L’ex allenatore degli Springboks e anche dell’Italia è voluto tornare sul match di sabato scorso finito con un pareggio
Verso la Rugby World Cup 2019: Nick Mallett vede il Sudafrica molto vicino agli All Blacks
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Il calendario, gli orari e la formula del Rugby Championship 2024
Ordine delle partite un po' particolare, ma Sudafrica, Argentina e Australia sono pronte a mettere in discussione il dominio degli All Blacks
The Rugby Championship Under 20 è realtà: il debutto a maggio 2024
La prima edizione si giocherà in Australia con la formula Round Robin e un torneo spalmato in 10 giorni
Il Sudafrica pensa a un pilone di 150kg per i prossimi test match estivi
In vista dei prossimi test match estivi e del Rugby Championship i campioni del mondo hanno in serbo delle novità "giganti"
Rugby Championship: battaglia a Johannesburg, Sudafrica batte Argentina 22-21
Partita durissima all'Ellis Park, dove gli Springboks vincono di un solo punto
Rugby Championship, si chiude con la sfida tra Sudafrica e Argentina
La preview del match: gli Springboks per convincere davanti al proprio pubblico, i Pumas per confermare le buone cose fatte fin qui
The Rugby Championship: la Nuova Zelanda piega l’Australia 38 a 7 e vince l’edizione 2023
All Blacks più forti di tutti, Australia battuta e titolo in cassaforte
Sicuramente è una rivalità che sta ritrovando i suoi standard, che erano calati troppo lato-Spingboks per troppo tempo. Indubbiamente la “cura Erasmus” sta avendo effetto, anche grazie ad una profondità (specie in alcuni ruoli) che forse solo inglesi e kiwi si possono permettere. Comunque io ho visto alcuni All Blacks “stanchi”, sotto il loro standard, capitan Reid incluso. Ovvio che se questi ritrovano forma, fame e gioco sono ancora un gradino sopra, curioso di vedere però non tanto il Saf, quando Inghilterra e Galles a battagliarci…
lo standard “erasmus” in realtà è semplicemente accesso ai giocatori in europa e coerenza nelle scelte tattiche sulla squadra da mandare in campo, con ovvio riguardo alle quote nere, come anche ha sottolineato lui stesso, ma senza regalare la maglia
con Allister Coetzee c’era veramente la sensazione che le convocazioni fossero pilotate eccessivamente, un nome su tutti De Allende titolare anche quando era chiaramente fuori forma
Erasmus mi sembra abbia portato anche un po’ di ordine e consapevolezza nei propri mezzi, oltre ad aver ritrovato (ma questo non era un demerito di Coetzee) un campione come Pollard al 100%.
Sta di fatto che secondo me con Serfontein a 12, un’altra ala al posto di Mapimpi (Ndianty?) e una rotazione sensata di seconde/terze linee (che tra Mostert, Etzebeth, Snyman, Du Toit, Louw, Coetzee, Smith, Kolysi, Vermeulen, e io ci metto pure Jaco Kriel volendo, non sanno più dove metterli) questi diventano un osso durissimo per chiunque, tuttineri compresi