Un’annata divisa in due: prima della riapertura della tribuna Est e dopo, quando la media è stata superiore ai 4.000 spettatori in Pro14
Le presenze allo stadio Monigo per il Benetton nella stagione 2018/2019
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Mi chiedevo da tempo come mai la società comunica sempre a spannone le affluenze allo stadio. Esempio lampante la partita contro Munster. Se la capienza dello stadio è di oltre 6000 persone come può essere che ci fossero solo 5000 persone. Solo nel “parterre” ci sono sempre 200/300 persone. Tenendo conto che era bello pieno io credo che ci fossero oltre 6000 persone.
Oppure mettono le cifre per difetto per equilibrare i numeri che danno più a ovest?? 🙂 🙂
Concordo con la tua osservazione, e in più faccio notare che la Benetton è l’unica società del Pro14 a dare questi numeri “a spanne”, mentre pure le Zebre si sono adeguate a dare il numero esatto di spettatori.
Comunque, faccio notare che con i risultati degli ultimi due anni, la media spettatori anche con l’intero stadio aperto è molto bassa. Visto che la Benetton non deve affrontare sul territorio la concorrenza di altre società sportive di alto livello (calcio a livelli infimi, basket in B, volley in crisi a parte la Imoco), e che Treviso dovrebbe catalizzare i rugbisti di tutto il Veneto, mi chiedo se la società si sia accorta che qualcosa a livello di marketing vada sistemato, senza toccare il tema di orari e giorni delle partite talvolta improponibili (es. Venerdì alle 19).
Pensavo lo stesso (assieme a un po’ di amarezza considerando che 32mila spettatori – anche una volta e mezza- li fanno Halequins e Sarries a Twickenham in una partita sola)
Si l’affluenza è bassa, ma in linea con l’interesse dell’italia rugbistica, aimhè.
E concordo sul marketing pessimo di Treviso.
Unica cosa l’imoco fa 4/5 mila persone a partita, praticamente sempre pieno e il treviso basket non è in B, ma in A2 con palazzetto sulle 4/5 mila persone anche quì.
a tal proposito martedì prossimo partono le finali dei play-off di A2 per accedere alla A1, dopo aver sfiorato per 3 anni la promizione (sempre prima in regolar season ma sempre fermata alle semifinali di play off- quest’anno seconda e in finale)
Per B intendevo la seconda serie, data la mia ignoranza ?
In ogni caso il concetto che farsi superare nei numeri da una squadra che non gioca nemmeno nella massima serie italiana, beh, non è un buon segnale.
tra l’altro quest’anno si entrava con controllo cip e non a vista come gli anni scorsi. Quindi i numeri esatti li sanno.
Da trevigiano quale sono faccio notare che Imoco e TVB sono molto, MOLTO sentite dai trevigiani. Quando vado a vedere l’Imoco giocare, però, invidio un sacco il tifo che fanno gli spettatori, secondo me il “leoni leoni” inizia a sentire l’età. Questo potrebbe essere un buon punto di partenza per attirare spettatori allo stadio
Da trevigiano quale sono faccio notare che Imoco e TVB sono molto, MOLTO sentite dai trevigiani. Quando vado a vedere l’Imoco giocare, però, invidio un sacco il tifo che fanno gli spettatori, secondo me il “leoni leoni” inizia a sentire l’età. Questo potrebbe essere un buon punto di partenza per attirare spettatori allo stadio
Non parliamo del tifo del basket (TVB) dove i 4-5.000 sono tutti coinvolti e talvolta trasformano il palazzetto in una vera fossa dei leoni (non rugbystici, purtroppo).
Sarebbe ora che tra club e gruppi social si arrivasse a organizzare e smuovere un po’ il tifo. In effetti più che andare dietro per pochi secondi a qualche volenteroso che intona Leoni Leoni ben poco si fa. Non esiste un canto, una volta bastava il grande Tauro a farci partecipare tutti. Adesso…..
da quest’anno è nato il Benetton supportes club che cercano di organizzare qualcosa, tipo tifo (danno le bandiere) e trasferte (quest’anno presenti oltre che a Parma, Dublino, Munster, Edimburgo, Harlequins)
Ma scordiamoci il tifo tipo calcio, basket, volley. Semplicemente non è nelle corde del rugby (a parte rovigo).
Certo un canto non sarebbe male. Se nn sbaglio c’era un canto che facevano giusto ai tempi di Tauro.
Mi ricordo che qualche volenteroso aveva trascritto un motivetto qualche mese fa. Anche se facente riferimento ai vecchi rivali (Petrarca, fracasso, Rovigo ecc.), sarebbe bello che qualcuno lo recuperasse
Credo, molto semplicemente, che i “dati ufficiali” tengano conto degli abbonati e di chi effettivamente paga il biglietto e non tengano conto degli ingressi di “cortesia” che, a mio modesto parere, bisognerebbe abolire.
Senza dubbio, ma possibile che siano sempre numei tondi?
e quei 5000 stona comunque. Non vorrai dirmi che ci fossero più di 1000 portoghesi?
Ma se non c’era più posto neanche in piedi contro Munster come fa ad esser 5000 il dato ufficiale..
