Il numero otto azzurro fotografa la marcia di avvicinamento verso la Rugby World Cup e l’obiettivo da perseguire
Italia, la carica di capitan Parisse: “Volontà e consapevolezza di poter centrare i quarti di finale”
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A me fa molto piacere vedere ambizione ed entusiasmo, perchè altrimenti si perde in partenza. Però oltre a sembrare frasi fatte, un po’ di realismo da parte di tutti. Metti poi che il Saf batte gli All Blacks (loro si che possono farlo), con chi ci giochiamo la qualificazione..? Coi tuttineri? 😉
Non commento e non discuto il fatto che da almeno 3 settimane staff e giocatori ripetano le stesse cose con convinzioni sul fatto che puntiamo al passaggio ai quarti.
Prendendo per assodato questo, sto cercando di capire come affronteremo le due partite prima del duo SudAfrica e NuovaZelanda. L’avevo intuito anch’io che ci vuole del turn-over ma guardando il nostro calendario secondo me dobbiamo andare contro la Namibia con un 15 totalmente di “seconde scelte” (se realmente puntiamo ai quarti non possiamo avere paura della Namibia) e poi le altre tre con la miglior formazione che reputiamo mettere in campo visto che poi giocheranno sempre con una distanza di 8 giorni…cosa che i giocatori fanno regolarmente durante il campionato con le franchigie!
non sono un amante della palla tonda, ma quando qualche settimana fa tutti osannavano l’U21 già pronosticata campione d’Europa mi son venuta in mente tutti i proclami trionfalistici prima di ogni 6N.
Per cortesia , evitiamo e parliamo d’altro.
Stima enorme per Sergio E riconoscenza infinita per tutto quello che è fatto per l’Italia ma queste interviste sembrano scritte dall’ufficio stampa dell’unione sovietica…. Sicuramente Sergio avrebbe argomenti e prospettive molto più interessanti
Cosa vogliamo che dicanio, “andiamo li solo a fare presenza, tanto per questo mondiale non c’è speranza”? Speriamo in prestazioni eccellenti con Namibia e Canada, prima o seconda squadra che sia. Tutto il resto è mancia.
Per fare contenti i commentatori, dovrebbero tutti dichiarare: “E’ tutto un schifo e e’ tuta colpa di Gavazi, che altrimenti sarebbimo cannpioni del monndo.”
Gavazzi non e’ sicuramente il massimo (non ci piove) ma nemmeno gli appassionati italiani lo sono. Sicuramente si potrebbe fare qualcosina di meglio, ma non siamo la Nuova Zelanda e nemmeno l’Inghilterra e la Francia.
Guardiamoci allo specchio e siamo realisti con noi stessi prima di tutto: la FIR rispecchia le capacita’ del movimento.
Forse gli intervistati dovrebbero dichiarare: “Ma cosa volete, che siete pochi, spilorci e anche rompiballe, peggio di una suocera…”
Prima di chiedere risultati, bisogna allargare e di molto, la base, e questa e’ una cosa che ognuno di quelli che leggono qui (e che vive in Italia) può fare. Volendo. Poi mandare via Gavazzi & compagnia sara’ più facile, se non automatico.
Sandokan… il miglior commento letto su On Rugby da molto tempo a questa parte
Quando una squadra lavora con impegno e serietà non deve autolimitarsi, sarebbe da perdenti. Ogni organizzazione lavorativa lo insegna.
dall’ufficio stampa dell’unione sovietica….
bella madmax troppo simpatica…
si …, i comunicati stampa sono dei ciclostili…., vecchio stampo….
purtroppo non avremo scampo…., se il sud africa gioca ci percute come percuotono i tamburi gli zulù…, e altrettanto i neozelandesi…., dobbiamo vincere bene e con un grande gioco contro le due squadre così dette materasso che comunque si presenteranno anche loro al meglio per fare bella figura.
poi anche io mi auguro in un figurone della nostra nazionale, ma per favore teniamo un profilo basso caro sergione…..
È il capitano per la miseria! Deve tenere alto il morale della truppa. Autostima e anche un po’ di sana incoscienza no?
Secondo te il movimento rugbystico italiano e’ comparabile con quelli neozelandese e sudafricano?
Vincere cotro di loro puo’ essere solo la conseguenza di un caso raro, ma non per colpa di chi va in campo, che rispecchia i valori del movimento italiano (anzi, sono anche un tantino meglio….), ma perche’ il movimento rugbystico italiano e’ molto ma molto modesto.
Quest’anno sarà come nel 1991 e nel 1999, quando non avevamo alcuna speranza di passare la fase a gironi. In tutte le altre edizioni era dura ma ce la giocavamo. Penso che tutti, dall’ultimo tifoso al Presidente della Federazione, abbiano questa consapevolezza, ma cosa dovremmo aspettarci di sentire?
è tutto come in politica…, votiamo chi la dice più grossa……
cosa ci dovremmo aspettarci che dicessero??? dobbiamo vincere bene con le nazionali meno quotate e andiamo ad imparare dal sud africa e dalla nuova zelanda, cercando di tenere il risultato in bilico almeno per un tempo…
sana consapevolezza!!!!
dai su !!!!
Sembra che la considerazione dei bokkes alla CdM sia in calo dopo la debacle di 4 anni fa coi Jap.
Solo che noi non siamo neppure i Jap….
Anyway, sperare in una vittoria col SAF ci sta, il difficile e’ riuscirsi…