Nella sua autobiografia ha usato toni molto duri e allarmistici: “Se qualcosa non verrà fatto subito, un giocatore morirà in diretta tv”
Per Sam Warburton il rugby di oggi non è abbastanza sicuro
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Ellis Genge: “I diamanti grezzi sono nelle aree svantaggiate”
Il pilone dei Bristol Bears critico sul sistema di identificazione dei talenti nel rugby inglese
I dubbi di Rob Baxter sul mondiale per club
Il Director Of Rugby di Exeter ha evidenziato delle perplessità sul nuovo torneo fra Emisfero Nord e Sud
Jacob Umaga: “Vorrei indossare la maglia delle Samoa”
Il trequarti del Benetton vuole seguire le orme di suo padre in Nazionale
Louis Rees-Zammit: “Mai fatto nulla di così duro come il ritiro pre-Mondiale col Galles”
Il gallese non rimpiange i massacranti ritiri con Warren Gatland: "Il football americano mi si addice di più, ecco perché"
World Rugby: in fase sperimentale una palla più piccola per il gioco femminile
Lo studio è partito dal Women's Six Nations Festival U18, da poco concluso in Galles
Offese online agli arbitri: ecco la prima condanna e il plauso di World Rugby
La federazione mondiale ha accolto positivamente l'intervento delle autorità a contrasto degli abusi via web
vero!!
ne butto lì una tanto per cominciare a far qualcosa…limiti nel rapporto altezza peso…esempio se sei 2 metri non puoi pesare più di 110 kg…sennò non giochi…
Non so quanto sia una buona idea, per due motivi. 1) dipende dal ruolo (ragionando così non esisterebbero praticamente i piloni) 2) il punto è soprattutto il rapporto tra massa magra e massa grassa. C’è una cura così estrema nella preparazione che -a parità di peso- i giocatori riescono ad arrivare all’impatto a velocità impensabili fino a 20 anni fa.
Per questo secondo me ha ragione SW quando dice che bisogna limitare il numero di partite che ogni giocatore può fare (e andrebbe limitato anche il numero assoluto di partite, ad esempio facendo passare i test match da 3 a due per ogni finestra e togliendo un paio di squadre ai campionati top, ma questo ovviamente il dio danaro non lo consentirà mai)
ovviamente i piloni avranno una valutazione a parte, visto che già per il ruolo che ricoprono hanno regole specifiche…limitare il numero di partite va benissimo, ma questo serve soprattutto a tutelare la salute del giocatore stesso non degli altri
A mio avviso una delle situazioni pericolose su cui vedo ancora troppa discrezione da parte degli arbitri sono gli ingressi in ruck.
Non è sostenibile che ci siano giocatori da 100kg e passa che arrivano sparati e si tuffano sulla testa del malcapitato che cerca di contendere o è caduto sopra il raggruppamento. È necessario che corsa e spinta siano 2 tempi distinti e non un unico movimento.
Molto invece si è fatto sugli interventi con giocatore in aria, ora viene giustamente penalizzato anche l’intervento sul ricevitore che salta per recuperare un passaggio troppo alto.
Sono d’accordo, considerando anche che non vengono fischiati praticamente mai gli ingressi laterali (quindi si vanno a colpire parti meno forti in pieno) e i fuorigioco (partire avanti ti fa arrivare chiaramente prima a contatto e dunque il numero di collisioni aumenta).
Giustissimo anche sui fuorigioco.
Il discorso due tempi distinti in caso di rincorsa ed entrata in ruck è molto acuto, e mi ricorda l’hockey su ghiaccio, ma anche lì l’intepretazione diventa terreno fertile per un ventaglio più o meno vasto di scorrettezze.
Basterebbe aggiungere la regola dei 2300 Kg per squadra.
In questo modo non potresti avere trequarti di 100 e passa kg, e certe misure e pesi sarebbero praticamente solo per gli avanti.
Una curiosita’. Ma qualcuno a livello inernazionale ha mai avanzato questa proposta?
Ci sta lavorando @fracasso da un paio di anni. Solo che essendo uno sport anglofono sta facendo fatica a spiegarsi per via delle libre. In Inghilterra in particolare hanno risposto che con 2300 libre scenderebbe in campo una squadra di u10.
Mio figlio ha tre anni. Se vorrà lo farò giocare a rugby. Ma solo fino a 15 anni : mi sono reso conto che oggi è troppo pericoloso da adulti.
Se giocherà in serie B o serie A direi che non c’è problema, lì si vedono giocatori del tutto normali.
Non so, io non riesco a intravvedere una soluzione a questo problema. La causa degli infortuni più pericolosi sul lungo termine è la botta che il placcatore riceve dal placcato in corsa, se viene colpito al collo o alla testa da ginocchio o gambe del placcato. Dal punto di vista regolamentare, non so che intervento si possa fare per limitarlo. Bisognerebbe mettere un freno a chi corre palla in mano, e farli pesare meno, ma non credo ci sia margine per intervenire in questo senso a livello regolamentare….
Ragazzi, basterebbe una stretta sul doping….Certe masse muscolari non si raggiungono soltanto con l’allenamento.
Purtroppo continuando così diventeremo il football americano