggiano isole e isolotti, che deportano (mi si passi il termine colorito) giocatori per farne dei neozelandesi, che depauperano quindi il patrimonio rugbistico di nazioni più povere, poprio lui lamenta e denuncia lo stato di povertà sportiva di queste nazioni?
Cioè, cercherei di capire: eè proprio lui, Steve Hansen in persona, che ‘sbarca’ sulle isole degli isolani e gli rapisc ei lor talenti migliori??? E’ questo che mi state dicendo??
Interessante…
Il fatto è che sono i giocatori che SCELGONO di giocare per certe nazionali piuttosto che altre
Tuilagi, Vunipola, Fekitoa, Naholo, Raka, Vakatawa sono nati in un paese e hanno scelto di giocare per un altro.
I motivi bisognerebbe chiederli a loro (probabilmente le motivazioni saranno diverse, in modo da inquadrare un po’ meglio il problema e vedere se si può e se è il caso di risolverlo.
Forse c’è chi lo ha fatto per vincere (Naholo?, Fekitoa?), chi lo ha fatto perchè lo sentiva più casa sua (Tuilagi? Vunipola?) forse lo hanno fatto per soldi (tutti?) forse lo hanno fatto perchè non si sentono a loro agio con il proprio paese.
Quello che è certo è che se nelle isole ci giocassero le loro stelle ci sarebbero più partite divertenti
P.S. sul fatto che Hansen farebbe meglio a stare zitto neanche da discuterne..
Infatti nel mio commento facevo riferimento a nazioni ricche e nazioni povere.
Non attribuisco responsabilità, nè ad Hansen nè ai giocatori. Il primo (non è pioniere e non sarà) fa il suo lavoro con il materiale che si ritrova, i secondi adottano scelte sportive e di vita che più ritengono giuste. E’ il parlare, in generale, che stride in termini di coerenza.
Non è certo mia intenzione prendere le parti di Hansen, ma questa cosa che la Nuova Zelanda “scippa” i migliori giocatori isolani va secondo me un po’ ridimensionata e comunque contestualizzata. I rapporti economici e sociali tra NZ (e Australia) con Fiji, Tonga e Samoa sono particolari e alle nostre latitudini e longitudini non è detto che ne abbiamo una visione del tutto corretta.
In ogni caso, tanto per dare qualche numero, su 31 giocatori selezionati dagli AB per la RWC 2019 solo 3 non sono nati in Nuova Zelanda: Tu’ungafasi (tongano), Reece (fijano), Laulala (samoano). Ci sono un sacco di giocatori di famiglia isolana, ma tutti nati in NZ. Al contrario le squadre isolane sono piene di giocatori nati e formati rugbisticamente in NZ: Nasi Manu tanto per citarne uno, ma anche Sam Lousi e Siale Piutau (capitano), tutti e due internazionali per Tonga ma nati a Auckland (ovviamente, almeno credo, da famiglie tongane). Perché giocano per Tonga pur essendo nati e formatisi rugbisticamente in NZ? Forse banalmente perché negli AB non avrebbero trovato posto o perché sono contenti di difendere la maglia della loro famiglia di origine. Siamo sicuri che se Hansen li avesse chiamati in maglia nera avrebbero detto “no, grazie, preferisco giocare per Tonga”? Non lo so, ma dire semplicemente la NZ ruba i giocatori alle povere isole del Pacifico è troppo semplicistico.
Auckland ha più di un milione e mezzo di abitanti. Un bel numero di loro gioca/ha giocato a rugby. Una percentuale non trascurabile di loro ha origini (prevalentemente per emigrazione) isolana. Aggiungiamo quelli che da giovanissimi si spostano dalle isole verso la NZ per tentare la fortuna nel rugby.
aggiungo anche che ritirare fuori sta storia del campionato globale sa molto di paravento per non dire altro…
si è già dibattuto in lungo e in largo come alla fine della fiera la formula avrebbe di fatto impedito in toto a nazionali di seconda fascia di confrontarsi con le tier 1 , quindi di cosa stiamo parlando?
mi sa tanto di discussione tirata fuori appositamente x romper le scatole a chi sembra abbia gli strumenti x rompergli le uova nel paniere
Leggere che World Rugby paga lo stipendio all’allenatore del Canada mi lascia molto perplesso.
Capisco la questione strategica e il fatto che il Nord America sia un bacino importante dal punto di vista sportivo, ma pagare l’allenatore di uno dei paesi più avanzati e con il PIL più alto del pianeta quando appunto ci sono nazioni come quelle pacifiche piene di talento e dove la situazione economica è molto difficile per chi vuole fare professionismo rimane difficile per me da comprendere.
Evidentemente questi paesi non rappresentano bacini importanti né come numero di tesserati né come pubblico, ma forse con alcuni aiuti potrebbero sostenere delle strutture più vicine a quelle del professionismo europeo o australe