Per rispondere a Silvershadow. Onestamente l’idea di farmi un’ora di coda in biglietteria mi fa passar la voglia, la gestione di quell’aspetto è terribile a livello organizzativo quindi delle volte desisto
Pensa a chi si fa un’ora di macchina per arrivare allo stadio, fa il biglietto online proprio per evitare la fila alle biglietterie e si trova a fare 20 minuti di fila per entrare (mia esperienza personale per la partita contro Edimburgo)…
treviso dovrebbe rappresentare tutto il nord est, non solo treviso, o il veneto.
la partecipazione va comunque incentivata, ma penso di non dover insegnare niente alle famiglie benetton….
Benetton rugby rappresenta TV non certo PD o RO . Rappresenta invece il potere che ormai ha schiacciato il TOP 12, in qualche modo loro sono parte in causa della rovina del rugby in Italia. I vecchi DOGI erano rappresentanti del Triveneto.
Io francamente non vedo nessuna colpa di Treviso, anzi, l’anno scorso hanno fatto un passetto formale molto indicativo, che pochi hanno notato: la denominazione è passata da Benetton Treviso a Benetton rugby.
Credo che tutti, pure i trevigiani, sarebbero contenti che i Dogi risorgessero dalle ceneri, ma ciò non sarà mai possibile. Due domandine base base a cui tutti i club veneti darebbero una risposta diversa:
1. Chi caccia i soldi? Quote paritarie o in base all’investimento? (ricordo una richiesta assurda di qualche anno fa di gente che voleva che Benetton cacciasse più di metà dei soldi ma le quote rimanessero paritarie)
2. Dove giocherebbero i Dogi? Non parlatemi di costruire uno stadio a Mestre, per favore. Ipotesi franchigia itinerante: scannamento totale per accaparrarsi le partite migliori, Mogliano e San Donà che battono i pugni sul tavolo perché ovviamente non si può giocare il Pro14 in “stadi” come il Pacifici o il Quaggia…
P. S. Il declino del Top12 è in gran parte dovuto alle stesse società che lo compongono, che vendono i loro voti per avere 400’000€ in cassa e li usano per pagare stranieri di dubbia prestanza. Società che vivono nel ricordo dei bei tempi andati quando si potevano permettere campioni downunder, senza pensare al presente e, soprattutto, al futuro. Finalmente però sembra che qualcuno se ne stia accorgendo.
quoto al 100%, meno male che almeno abbiamo 1.5 squadre pro (le Zebre come struttura pro sono ancora un po’ dietro al Benetton…comunque meglio di niente). Me lo immagino il Top12 senza le due squadre pro…sarebbe stata la rovina definitiva del rugby italiano, cone le squadre PRO che vanno a 1000 e le nostre a 10….. Spero solo che nel lungo periodo i club di Top12 capiscano che ormai non potranno mai essere dei veri PRO senza i soldi e che si adeguino un po’ alla situazione (semi-pro ma connesse alle due franchigie).
Tutto bello, ma nemmeno le franchigie sarebbero pro, se non ci fossero i soldi della FIR, che sono di tutti ma spesi a beneficio di due franchigie. La facciamo la valutazione costi-benefici?
… ma naturalmenteee..
Prima urlano ai quattro venti che parteciperanno come Benetton Treviso e senza riferimenti al Veneto in generale o ad altre relata’ perché “el can de do paroni more de fame” (e ci sta’), poi fanno il “passetto formale” da Benetton Treviso a Benetton Rugby in segreto e senza dirlo a nessuno.
Intanto le presenze allo stadio continuano ad essere molto al di sotto di quelle della concorrenza, e hanno il loro peso anche quelle.
Passiensa, ma capisco chi non si sente veramente scaldare il cuore da nessuna delle due franchigie pur non abitando particolarmente lontano.
Non credo a dover essere io a farti notare che l’approccio dell’era Munari non esiste più e da ormai due anni siamo nell’era Pavanello, quella della collaborazione con i club del Top12 (quelli che vogliono, naturalmente). L’unica costante è la Federazione che, di suo, non è capace di organizzare nulla, prima ostacolava in ogni modo Munari e ora si tappa occhi e orecchie.
Continuo a non sentirmi scaldare il cuore da nessuna delle due franchigie, purtroppo, e mi sembra che non sono l’unico.
Al cuor non si comanda.
Insomma: anche da questo punto di vista bisogna fare il salto di qualità. Effettivamente anch’io in tutti questi anni di Celtic non ho mai veramente capito perché la società (e una società che si chiama “Benetton”) abbia trascurato questo aspetto. Ma anche gli enti locali non hanno fatto niente. Eppure se oggi in Francia o nelle isole britanniche conoscono Treviso è in buona parte anche per il rugby.
Bisogna mettere che gli spettatori NON sono all’altezza della competizione e bisogna ricordarselo ogni volta che ci si lamenta che le squadre / i giocatori / gli allenatori / i dirigenti / eccetera non sono all’altezza.
Non sono all’altezza nemmeno gli spettatori.
Cosi’ siamo in compagnia 🙁
Su questo non ci piove. Ma si spera che sia solo la premessa implicita di tutti i discorsi che qui si fanno…
Agli amici depressi di Treviso dedico questa pillola:
Zebre vs Newport G.D. del 24 febbraio 2013: a cinque minuti dal fischio di inizio, testimone un mio collega, abbiamo contato la bellezza di 46 spettatori, compresa una famigliola di tre increduli gallesi…