Mondiali Under 20: risultati, classifiche e i tabelloni delle semifinali

Argentina, Australia, Sudafrica e Francia in lotta per il titolo. L’Italia nel mini torneo valido per la permanenza in categoria

COMMENTI DEI LETTORI
  1. LiukMarc 13 Giugno 2019, 10:50

    Pool A: Argentina chapeau, tre mete a zero ai campioni in carica prima che questi ci capissero qualcosa. Grandi individualità, ottimo collettivo e un impatto del Seven che si vede eccome. La prima col Galles sembra più un incidente di percorso, ora da capire con l’Australia che numeri hanno realmente.
    Pool B: Australia: quella cinica ed efficace col minimo sforzo contro di noi, quella rullo compressore in 10 minuti contro i verdi, o quella in stato confusionale (ok in 14) contro degli inglesi rivitalizzati?
    Pool C: Saf la migliore delle 12, imbattuta, grandi gambe, grande visione di gioco e gran ritmo. Il numero 9 è da tener d’occhio per livelli più alti. Sulla carta per me i favoriti, ma i francesi sono brutte bestie, e talento ne hanno a pacchi.
    Non credo ci sia mai stato uno spareggio 5-8 cosi ricco per storia, blasone e talento. Già avere Kiwi e Inglesi (alla rivincita con l’Irlanda) fa capire il potenziale. Irlanda cliente scomodissimo, Galles un po’ più indietro.
    Per gli spareggi 9-12, incrociamo le dita e speriamo che i nostri decidano che sanno giocare come contro l’Inghilterra, e non come l’ultima.

    • western-province 13 Giugno 2019, 12:47

      Beh l’Australia con i verdi ha fatto 3 mete in 5 minuti al 60° ma fino a quel momento se l’era vista veramente brutta, e gli irlandesi giocavano in 14 dal 20° minuto, quindi ad armi pari non so se avrebbero vinto.
      Riguardo la partita contro l’Inghilterra poi c’è da dire che gli inglesi se giocano con il coltello tra i denti sono un bel problema da gestire, e se la cattiveria agonistica non è al 100% ti fanno il mazzo.
      Hanno grandi individualità dietro e gente che corre, ma come al solito non c’è un pacchetto di mischia così performante.

  2. franzele 13 Giugno 2019, 11:27

    Per noi è questione di testa, sappiamo giocare dignitosamente, ma abbiamo l’atteggiamento sbagliato. Meglio la Scozia che la Giorgia, ma non si sa mai, siamo troppo altalenanti.
    Io credo che i giocatori di rugby vadano costruiti prima dentro che fuori e nei nostri vedo poca solidità mentale, un atteggiamento generale poco adatto al gioco. Troppe parole in campo, braccia che si allargano, sguardi sofferenti ed occhi al cielo. Le mani sono guidate dal sistema nervoso oltre che da scheletro e muscoli e certe cose in certi momenti ti riescono solo se la mente è libera e leggera, la paura, l’indecisione, la fretta, irrigidiscono i polpastrelli, banalizzano le linee di corsa. È un discorso lungo e mi scuso per la superficialità con la quale sono costretto ad affrontarlo, ma secondo me è lì che bisogna lavorare, perché tutti crescono molto velocemente e noi molto meno. Anche se è indubbio il fatto che anche noi siamo cresciuti.
    Spero in qualche bella sorpresa

    • 100DROP 13 Giugno 2019, 12:52

      Gentile @franzele, ritengo che Lei abbia centrato perfettamente il problema individuandolo in maniera chiara e puntuale. Grazie, non avrei saputo esprimermi meglio.

      • franzele 13 Giugno 2019, 13:45

        Ringrazio per i ringraziamenti!
        Purtroppo sprechiamo un sacco di tempo a parlar di accademie, in realtà è un problema di tradizione, di attaccamento alla maglia, di saper giocare a rugby anche al di fuori del campo, di viverlo, il rugby.
        Per lustrarmi gli occhi guardo l’Argentina.

        • Nickkkkk 14 Giugno 2019, 00:53

          Ma è così impensabile avere prima o poi anche noi una under 20 come quella argentina? Invece di parlare sempre e solo di accademie, permit, federazione.. Prima o poi riusciremo a vedere anche noi una nazionale giovanile che se la giochi con tutti?

        • madmax 14 Giugno 2019, 08:36

          Bel post Franzese, completamente d’accordo, non ci siamo con la testa, con il cuore. Se guardiamo i nostri “cugini “ argentini, che sia la nazionale maggiore, juniores o Jaguares a partire dall’inno nazionale hai la sensazione che stiano giocando la partita della loro vita, che portino sulle spalle la responsabilità dell’intero paese e che questa responsabilità li renda ancora più forti e determinati. Ancora più impressionate quando si pensa alla crisi che continua ad attanagliare il paese, sia economica sia politica, al pensiero di emigrare, al canto delle sirene europee che offrono sicurezza, lavoro e rugby molto ben pagato. Forse, più che importare l’ennesimo allenatore di lingua inglese, dovremmo capire come diavolo fanno gli argentini ad essere la squadra più bella da guardare, giocando con grande cuore incredibile intensità in un contesto molto difficile. Forse è un modello unico e impossibile da replicare, forse le difficoltà che affrontando ogni giorno li forgiano ad essere dei leoni in campo ma per ora è terra incognita. Mario Ledesma quando si libererà?

          • franzele 14 Giugno 2019, 10:29

            Marione Ledesma non risolverebbe il problema, anche se sarebbe importante avere uno come lui.
            I paragoni con il sistema argentino sono interessanti, anche perché è bello vedere mezza di quella meravigliosa squadra portare cognomi italiani, ma sono pressoché inutili perché in Argentina il mondo del rugby ha basi, tradizione, bacino di utenza, sistema, completamente diverso dai nostri.
            A partire dalla tipologia del bambino o ragazzo che si cimenta con il rugby, da noi, a parte le zone di forte tradizione o casi particolari, arriva molto spesso l’ultima scelta, dopo che ha provato tutto, prova anche il rugby come ultima spiaggia. In argentina è uno sport d’élite e questo spiega moltissime cose, sia a livello psico-attitudinale sia a livello organizzativo ,

  3. Dusty 13 Giugno 2019, 13:47

    Scusate ma a retrocedere nel Trophy è la dodicesima e ultima classificata oppure anche la penultima?

    • Gians 13 Giugno 2019, 15:52

      Solo l’ultima. In teoria noi non potremmo retrocedere visto che l’anno prossimo il WRU20C si dovrebbe giocare in Italia. In tal caso, se arrivassimo dodicesimi retrocederebbe l’undicesima, ma non ci metterei la mano sul fuoco (visto che a livello politico contiamo come il due di coppe con briscola a spade).
      In ogni caso sarebbe meglio comunque conquistarsi la vittoria sul campo.

  4. Freddie 13 Giugno 2019, 14:40

    Come scrivevo anche di là, nonostante le dichiarazioni di Gavazzi secondo me non è mica così sicuro che l’Italia non rischi la retrocessione in quanto organizzatrice dei prossimi Mondiali di categoria…
    L’assegnazione nn mi pare sia stata ancora ufficializzata e, nel caso sia l’Italia a scendere nel Trophy, non penso sia impossibile cambiare sede, in fondo con due stadi si fa tutto senza problemi.

  5. rugbybattipaglia1 13 Giugno 2019, 14:41

    Se dovessimo arrivare 12 e l’anno prossimo giochiamo in casa siamo direttamente qualificati?
    Chi resta fuori delle 12?

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